H.E.R. : Back of My Mind | Recensione Music Voltage

Back Of My Mind è il titolo dell’album di Gabriella Sarmiento Wilson, meglio conosciuta come H.E.R., rilasciato sotto etichetta di MBK Entertainment e RCA.

L’Artista californiana ha iniziato a pubblicare musica già dal 2016, condividendo con i suoi fans alcuni mixtape, fino a vincere ai Grammy del 2018 nella categoria Best R&B Album.

Il suo nuovo progetto musicale è composto da 21 tracce e vede le partecipazioni di alcuni nomi importanti del panorama musicale internazionale, tra cui Chris Brown, Kaytranada, Ty Dolla Sign, Lily Babe e YG.

Slide è il titolo del singolo in duetto proprio con YG, che ha fatto da apripista a quest’album, riuscendo a guadagnarsi due dischi di platino negli Stati Uniti, a cui fanno seguito Damage, Come Through insieme a Chris Brown e We Made It.

In una recente intervista, la cantante ha descritto l’album come un viaggio attraverso le vicende e gli avvenimenti che ha vissuto negli ultimi anni, un’evoluzione artistica che l’ha portata ad essere quello che musicalmente è divenuta :

“Ci sono un sacco di emozioni, prospettive e cose diverse che ho provato negli ultimi anni. Ora che le persone sono entrate nel mio mondo e hanno una migliore comprensione, posso dare di più.”

We Made It apre il disco ed è sicuramente uno dei brani forti dell’album, un mix di pop e chitarre che vanno ad incastonarsi perfettamente con la voce sensuale della cantante, mentre la titletrack dell’album ( in duetto con Ty Dolla Sign ) è la canzone R&B per eccellenza, con dei beat martellanti. Damage è un pezzo che ti rimane in testa già dal primo ascolto e rimanda un po’ allo stile di Rihanna , così come Find A Way, ma con un concept unico.

H.E.R.

Come Through suona come una canzone potente ma allo stesso tempo richiama un’atmosfera intima, creata dalla fusione delle voci di H.E.R. e Chris Brown. Arriviamo a My Own, una ballad moderna costruita solo sulla voce che la canta; cambio di stile, una sorta di pop country con chitarra al seguito per Mean It e ritorno allo stile portante dell’album con Paradise, per rimanere incantati dalla dolcezza di Hold On.

La traccia che più cattura l’attenzione in assoluto è Hard To Love, una romantica dichiarazione su quanto sia difficile riuscire a lasciarsi andare nei sentimenti, mentre I Can Have It All ha un ritmo incalzante che ti mette di buon umore, trascinato a suon di rap con la partecipazione di DJ Khaled e Bryson Tiller.

Lucky è caratterizzata principalmente da un base musicale dove la voce quasi monotona  della cantante si impone ad un tratto, a differenza di For Anyone dove, in modo inverso, la musica è quasi impercettibile. Slide chiude perfettamente il disco, con un ritornello che con una sorta di “heavy rotation” ti trasporta nel potente sound della traccia;una musica underground che rispecchia lo stile iconico che domina le classifiche odierne.

Un album trascinante, ben legato, una voce particolare e uno stile che non passerà di certo inosservato: complimenti a H.E.R.

Marco Gruttaglia

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