Amici musicologi ben tornati al nostro appuntamento targato Eurovision Song Contest 2024, in diretta da Malmo, Svezia per la seconda serata.
Dopo la prima puntata a tratti interessante, a tratti noiosa, speriamo che questo secondo appuntamento alzi di un pelino l’asticella di gradimento della serata. Questa semifinale sará condotta dalle presentatrici Petra Meda e Malin Akerman e commentata dai nostri fantastici conduttori italiani Mara Maionchi e Gabriele Corsi.
Si esibiranno 16 paesi in gara e questa sera potranno votare pure Francia, Italia e Spagna, oltre a tutti gli altri paesi del resto del mondo.
Stasera si esibirá anche la cantante che rappresenta il nostro paese, che con il brano ‘’La Noia’’ promette giá una performance infuocata… vai Angelina!
Un palco super illuminato, un pubblico in delirio e inizia subito la puntata… va in onda una ‘’parodia’’ del brano ‘’Tattoo’’ di Loreen, vincitrice della scorsa edizione della manifestazione. Un modo simpatico di ripassare una canzone che abbiamo cantato a squarciagola e che ci è molto piaciuta.
Dopo questo simpatico siparietto, si parte con la gara vera e propria…la prima cantante ad esibirsi rappresenta Malta, si chiama Sarah Bonnici e la canzone si intitola ‘’Loop’’. Un’ entrata spettacolare, molto scenografica, quasi hollywoodiana. Con tanto di balletto e ammiccamenti, propone un pezzo ritmato fatto per essere ballato. Un look nude e uno sguardo seducente sono le due armi sfoggiate dalla cantante. Un bell’inizio esplosivo.
Andiamo avanti con L’Albania che viene rappresentata da Besa col brano ‘’Titan’’. Delle stesse origini del nostro Ermal Meta, la cantante arriva sul palco quasi in sordina, illuminata da una luce centrale che la vede sfoggiare un look total green. Questa canzone, a metá tra una ballad e un pezzo movimentato, ha delle sonorità pop elettroniche. Carino, ma niente di eccezionale. Delle imprecisioni nell’esecuzione, dovute sicuramente all’emozione, ma nonostante ció il pubblico sembra molto coinvolto.
Terza canzone in gara, passiamo alla Grecia con Marina Satti e la sua ‘’Zari’’. Un look molto urban, nonostante il pezzo sia un ibrido tra una canzone araba e un reggaeton. Andrá forte tra i giovani, ma per noi è un risonante NO. Prima bocciatura della serata, d’altronde non tutti possono brillare.
Arriviamo alla Svizzera, dove troviamo Nemo con ‘’The Code’’. Questo giovane ragazzo propone un pezzo sbarazzino quanto fastidioso, con un look stravagante fatto di gonnellino e boa arancione. Una voce potente, questo si… ma la canzone è davvero bruttina. Molti danno questo artista come uno dei favoriti per la vittoria di quest’anno…beh, speriamo di no.
E’ il momento della Repubblica Ceca con Aiko e la sua ‘’Pedestal’’. Un bel sound rockeggiante, ci piace molto. Look total black, una spavalderia sul palco che non è scontata. Un corpo di ballo che, dietro la cantante, completa questa bella performance. Il pezzo è orecchiabile al punto giusto, ha dei punti morti ma si difende bene nella gara. Beh, grinta da vendere, un bell’hype.
Passiamo alla Francia dove troviamo Slimane con ‘’Mon Amour’’. Una voce davvero potente la sua, viene accompagnata da un pianoforte malinconico in sottofondo. Il bianco è il punto focale della performance, a partire dall’outfit del cantante come alla passerella su cui si esibisce. Ritmi tipicamente francesi, questa canzone sará un colpo al cuore per i romantici.
Andiamo in Austria con Kaleen e la sua ‘’We Will Rave’’. Sgargiantissima, tutta un luccichio… quasi una sosia di Ariana Grande, porta un pezzo dance pazzesco.
Brano che sembra uscito dagli anni ’90, da una carica assurda. La voce è precisa negli acuti, un pó meno nelle parti un pó piú basse… ma supera la sufficienza abbondantemente, brava.
Arriva il momento della Danimarca, dove troviamo Saba con ‘’Sand’’. Il pezzo piú interessante della serata, eseguito da una voce morbida quanto sensuale. La cantante usa proprio la sabbia durante la performance, chiaro richiamo al titolo della canzone, per rendere ancora piú tangibile la forza che vuole trasmettere. Noi tifiamo per lei, lo diciamo senza indugio.
Ed ecco che andiamo in Armenia con i Ladaniva e la loro ‘’Jako’’. Pezzo tipicamente folk, ma che andrebbe bene per una sagra di paese. Sará orecchiabile, sará carino, ma a noi non garba particolarmente. La leader del gruppo è in incrocio tra Pippi Calzelunghe una scolaretta. Forse ci colpisce piú questo dettaglio che tutto il resto.
Andiamo in Lettonia con Dons e la canzone ‘’Hollow’’. Incastonato all’interno di un cerchio gigante, siamo trasportati da questa melodia romantica e da una voce precisa quanto decisa. Abbigliamento che ricorda lo stile dei Power Rangers, ebbene si, questo andava detto. Giochi di luci e una scenografia scura e tenebrosa fanno da contorno a questo bel pezzo. Bravo, nulla da dire.
E arriviamo alla Spagna con i Nebulossa e il brano ‘’Zorra’’. Questo duo propone questo brano tecno dance che pompa dalla prima nota. Molto d’impatto la coreografia eseguita dalla cantante e dai ballerini che danno quel tocco pazzo quanto trash, con dei bustini molto succinti. Non spicca sicuramente per originalità, ma si fa ascoltare.
Arriva il turno di San Marino con i Megara e il brano ‘’11:11’’. Questo quartetto arriva sul palco con un look gothic-rock. Richiami evidenti ai manga, il brano si presenta come quasi una filastrocca. Stonature a gogó, imprecisioni, un pó di confusione generale. Carina l’idea, ma la resa lascia un pó a desiderare ragazzi.
Andiamo in Georgia con Nutsa Buzaladze e il brano ‘’Firefighter’’. Sensuale quanto latineggiante, il brano viene eseguito con sicurezza dalla cantante. Una tuta gold viene sfoggiata, una performance infuocata, con tanto di twerk. Da far impallidire qualunque popstar di fama mondiale. Il pezzo è orecchiabile, forse non si posizionerá in alto in classifica ma ha delle potenzialità.
Ed eccoci arrivare in Belgio con Mustii e il brano ‘’Before The Party’s Over’’. Una voce di altri tempi, come uscita dagli anni ’60. Anche qui troviamo molta malinconia, che pare vada per la maggiore quest’anno. Il cantante si esibisce all’interno di una gabbia fatta di microfoni… non abbiamo colto molto questa metafora, ma quello che abbiamo colto è che la sua esibizione risulta una delle piú potenti della serata.
Ecco il momento dell’Estonia con 5miinusst & Puuluup e il brano Nendest narkootikumidest ei tea me (kull) midagi’’. Due gruppi che si uniscono e portano sul palco un pezzo molto scenografico, ma che in sostanza è la versione imbruttita di un qualunque brano di Dargen D’amico. Hanno sicuramente puntato sulla scena e sulla caciara, ma il brano è davvero orribile. Inclassificabile.
Ed eccoci finalmente arrivati, è il nostro turno… Angelina Mango, che rappresenta l’Italia con ‘’La Noia’’. La nostra beniamina si presenta sul palco con un outfit in stile burlesque, un corpo di ballo che la accompagna e una scenografia che richiama una foresta intricata. Forse un pó calante, ma non si può dire che Angelina non si mangi il palco. Queste sono le vere performance, guardate ed imparate.
Andiamo in Israele con Eden Golan e la sua ‘’Hurricane’’. Ci ritroviamo faccia a faccia con questa voce quasi soffocata ma che ha un suo perché… e che esplode nel ritornello del pezzo. Un’altra bella ballad pronta per essere gustata, ascoltata, amata. Una coreografia semplice ma che arricchisce il pezzo donandogli una linfa particolare e unica nel suo genere. Acuti da paura.
Catapultiamoci in Norvegia con i Gate e il brano ‘’Ulveham’’. Una storia macabra tramutata in musica, cosí potremmo definire questo brano. Molto teatrale, cupa, quasi paurosa, questa canzone è un mix tra rock e metal. La performer dimostra una dimestichezza nell’esecuzione che richiama Bjork. Unica nota negativa del brano : risulta poco orecchiabile, ma sicuramente è un particolarità voluta.
Arriviamo all’ultimo brano in gara, che rappresenta i Paesi Bassi: Joost Klein con ‘’Europapa’’. Siamo catapultati dentro un mondo che ricorda quello dei videogiochi, un sound che richiama l’eurodance, un outfit quasi da caricatura. Questo cantante gioca molto con ironia, e propone questo pezzo che è andato molto bene nel paese d’origine. E noi siamo felici di non far parte dei Paesi Bassi, credetemi. Basta, fermatelo per caritá.
Finite le performances, viene aperto il televoto che decreterá la classifica generale di questa serata, dopo un recap di tutte le esibizioni.
Per ammazzare un pó il tempo, abbiamo un piccolo intermezzo con le conduttrici che propongono un bel karaoke generale dove coinvolgono il pubblico a cantare insieme a loro. L’arena si trasforma in un palco gigantesco, dove improvvisamente arrivano alcuni ospiti, come Helena Paparizou, Charlotte Perrelli e Sertab Erener, che hanno partecipato alle edizioni passate della manifestazione. Il televoto viene chiuso, i giochi son fatti.
Subito dopo arriva Kaarijia che canta ‘’Cha Cha Cha’’, canzone con la quale ha partecipato lo scorso anno rappresentando la Finlandia.
Dopo questo enorme momento musicale, siamo pronti per annunciarvi la classifica dei 10 paesi che passano il turno stasera:
- Lettonia
- Austria
- Paesi Bassi
- Norvegia
- Israele
- Grecia
- Estonia
- Svizzera
- Georgia
- Armenia
Chiudono la serata gli Herreys, che vinsero la manifestazione nel 1984, con il brano ‘’Diggi-Loo Diggy-Ley’’.
Classifica un pó deludente, come anche la qualità delle canzoni quest’anno, tranne pochissime eccezioni.
E voi cosa avete amato di questa serata? Vi ricordiamo la finalissima, in onda sabato sera, che decreterá il vincitore assoluto di Eurovision 2024.
Marco Gruttaglia