Dolcenera: Anima Mundi | Recensione

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È appena uscito il settimo album di inediti della mitica Dolcenera, ed il suo titolo è :‘’Anima Mundi’’, edito da Universal Music: la recensione.


Un progetto che arriva dopo 7 anni dall’ ultimo album, e che raccoglie le esperienze musicali e di vita della cantante dal 2018 ad oggi, andiamo quindi a scoprire come si compone Anima Mundi di Dolcenera e la relativa recensione.


Pensate che quattro anni fa uscí quello che oggi rappresenta il primo singolo di questo progetto: Un Altro Giorno Sulla Terra, seguito da Piú Forte e Amaremare rilasciati nel 2019, Wannabe uscito nel 2020 e Spacecraft, Calliope (Pace Alla Luce Del Sole) e il nuovissimo pezzo Lo-Fi usciti quest’anno.
Tredici canzoni che compongono questo progetto, a ridosso del ventennale del primo album dell’artista, rilasciato nel lontano 2003.


Tra prospettive e stili diversi, che ritroverete in questo nuovo album, partiamo subito con Un Altro Giorno Sulla Terra: Canzone dal beat brasiliano, pezzo tipicamente estivo, che abbraccia la voglia di vivere in un mondo perennemente in tumulto.
Uno spaccato su una calda estate, su un momento specifico che passa, ma che non può essere dimenticato. Come sempre Manu è una fuoriclasse.


Piú Forte ha un ritmo quasi underground, una canzone che abbraccia qualunque tipo di diversità, punta all’amore universale, quello senza reticenze, l’essenza ed il tutto. Un caldo abbraccio dalla persona amata, che stringe fino a toccare le corde dell’anima.
Amaremare è una canzone scritta per la campagna di Greenpeace Plastic Radar, di cui Dolcenera è testimonial.Un pezzo pop\dance che esorta a prenderci cura del nostro pianeta, liberandolo dai rifiuti e dalla plastica che putroppo invade sempre più i nostri mari. Wannabe è in collaborazione con Laioung, rapper e produttore musicale. A metá tra rap e trap, il pezzo pompa nelle nostre orecchie, senza mai annoiare, donando un bel beat a questo lavoro pieno di stili e shackerato dalla versatitlitá della cantante.


Mondo Take-Away riflette la cruda realtà della nostra società: un mondo fatto solo di apparire e mai di essere. Una decadenza generazionale paragonata ad un’apocalisse… come darle torto. Pezzo interessante, con un basso potente in sottofondo.
Mediterraneo ha un gusto latino, strizzando l’occhio al primo pezzo dell’album. Brano estivo, che sa di sole e festa sulla spiaggia. Freneticamente bello, privo di sbavature e senza tanti voli pindarici, ci porta dentro questo ritmo senza fine.
Spacecraft ha un approccio dance anni ’80, ci porta in un universo parallelo che, attraverso la musica, ci fa viaggiare nello spazio tra galassie lontane. Il singolo più riuscito dell’album, quello che ti lascia a bocca aperta:‘’come guardare da un obló di uno spacecraft’’.

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Nuovo Giorno Nuova Luce (Feeling Good)
è una cover del celebre pezzo di Cy Grant del 1965, con una veste totalmente nuova, a partire dal testo, totalmente inedito. Potenza alla stato puro, un netto cambio di genere che non snatura l’album, anzi lo arricchisce di nuova linfa, coadiuvata dalla grande vocalità dell’artista.
Meglio L’inferno è un brano malinconico, parla della chiusura di un rapporto importante. Un suono distorto in alcuni punti, che fortifica il senso di smarrimento, dopo un triste abbandono; in Piena Di Vita ci si allontana dal tema precedente, per andare verso una direzione diversa: accettare se stessi, dare ascolto al fuoco che abbiamo dentro, ci porterá ad affrontare la vita a testa alta.


L’Oceano E La Stella ci riporta in un atmosfera latina, ballabile. Un pianoforte che si destreggia tra suoni che richiamano la terra, un brano che non ha paura di mostrarsi in tutta la sua onestá. E con Calliope (Pace Alla Luce Del Sole) si continua su questo filone: un ritmo arabesco, una sorta di liberazione da parte dell’artista, che ha composto questo pezzo per raccontare gli attuali fatti di guerra.


Chiudiamo con Lo-Fi, un pezzo che si ispira al fenomeno della rivincita dell’asino, fenomeno che tratta del sovrappopolamento nel mondo. Un moderno funk sintetico che armonizza tutto il brano e lo rende particolare e unico.


Album molto ricercato, presenta una miriade di sfaccettature e alza il livello di genialità che caratterizza da sempre il mondo della nostra Dolcenera. Peccato che l’album non esca in formato fisico (potete acquistarlo solo in vinile), mossa che non va tanto giú… il cd resta sacro e come tale va stampato!
Fatevi rapire da questo suono che invaghisce e ammalia. Potentemente.

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Senti come suona

Marco Gruttaglia

Correzione di Valentina La Viola