Il grande RITORNO di Elisa | Recensione Music Voltage

elisa back to the future ritorno al futuro

La cantautrice Elisa ritorna, dopo 4 anni dal suo ultimo lavoro discografico, con il nuovo album, l’unidicesimo , dal titolo “Ritorno Al Futuro/Back To The Future”, un doppio disco composto da brani in italiano e in inglese, edito da Universal Music.


Questo mega progetto vanta la collaborazione di numerosi autori e compositori, come Davide Petrella,
Dario Faini, Andra Rigonat , Calcutta, Takagi & Ketra, Franco126, Jessica Childress e Stephen Aiello. Tra i
produttori invece annoveriamo Sixpm, DRD, Zef, Mace, Shablo, Don Joe e Venerus. Troviamo anche dei
duetti: uno tutto al femminile con Giorgia, Elodie e Roshelle , mentre gli altri nomi sono Rkomi e Jovanotti.
Del progetto Elisa ci racconta questo:

A volte nella musica, nella moda, nell’arte, nel cinema, in tante forme di espressione si ha a che fare con il
tempo e lo spazio, […]. Con un’onda emotiva che appartiene a tutti, e in qualche modo raccontare
quell’onda è una parte importante di quello di cui ci occupiamo. E poi ci sono i sogni e le visioni. Io in questi
due anni ho sognato tutte queste canzoni e mi ci sono sicuramente aggrappata più volte. Avevo delle visioni
di noi tutti insieme, che le cantavamo, nei concerti che non potevamo fare. Volevo scrivere canzoni che
potessero scuoterci e svegliarci e aiutarci a tirare fuori tutto quello che abbiamo messo dentro. […] Dovevo
fare di più, molto di più. Dovevo giustificare l’assenza, la mancanza, dovevo costruire nuovi motivi, nuovi
binari su cui correre. Osservavo me stessa e il mondo e la pandemia, ero immobile ma questa immobilità mi
ha portata a meditare per poi scegliere in modo più profondo e definitivo tutto quello che ho messo
insieme in questo album doppio. Volevo il riscatto. Lo voglio sempre. Non importa se riesco ad ottenerlo,
mi importa di come mi sento mentre lo cerco.

Composto da 27 brani ed anticipato da Seta e in singolo sanremese O Forse Sei Tu, partiamo subito con
il primo cd tutto in italiano Ritorno Al Futuro ed iniziamo con A Tempo Perso.
Vediamo da questo primo brano quanto lo stile di Elisa si sia evoluto. Da un pop/rock degli inizi, adesso
ascoltiamo un beat elettronico, sporcato da un pop basico. Il brano è molto bello, attrae non lascia più. Un
inizio con i fiocchi!


Seta ha un bel testo, molto vero e d’impatto, ma non ci prende moltissimo, nonostante i numerosi
passaggi radiofonici di questi mesi. Brano pop, carino ma nulla di che.
O Forse Sei Tu è la classica ballad in stile Elisa. Classificatasi al secondo posto durante l’ultima edizione di
Sanremo, per noi è la vincitrice “morale” della manifestazione. Un piccolo richiamo al passato musicale
dell’artista, testo delicato e dolce… Che carezza per le nostre orecchie.

Elisa Ritorno al Futuro


Quello Che Manca è un pezzo in duetto con Rkomi. Stile moderno, molto “trappeggiante”, la voce di
Rkomi risalta di più rispetto a quella di Elisa… Sarà stato voluto? Noi speriamo di si.
Luglio è il duetto con Elodie, Giorgia e Roshelle. Tipico pezzo estivo, scala classifiche e ben confezionato.
Molto commerciale, orecchiabile e pop.


Come Te Nessuno Mai è un’altra ballad strappalacrime presente nel disco. Non quanto il brano
sanremese, ma tutto sommato un bel prodotto, pop con sfumature elettroniche, presenti in quasi la
totalità del progetto.


Palla Al Centro vede la partecipazione di Jovanotti. Lo stile richiama molto quello del Jova, ma il risultato
è un discreto pezzo che altro non da. Non ci ha convinti, niente da fare.
Chi Lo Sa è una dolce canzone power pop molto molto carina, mentre Quando Arriva La Notte ha un basso che ci ipnotizza per tutta la durata del pezzo e chiude l’album in italiano.


Passiamo a Back To The Future, con le canzoni in inglese.
Iniziamo con Show’s Rollin’, un pezzone con sfumature black & soul. Certe parti evidenziano la tecnica e
la bravura vocale di Elisa, senza pari. Impareggiabile la struttura musicale.
Drink To Me è una canzone tipica da night club. Ci carica con un beat a suon di voce&pop, bellissime
vibes. I Feel It In The Earth ci fa volare alto. Ci piacerebbe sentire questo pezzo in radio, molto
international…Funzionerebbe bene pure per il mercato inglese, ha un impronta cantautoriale non
indefferente.
Ordinary Day ci ricorda un pezzo passato della cantante: Electricity. Sembra che voglia dirci indirettamente che questa canzone è un sequel di quella canzone, con la stessa emozione nell’interpretare.
La canzone e la base molto similare a quel pezzo del lontano 2004. Ballad forte.

Fuckin’ Believers è un inno molto femminile, “girl power” made in Italy. Sentiamo la cantante urlare il
ritornello, mentre le strofe sono rappate. Che esperimento interessante, Elisa si adatta ad ogni contesto
perfettamente!
Like I Want You ha un inizio con una chitarra acustica per poi “trasformarsi” in un pezzo pop, quasi anni
‘90. Questo acustico ci piace e non poco, mentre Fire ci fa rilassare, grazie alla base molto basic
accompagnata da un pianoforte e da una voce che esplode nel “silenzio”.

Elisa Back to The Future


Let It Go To Waste On Me rappresenta la chiusura del disco. Ballad con un sottofondo di violini, un
accenno di chitarra ma sempre, al primo posto, la voce di Elisa.
Due canzoni bonus sono aggiunte alla digital version dell’album: On Me, pezzo frizzante, e Shout, cover
magistralmente reinterpretata di un brano dei Tears For Fears.
Questo nuovo ritorno di Elisa è stato grandioso! Non sentivamo un album così interessante da un po’, e
potete crederci sulla parola visto che di musica sotto i nostri “ponti” ne passa tantissima.
Ci ha emozionato un pelino di più l’album in inglese, ma in conclusione tutto l’intero progetto è tanto
ambizioso, quanto bello e ben strutturato.
Elisa non delude, è una garanzia da ormai ben 25 anni, e questo lavoro è un ottimo modo per festeggiare
questo importante traguardo. Ve ne innamorerete.

Sai già quali uscite ti aspettano questa settimana? Leggi qui!

Marco Gruttaglia

Correzione a cura di Valentina La Viola