Cari amici ben tornati sui nostri canali, che questa settimana sono tutti sintonizzati sul grande evento annuale dell’Eurovision Song Contest. Dopo la prima puntata di martedì, durante la quale si sono esibiti 15 artisti, che hanno rappresentato una nazione europea e dove solo 10 paesi sono passati alla fase successiva. Ecco quindi la seconda serata dell’Eurovision Song Contest 2023.
Questa sera vedremo esibirsi 16 nuovi cantanti che porteranno un pó della loro nazionalità in questo festival musicale.
Al timone i presentatori Alesha Dixon, Hannah Waddingham e Julija Sanina, sempre in diretta dalla Liverpool Arena a Liverpool, Regno Unito.
I nostri commentatori italiani dello show sono Gabriele Corsi e Mara Maionchi, sempre pronti a commentare tutte le performance che ci aspettano durante le tre serate.
Dopo un recap dei cantanti che si sono esibiti nella prima serata, si parte subito con la gara e il primo cantante ad esibirsi rappresenta la Danimarca. Il nome del cantante è Reiley con il pezzo ‘’Breaking My Heart’’.
Il giovanissimo artista ci presenta un pezzo pop, molto orecchiabile, con un look scintillante. Qualche leggera stonatura, dovuta all’emozione palpabile sul suo visto, ma tutto sommato un’ esibizione semplice e che funziona. Un pó bassa la voce in alcuni punti, piccola pecca.
Passiamo all’Armenia, ed è la volta di Brunette con la sua Future Lover. Ragazza che ha iniziato a cantare a 4 anni, per cui ci aspettiamo grandi cose. Un inizio tipico di una ballad, pianoforte e voce, delle luci che sfumano sulla cantante distesa. Il pezzo si risveglia dopo un momento di calma, trasformandosi quasi in un brano alla Ariana Grande. Scenografica lei, il pezzo passabile, ma nulla di innovativo.
È la volta della Romania con Theodor Adrei e la sua D.G.T. (Off And On). Classe 2004, questo artista sfoggia un look eccentrico, total pink, e si presenta seduto ad una sedia mentre suona la sua chitarra acustica. Una voce che fa venire i brividi, un mix tra un rock leggero e un pop sporcato, delle gigantografie nei mega schermi, infiocchettano una bella performance. Tenete d’occhio questo pezzo, molto particolare.
Arriva il momento dell’Estonia con Alika e la sua Bridges. Eccoci pronti per un’altra canzone che inizia con un pianoforte malinconico, incorniciato da una voce morbida, una semplicità disarmante nell’esecuzione del brano, quando si dice che il semplice mira a colpire il cuore…è vero! Un’altra voce da risentire, brava ragazza!Mega acuto finale, da standing ovation.
Ecco il Belgio pronto con Gustaph e la sua Because Of You. La canzone parla di un amore tra due uomini, che peró si danno conforto nei momenti difficili. Ecco finalmente un pezzo ritmato, perfetto da ballare. Un look quasi abbagliante, un bianco che piú bianco non si può, a contrasto con un pantalone rosa. Piú che il pezzo, colpisce la presenza scenica del cantante, nonostante il brano abbia tutte le carte in regola per suonare in discoteca. Le coriste che riempiono il pezzo, rappresentano un punto focale per la performance, e il pubblico è in evidente visibilio.
Eccoci arrivati a Cipro con Andrew Lambrou e la sua Break A Broken Heart. La versione straniera del nostro Aiello, a prima impressione potremmo definirlo cosí, ma con una voce molto piú possente. Buio, una cascata dietro e una nebbia, ecco come si presenta la scenografia per questo brano potente, dove risuonano i falsetti del cantante, eseguiti molto bene. Anche questo pezzo top.
E spostiamoci in Islanda dove troviamo Diljá e la sua Power. Una ragazza appassionata di crossfit, ecco come si presenta. Una potenza fisica, lo sarà anche musicalmente? La risposta è si. Un pezzo pop dance, una grinta pazzesca, una metafora sulla natura nella scenografia, dove tutti possiamo riconnetterci con essa: ecco cosa ci propone questa ragazza. Pezzo caruccio, bella l’idea di unire una disciplina che porta benefici al nostro corpo, con una melodia ritmata.
Continuiamo con la Grecia, dove troviamo Victor Vernicos con What They Say. Un giovane ragazzo con un abbigliamento da boy scout. Ennesima ballad strappa lacrime, che si anima nel ritornello. Molte imprecisioni nell’esecuzione, diverse stonature… un’occasione sprecata, diciamo cosí. Un plauso per la grinta, che è riuscita a coinvolgere il pubblico, nonostante la resa non proprio encomiabile.
Passiamo alla Polonia con Blanka e il pezzo che si intitola Solo. Ritmo caraibico ed estivo, questo brano parte subito con l’acceleratore sparato a mille. Un corpo di ballo accompagna la performance, che sembra uscita da Las Vegas. Una hit indiscussa, non una voce possente quella di Blanka, ma riconoscibile e non anonima. Tra balletti sexy e mosse audaci, si fa apprezzare…La canzone dico.
Spostiamoci in Slovenia con Joker Out e la loro Carpe Diem. Gruppo che mostra una bella grinta, con questo stile pop rock non male davvero. Un rock n roll sinergico, look accattivante, provocatorio. Abbiamo assistito ad una performance grintosa e infuocata. La voce del leader del gruppo è stabile e precisa. Abbiamo colto l’attimo.
Eccoci in Georgia dove troviamo Iru con Echo. 23 anni, ragazza acqua e sapone, ci regala un pezzo quasi arabesco. I glitter quest’anno sono l’elemento piú gettonato dai cantanti, è assodato. Voce potente, brano quasi ipnotico… ma nonostante questo, non arriva veramente a destinazione, come se incontrasse qualche ostacolo durante il cammino. Diamo la sufficienza, ma non ci sentiamo di sbilanciarci troppo.
San Marino è lo step successivo dove troviamo i Piqued Jacks con il brano ‘’Like An Animal’’. Originari della Toscana, questa band è una fuoco che infiamma tutto e tutti! Rock a tutto gas, presenza scenica e schitarrate non mancano in questa performance. Un appeal molto sexy da parte del leader, che sembra mangiarsi tutti solo con lo sguardo. E poi l’acuto, dove il pezzo si infiamma piú di quello che ci aspettavamo. Fortissimi e bravi.
Andiamo in Austria con Teya & Salena con Who The Hell Is Edgar?. Ci troviamo di fronte due ragazze che sanno il fatto loro, dove a suon di balletti sincronizzati ci regalano un pezzo che non brilla, ma che si appresta a diventare una hit nelle radio o nelle playlist di chi le ascolta. Promettenti? Direi di no.
Spostiamoci in Albania con Albina & Famija Kelmendi con Duje. Una performance oscura, horror. Una musicalità interessante, ma molto distante dagli standard che si sentono in giro…e forse per questo potrebbe essere penalizzata. A tratti un pó lirica, a tratti disturbante. Un mix di un qualcosa di strano e indefinito. Tecnicamente parlando non ci sono grandi errori, ma il pezzo non sembra rientrare nei nostri gusti. O in quelli del pubblico che non sembra particolarmente coinvolto.
Penultimo paese della gara è la Lituania con Monika Linkyté con Stay. Canzone che inneggia la forza per superare gli ostacoli della vita, questo brano ha delle atmosfere mistiche non indifferenti. Gradevole e incalzante, ti invoglia a battere le mani senza sosta. Molto carina Monika, voce potente e presenza scenica indiscutibile.
Concludiamo con l’Australia dove troviamo i Voyager con Promise. Pezzo elettronico, che richiama gli anni ’80, cosí come l’auto che troviamo sul palco da dove si esibisce il leader del gruppo. Nel ritornello troviamo un bel rock che si inserisce perfettamente nel brano, al quale segue un assolo della band che fa scuotere tutta l’arena. Il chitarrista ci regala una botta di vita con una schitarrata meravigliosa. Le mani al cielo per i Voyager, tutti siamo con voi.
Finite le performance, si da il via alle votazioni, dove viene specificato che l’Italia non può votare, potrá farlo sabato per l’ultima puntata.
Un bel riassunto di tutte le esibizioni della serata, giusto per rinfrescarci la memoria, e poi assistiamo ad una bella esibizione musicale dove si uniscono suoni del passato e del presente, un tributo alla musica ucraina, nazione che lo scorso anno ha vinto l’Eurovision.
Le votazioni vengono chiuse, i giochi sono fatti. Ancora un altro momento prima della classifica, dove assistiamo ad una perfomance eseguita da alcune drag queen, che lanciano un messaggio importantissimo: sii chi vuoi essere, ama chi vuoi, vivi la tua vita senza remore. Grande momento di disciplina generazionale, un compito da non sottovalutare mai.
Ed eccoci pronti finalmente per svelare i nomi dei 10 paesi che passano il turno alla grande finale di sabato:
– Albania
– Cipro
– Estonia
– Belgio
– Austria
– Lituania
– Polonia
– Australia
– Armenia
– Slovenia
La puntata si conclude. Soddisfatti di questa classifica? Noi siamo prontissimi per recensire la finale che ci aspetta tra soli 2 giorni, che decreterá il vincitore di Eurovision Song Contest!