Esce l’album di debutto di uno dei fenomeni musicali dei nostri giorni… Si tratta di Blanco.
Il nome del suo primo lavoro è “Blu Celeste”; distribuito da Island Records ed anticipato dai singoli: “Notti In Bianco”, “Ladro Di Fiori”, “Paraocchi” e il singolo omonimo “Blu Celeste”.
All’anagrafe Riccardo Fabbriconi, il giovane artista bresciano, in pochissimo tempo è
diventato famoso grazie anche alla collaborazione con Sfera Ebbasta e la hit Tu Mi Fai Impazzire” uno dei brani più trasmessi su Amazon Music e di tutta l’estate 2021.
BLANCO si avvicina alla scrittura quasi per caso, dedicando il suo primo brano ad una ragazza, scoprendo un talento innato per la musica. A giugno 2020 pubblica il suo singolo d’esordio Belladonna (Adieu), al quale segue Notti in Bianco, certificato doppio disco di Platino con oltre 47 milioni di stream per arrivare alla pubblicazione di Ladro di Fiori, certificato Oro.
A ottobre BLANCO viene selezionato per RADAR ITALIA, il programma globale di Spotify – per la prima volta in Italia- nato per supportare i migliori talenti della scena musicale emergente del nostro Paese. Segue la collaborazione con MACE e Salmo ne LA CANZONE NOSTRA, che conquista quattro dischi di Platino, singolo che conta ad oggi oltre 60 milioni di stream.
A febbraio 2021 esce Paraocchi(certificato disco di Platino), a cui segue la collaborazione con MADAME nel brano TUTTI MUOIONO.
BLANCO è tra gli artisti che hanno preso parte a RED BULL 64 BARS, THE ALBUM ,pubblicato a maggio per Island Records con il brano Dio Perdonami prodotto da DRAST.
Il nuovo fenomeno del rap italiano dice di se stesso:“Non so cantare, io urlo!”
Nella copertina dell’album lo vediamo ritratto sospeso nell’acqua ,in un frame in bianco e nero, e all’interno del medesimo album troviamo 12 nuove tracce.
Il brano che apre l’album si intitola Mezz’ora Di Sole, pezzo di solo 1 minuto e 58 secondi, una sorta di intro che parla di tutta la strada che il 18nne ha fatto per arrivare al successo di oggi, una sorta di ballad moderna accompagnata da alcuni violini.
Notti In Bianco è un pezzo molto movimentato e urlato, dove l’artista urla il suo risentimento per una sua “vecchia fiamma”. Non si risparmia l’autotune e la rabbia tipica di un ragazzo arrabbiato col mondo.
Il pezzo successivo è Figli Di Puttana, una sorta di “favola moderna” in cui il cantante parla del sentirsi confusi e spaesati nell’affrontare alcune situazioni scomode che la vita ti presenta; ancora una volta il testo è crudo e pieno di autotune.
Blu Celeste è un brano dedicato ad una persona scomparsa, si capisce dai primi versi : “Quando il cielo si fa blu, io penso solo a te…”. Il cantante non entra nei dettagli, ma il testo rende doloroso il racconto, con una melodia semplicissima, accompagnata da un pianoforte.
Sai Cosa C’è potrebbe tranquillamente essere considerato un sequel non ufficiale di Tu Mi Fai Impazzire, per la melodia molto somigliante. Il testo è una dichiarazione d’amore semplice ma diretta, un amore estivo, vissuto attraverso il caldo sole e la brezza del mare.
Paraocchi è un pezzo che musicalmente osa, una canzone pop, vengono inseriti alcuni giri di chitarra. Dove ancora una volta si affronta il tema delle relazioni, quelle tossiche e da capogiro.
Un’altra ballad è Lucciole, anche qui troviamo il pianoforte come unico suono che caratterizza l’intero brano, e ancora una volta un testo diretto, senza mezzi termini, che trasmette un senso di inquietudine mista a rabbia.
Finchè Non Mi Seppelliscono ci fa tornare ad un ritmo più sostenuto, un brano che estremizza la voglia di stare con una persona “… anche se prendessi un ergastolo, sto con te! Finchè non mi seppelliscono, sto con te…”. Niente di nuovo, ritmo già sentito e testo ripetitivo.
Il ritmo incalzante continua con Pornografia (Bianco Paradiso), una traccia che parla della seduzione tra due persone attraverso i gesti o gli sguardi: una batteria, qualche chitarra ed il gioco è fatto, ecco che nasce un pezzo hard pop.
David è un pezzo che nasce quasi come acustico nella prima parte, per poi esplodere in un sound RnB. Il testo parla del prendersi cura di qualcuno che si trova in estrema difficoltà. Ottimisticamente il cantante parla di buona stella dalla sua parte e qualcuno che si prenderà “cura di te”.
Ladro Di Fiori è una lettera a cuore aperto dedicata a chi non riesce ad andare oltre l’apparenza. Il sound è movimentato quanto basta ma anche qui nulla di nuovo o di non sentito all’interno dell’album.
L’album si chiude con Afrodite, una canzone d’amore vecchio stampo, dove la modernità non manca, “sporcata” da un autotune più marcato rispetto agli altri brani che, in fin dei conti, resta in linea con il concept dell’album.
Questo lavoro, per quanto ripetitivo sia nel sound che nelle tematiche affrontate nelle tracce; è destinato ad essere un ancora di salvezza per tutti coloro che sono amanti del genere…Decreterà dunque la consacrazione di questo nuovo artista? Citando Manzoni: “Ai posteri l’ardua sentenza.”
Recensione di Marco Gruttaglia
Correzione di Valentina La Viola