A grande richiesta il nuovo album di Lana del Rey

“Blue Banisters” , il nuovo disco di Lana Del Rey è finalmente uscito, pronto per deliziarci e farci ballare un lento, forse con un cuscino tra le mani sognando a luci spente.
L`album è un mix di emozioni che vanno dal rapporto turbolento con la madre, alle relazioni altrettanto turbolente con il sesso opposto. L’impazienza è troppa, andiamo a sentire come suona!

“Text book”: riscrivere una storia finita con quello che si pensa sia l`uomo giusto. Quell`uomo talmente giusto che fa dannare l`anima alla protagonista, perché il padre non può essere lì a vedere la figlia con quello che definisce il suo vero amore. Parlando di padri, il suo di papà, è proprio il padre che rivede in quest`uomo al quale chiede un ultimo ballo  ancora. Ad ogni modo “Text book” è una ballad un po’ jazz, un po’ soul, un po’ noir che rilassa ogni chakra del tuo corpo.

Blue Banisters”, l`ascolti e ti senti già catapultata dentro un film commedia, dove la protagonista spera in un uomo che le ha promesso che ad ogni Maggio sarebbe venuto a dipingere la sua ringhiera di blu, immagina già una vita, dei figli con lui. Tutto ciò viene narrato alle sue amiche mentre tra un bagno in piscina e una birra ghiacciata, si svolgono discorsi tra donne sognanti e svampite. L’uomo in questione non si presenterà nel mese dell`amore, e allora le sue amiche si rimboccano le maniche per consolarla, l`aiuteranno a dipingere la sua ringhiera di verde e grigio. Chi è ricco di amici è povero di guai e anche di lacrime, perché sono sempre lì pronti a sorreggerti e a strapparti l`ennesimo sorriso, questi sono gli amici veri.

“Arcadia” è un pop soave e sensuale, una canzone dove puoi capire sì, ma fino ad un certo punto, perché questa aria di mistero e questo cielo sempre cupo sono ricorrenti nelle opere di Lana. “Arcadia” fa riferimento alla città di Los Angeles. Il suo corpo è una mappa che fa il giro dell`America.

“Interlude – The trio” è per l`appunto un interludio di 1:16. Un omaggio voluto a Ennio Morricone.

“Black Bathing Suit” è un viaggio mentale durante il periodo della quarantena durante a causa della pandemia. Lana pensava alla fine del mondo, e se così fosse stato non avrebbe voluto morire sola. Avrebbe voluto farlo con un ragazzo col quale mangiare gelato e guardare la TV; lo informa che il suo corpo e il suo cuore sono un tempio, e che l`unica cosa che adesso le sta bene è un costume da bagno nero (riferito al fatto che durante il periodo della quarantena la cantante abbia preso qualche chilo), vorrebbe mostrare la sua anima all`ipotetico ragazzo attraverso questo costume nero, perché vuole mostrarsi come una bad girl, del resto nessuno può farlo meglio di lei. Ritornando alla forma fisica di Lana durante il lockdown, alla fine, il brano narra che non si possono zittire tutti, quindi è meglio lasciar passare, del resto, spiega, o nel bene o nel male continua comunque ad incassare le sue somme denaro. Insomma “Black Bathing Suit” è il delirio che ognuno di noi ha vissuto durante quei due lunghi mesi di prigionia, questa è la versione di Lana Del Rey.

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Si apre con un una melodia al pianoforte “If You Lie Down with Me” per poi finire con “squilli” di trombe come a voler annunciare, se non felicità, quantomeno una lieta serenità; sembra essere una favola dal sapore semplice questo brano:

“Mettiti la giacca
sii un gentiluomo
sali sul tuo camion
e vienimi a prendere alle 8″


e poi chiede di essere presa in braccio e roteare come una ballerina per tutta la stanza, fino a piangere.
“Chi l`avrebbe mai detto” si legge tra le righe di questo testo, “aver potuto incontrare un uomo così, senza filtri..” E quando quell`uomo semplice vorrebbe mostrare quello che in realtà non è, fingendosi “alto” allora sono bugie, bugie, bugie perché con lei accanto ha saputo ritrovare la sua vera essenza.

“Beautiful” ; è la bellezza di rimanere se stessi, anche quando qualcuno ti chiede di sorridere, quando sei triste e quindi non lo fai. È autenticità. La stessa Lana scrive:

“E se a Picasso qualcuno avesse chiesto di non essere più triste? non ci sarebbe stato il periodo blu”.


Questo brano insegna anche a far tesoro dei nostri momenti più bui, perché è dai momenti più bui che possiamo creare qualcosa di davvero straordinario!  La voce eterea di Lana Del Rey, accompagnata dal pianoforte, rende questa canzone magnifica e suggestiva.

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Guardare il mondo con gli occhi dell`amore è tutt`altra cosa. Tutto diventa più bello, più limpido, inizi ad amare anche gli altri, le cose che prima non ti andavano proprio giù, da innamorato, magari tendi anche a sorvolarle, e addirittura capita anche di scambiare le viole con le rose. Questo accade in “Violets for Roses”

“Dealer” è sicuramente il pezzo che più si contraddistingue dell`album. Accompagnata dalla voce di Miles Kane, Lana ci mostra la sua ugola d`oro, e spiega:

“Penso di dover aggiungere quella canzone “Dealer”, in cui sto solo urlando a squarciagola. La gente non sa come suona quando grido, e io grido”. 

Vi ho detto forse poco eh?! Curiosi? andate a sentire come suona!

“Thunder” la vita di un uomo che va a fare festa con amici e beve, beve, beve.
Ma fin lì tutto bene. Lui si diverte alle feste con i suoi amici. Ma c`è chi lo conosce bene, e forse si è anche stufato. E sì perché senza amici e senza un bicchiere da riempire in continuazione, non si rivela la stessa persona. Forse ancora una notte insieme la si può passare ma “se il suo ciao è in realtà un arrivederci (come spiega il testo) sarebbe meglio dirsi addio.

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“Wildflower Wildefire” è una poesia cantata. È una promessa d`amore affinché l`altro possa avere il meglio dalla sua metà. E la sua metà si sente proprio a casa tra le sue braccia, una casa super confortevole dove ogni volta poter lasciare fuori i bagagli colmi di un passato da dimenticare.

“Nectar of Gods”; a volte ci si infatua di persone che ci fanno diventare selvagge, quelli che reputiamo nostre muse e col senno di poi ci chiediamo: “ma ispirazione de che”?! Ecco. In questo brano la cantante si chiede come abbia fatto a stare con uno che la facesse diventare una persona così selvatica. E se lo chiede sballandosi!

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“Living Legend”  “Tu sei la mia leggenda vivente” però… Classica ballatona alla Lana Del Rey.
Da sentire come suona. Assolutamente!

“Cherry blossom” una dedica , dove si ascoltano dei paragoni sublimi.

“Sweet Carolina” sembra quasi una ninna nanna, ti culla. E soprattutto anche in questo brano, la voce di Lana appare lirica.

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Lana Del Rey, ci sarebbe molto da dire sul suo conto, sulla sua musica. Alcuni diranno “eh sì, ma la Del Rey è sempre la solita solfa oramai” e invece no! “Blue Banisters” è un album vero, senza orpelli. È un album, rispetto ai precedenti, “senza veli” ,dove puoi quasi toccare l`anima della cantante, anche se lo schermo, è sempre pronta a bucarlo, con la sua singolare personalità da bad girl e la sensualitá , che sono la sua ombra.
“Blue Banisters” è un album, come tutti gli album di Lana del resto e come tutte le opere importanti, richiede più di un ascolto. Ascoltate bene anche la voce di Lana Del Rey e fate caso a quanto sia, ora più che mai, cristallina, limpida… Un sogno. Questo, risulta essere uno dei dischi più belli ,fin’ ora , dell’artista, dunque chi volesse approcciarsi per la prima volta alla sua musica, potrebbe collezionare i suoi dischi a ritroso, perché questo album raccoglie la vera essenza dell`artista, che chissà… Ritornerà nel prossimo lavoro a fare la diva Hollywoodiana ubriaca e tormentata, o si evolverà sempre più sulla strada della nudità sentimental/personale?
Chi vivrà vedrà. Ma sta di fatto che io “Blue Banisters” è il mio consiglio per gli ascolti e per gli acquisti, anche se un album per tutti non è.

A cura di: Roberta Lo Giudice

Correzione a cura di: Valentina La Viola