Imagine Dragons – Mercury – Act 2 | Recensione

imagine dragons mercury act 2 recensione

Gli Imagine Dragons tornano con la seconda parte del loro progetto musicale ( la prima parte è uscita a settembre 2021 ) e siamo pronti ad accogliere “Mercury – Act 2”, edito da Interscope.

Sesto album per la band americana, questo nuovo progetto fa da chiusura del nuovo ciclo musicale dei nostri ragazzi.
Album annunciato mesi fa, che arriva dopo la chiusura della prima leg del loro mastodontico tour.
A differenza della prima parte, in questo nuovo capitolo troviamo molte influenza hip-hop, dimostrando la poliedricità a cui la band ci ha ampiamente abituati. La tracklist risulta bella e corposa, 18 canzoni in tutto, inoltre troviamo lo stesso produttore del precedente capitolo, ossia Rick Rubin.


Anticipato da Bones e dal nuovissimo singolo Sharks, partiamo proprio con il primo singolo Bones, una canzone nata per essere una hit, che non lascia spazio alla noia. Bel sound, con un video forte e strampalato, un ottimo inizio, che ci fa capire a cosa ci stiamo affacciando, senza fronzoli inutili.


Symphony ha un ritmo incalzante, così in questo brano troviamo la tanto decantata influenza hip-hop, ben adattata al complesso molto melodioso e di gradevole intesa; il nuovo singolo Sharks rimanda a qualche hit passata del gruppo, ma pare che stenti a partire veramente. Non ci sentiamo di dire che sia un brano degno di nota, proprio no.


I Don’t Like Myself ci piace veramente tanto! Ha quella “rabbia” graffiante, quel bell’impatto che si ha quando ci si imbatte in un pezzo che pensi non ti possa dare niente, ed invece… Ti fa immergere nella melodia!
Blur non ha nulla da invidiare ad un pezzo pseudo dance; perfetto da ballare per scatenarsi tutta la notte, con una chitarra in sottofondo quasi impercettibile… Ci siamo ragazzi, ci piace tutto quello che sentiamo.
Crushed è la prima canzone nel nostro cammino che ci fa rallentare : ha un appeal molto soft e quasi sexy, belli i vocalizzi del cantante, un ottima prova musicale.


Waves, perfetta per diventare un futuro singolo, ha tutto ciò che serve per diventare virale. Un mix tra acustico e pop, bel bilanciamento tra due mondi che si sono mischiati per creare un unico suono. Gli “urletti” del nostro performer hanno reso tutto perfetto.
Ferris Wheel rimarca una vena acustica già ascoltata in precedenza, ma senza il ripetersi fastidioso che fa diventare un brano stantio, mentre Peace Of Mind ci regala un bel sound pop/rock che, diciamola tutta, è quello che apprezziamo di più. Tanti brani di questo progetto sono belli per rimanere in disparte.
Sirens ha come punto focale il ritmo rasserenante, ci sentiamo di chiamarlo così, e il fatto che sia un pezzo che duri poco, non ci disturba per niente, talvolta la completezza si trova nelle “piccole” cose.
Younger suggerisce già il suo mood dal titolo. E’ un pezzo “giovane”, fresco e pieno di spensieratezza, che ci rimanda alla nostra gioventù che era piena di difficoltà, per noi insormontabili, ma che oggi ci sembrano effimere, ed ecco che parte la malinconia.

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I Wish è una ballad molto toccante, un romanticismo di altri tempi che viene smorzato dalla voce graffiante di Dan Reynolds, graffio ormai riconoscibilissimo.
Continual vede la partecipazione di Cory Henry. Ulteriore ballad, non accattivante come il precedente pezzo, ma nel complesso ci lascia un dolce amaro che non ci dispiace così tanto.
They Don’t Know You Like I Do conclude l’album. Questo cantato un po’ sospirato ci piace, ci coinvolge per tutta la durata del pezzo, poi esplode nel ritornello, ad un certo punto sembra fermarsi. Bella genialata.


Questa bella storia chiamata Mercury ha trovato una sua conclusione, una sua completezza, adesso che possiamo unirla alla prima parte. Due album ben differenti, anche se abbiamo preferito questa seconda parte, nonostante qualche pezzo più trascurabile.


Una band, così tanto amata in tutto il mondo, porta in giro la sua musica facendolo con un tocco di originalità unita ai più svariati stili, dando un’ impronta solida e riconoscibile. Pronti a farvi rapire dai loro pezzi? Non abbiamo dubbi, anche voi apprezzerete questa nuova era targata Imagine Dragons.

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Marco Gruttaglia

Correzione di Valentina La Viola