Intervistiamo Mari Conti:esce oggi “Invisible Things”

Foto a cura di: Giovan Battista D’Achille

Con più di dieci anni di esperienza nel campo musicale, autrice, interprete, insomma artista a 360 gradi; Mari Conti presenta oggi al mondo intero il suo nuovo progetto discografico “Invisible Things”.
L’album, trainato dai singoli “Hangin On A Kiss”, “Live Now”,Shine On Me”, la cover di Lucio Battisti “Amarsi un Po'” e il nuovo singolo, che porta il titolo del progetto. E’ un disco pluridimensionale e con atmosfere ipnotiche e surreali, al confine tra buio e luce.

Ma lasciamo che sia la stessa artista a presentarci il disco, attraverso le domande che le abbiamo rivolto.

1.Ciao Mari, grazie mille per il tempo che ci stai dedicando. Volevo chiederti, data la tua conoscenza in ambito di musicale sia inglese che italiano, quale- a tuo avviso- arriva più velocemente ai cuori degli ascoltatori?

“Ciao Music Voltage, grazie a voi per l’opportunità’! Per rispondere alla domanda: credo che qualunque buona musica, non importa molto la lingua con la quale la si canta, possa arrivare ai cuori degli ascoltatori in modo vero. Non penso sia davvero importante, quanto tempo possa metterci una canzone nel farci emozionare. Ci sono brani che ti colpiscono subito, come un amore a prima vista. Altri che inizialmente non ti dicono granche’, ma ascoltandoli, nel tempo, riescono ad emozionare, come se fosse la prima volta che li ascoltiamo.

2. Da esperta songwriter, potresti svelarci qual é il processo per creare da zero una canzone?

Personalmente, non saprei dirti quale sia il processo per creare una canzone. Non credo ci siano regole che possano valere per tutti allo stesso modo. Molto spesso, nascono prima delle melodie, in testa ( per me, per esempio, succede quasi sempre cosi’) e poi, si cerca di adattare il testo alla musica. Il vero “miracolo” e’ quando arriva tutto insieme, come se si aprisse improvvisamente uno squarcio atemporale, una dimensione misteriosa dove tutto e’ già’ stato scritto. La vera ispirazione la immagino cosi’.

3.Le tue canzoni si articolano tra Italia e UK , passando tra le mani di grandi scrittori come Vincenzo Incenzo, produttori e Dj come Raj Mang ad esempio. Con quale artista ti piacerebbe collaborare per dei prossimi progetti?

Mi piacerebbe molto scrivere un brano con Alison Goldfrapp, la mia artista preferita. Credo rimarrà il mio sogno nel cassetto!

4.Sono passati quasi dieci anni dal tuo primo disco:Gentle Beauty, provi nostalgia per quel periodo?? 

In un certo senso si. Ho scritto “Gentle Beauty” insieme a Mozez  (con il quale ho anche scritto “Invisible Things”)  a Londra nel 2010. Mi trasferii per l’occasione a Londra, dove ho vissuto per quasi 7 anni. Sono stati anni molto importanti per una serie di motivi, anche difficili, ma hanno significato molto per me, soprattutto artisticamente parlando. Spesso ripensandoci provo parecchia nostalgia.

Foto a cura di: Giovan Battista D’Achille

5.Quale, secondo te, è la principale differenza tra “Gentle Beauty” e “Invisible Things”?

Gentle Beauty” rappresenta il sogno ed il profondo desiderio di realizzare un album insieme ad uno dei miei artisti preferiti, Mozez appunto. E’ un album che racconta la spensieratezza, la leggerezza, l’amore per la bellezza sotto ogni aspetto. Anche “Invisible Things”, , come il primo album, e’ stato concepito durante i miei anni vissuti a Londra..In un certo senso posso considerarlo come un’evoluzione del mio percorso musicale. Con Mozez abbiamo scritto i nuovi brani , “sentendoli” piu’ orchestrali ed in generale meno elettronici. O comunque che prevedessero anche la partecipazione di parti suonate di più dal vivo. Un album decisamente piu’ maturo sotto il profilo musicale.

6.Parlando dei videoclip, quale hai trovato più divertente o interessante da girare e/o creare?

I video di questo ultimo album sono stati quasi tutti realizzati dal bravissimo videomaker Diego Monfredini. Potrei dirti pero’ che quello realizzato per il brano  “Chances” ( creato mettendo insieme dei footages scelti da me) , mi ha particolarmente divertita ed emozionata.

7.”Invisible Things” : come mai hai scelto proprio questo nome per il tuo nuovo album?

Viviamo in un mondo dove le cose materiali hanno preso il sopravvento su quelle , appunto, invisibili. Ho voluto puntare la mia attenzione dove di solito siamo portati a distoglierla . Un giorno , all’improvviso, ho realizzato dentro di me che sono tantissime le cose invisibili che fanno parte della nostra esistenza. In primis, i sentimenti. Ed a pensarci bene, la stessa musica.

8.L’ unica canzone italiana del tuo nuovo progetto é Amarsi Un Po’, cover di uno dei brani del grande Lucio Battisti. In un mondo “egoista”, basato sul l’interesse esclusivo per se, come quello del 2021, credi che la gente riesca ad amare davvero “un po’ di più” o piuttosto dovrebbe imparare?

Sicuramente cio’ che abbiamo, e stiamo ancora vivendo e’ un bel banco di prova per il mondo intero. Abbiamo tutti sperimentato in questo periodo di buio e di paura la sensazione terribile di poterci ritrovare da soli improvvisamente, a combattere con un nemico oscuro e terribile.. Nel peggiore dei casi c’e’ chi ha perso una persona cara. Sicuramente e’ un momento storico che ci fa riflettere sulla vera importanza della vita; molte persone hanno riflettuto su ciò che ci sta capitando, rivalutando le priorita’ della vita, riconsiderando l’amore che ci unisce tutti. Molte altre pero’ nel tempo dimenticheranno purtroppo.

La storia insegna..e l’umanità perde spesso la memoria , nonostante tutto.

9.Ci sono delle città dove potremmo prossimamente vederti in concerto? Ci sono dei luoghi in particolare in particolare dove ti piacerebbe esibirti?

Al momento ancora non ho date di concerti in programma. Credo comunque che dove ci siano persone disposte ad ascoltare, quello e’ un luogo importante e particolare dove esibirsi.

Foto a cura di: Giovan Battista D’Achille

10. Nel 2019 hai lavorato con i WA, per i brani ” I Follow Voices” e” Tell Me Why”, come è stato lavorare con loro?

Gli WA sono Paolo Palazzoli e Roberto Cosimi. Due amici ancor prima che colleghi. Musicisti, compositori e autori sensibili . Abbiamo collaborato precedentemente, suonando insieme in varie occasioni ( ho cantato come corista in passato durante alcuni loro concerti). Ogni volta e’ stata una bellissima esperienza, e lo e’ stato ancor di piu’, condividendo con loro la scrittura di uno dei due brani citati ( “Tell Me Why”). Un giorno mi hanno fatto ascoltare la musica di questo brano, proponendomi di scrivere un testo e la melodia. Ho subito accettato, dopo poco tempo avevo gia’ buttato giu’ quella che poi e’ stata la stesura finale del brano.

Insomma, un disco ma soprattutto un’artista che porta con sé mille sorprese, e noi siamo pronti a immergerci nelle emozioni della sua musica. Ricordiamo che “Invisible Things” é da oggi disponibile sulle piattaforme assieme all’omonimo videoclip, distribuiti per la Numen Records.

Ringraziamo mille volte ancora Mari per il tempo che ci ha dedicato, e le risposte, le auguriamo anche buona fortuna per il nuovo progetto!

Grazie a voi…ciao!

A cura di: Gabriele Romano

Correzione a cura di: Valentina La Viola