Laura Pergolizzi, in Arte LP, torna col suo nuovo lavoro

Voce Graffiante e Look Maschile Rendono questa Artista un Talento tra i più Affascinanti della Scena Musicale Attuale

Ne è passato di tempo da quando cantavamo “Lost On You”, hit indiscussa del 2016… ma LP (nome completo Laura Pergolizzi) è tornata con “Churches”, sesto album in studio distribuito da Warner Bros Records.

Un disco che ha sfumature pop/rock/soul/folk e un pizzico di dance. Secondo la cantante ognuno di noi è un tempio, una pseudo chiesa e da qui nasce l’idea del titolo dell’album; in merito ha detto:

Dentro ci sono le relazioni più forti. Non sono particolarmente religiosa, sono una persona spirituale nel senso più ampio del termine.

Un “tempio” da cui si riparte, un nuovo inizio che parte insieme alle persone che ci sostengono, oppure da noi stessi, come un viaggio alla riscoperta dell’io.

L’album ruota intorno ad un unico argomento: l’amore; tutte le tracce girano infatti attorno alle dichiarazioni d’amore o alle relazioni. La cantante inoltre partirà per un nuovo tour a supporto di questo nuovo lavoro e approderà in Italia nel luglio 2022.

Laura Pergolizzi 1
Photo By: Darren Craig

L’album conta 15 nuovi brani, ed è anticipato dai singoli rilasciati nel 2020 “The One That You Love” e “How Low Can You Go” e quelli usciti nel 2021 “One Last Time”, “Goodbye”, “Angels” e la nuovissima “Conversation”.

“When We Touch”, è la traccia iniziale dell’album, una ballad delicata e rilassante che, a detta della cantante stessa, “è un brano che crea comunicazione tra le persone”, alla quale fa seguito “Goodbye”, la traccia più bella ed intensa dell’album, dove ritroviamo i vocalizzi tipici della cantante, inframezzati da un sound pop/rock stiloso.

Laura Pergolizzi 2
photo By: Darren Craig

“Everybody’s Falling In Love” ha delle sfumature dance, un ritornello molto accattivante e valorizza al meglio la vocalità di LP, senza lasciare nulla al caso; “The One That You Love” è la tipica canzone romantica da ascoltare con le cuffie in totale relax e con la mente sgombra da qualunque pensiero… Voto 9, colpiti ed affondati!

“Rainbow” è un pezzo acustico, chitarra e voce, ma ha delle sfumature pop molto particolari, tenete d’occhio questo pezzo, uno dei più accattivanti.

“One Last Time”: richiama i vecchi successi dell’artista, con qualcosa di nuovo. Quasi una versione “accelerata” di “Lost On You”, ma con una veste diversa ed un mood più martellante.

“My Body”, è una canzone tipicamente folk e ti trasporta in un’altra dimensione, un ritorno a suoni di epoche passate, squisitamente rivisitate dalla meravigliosa voce di Laura; “Angels” è una dichiarazione d’amore schietta e pura, contornata dalla batteria in sottofondo.

“How Low Can You Go”, è un pezzo musicalmente ripetitivo, si tratta di un effetto voluto. E’ il singolo meno potente di quelli estratti, ma si amalgama bene con i pezzi dell’album.

“Yes” è una potenza! Ricorda un po’ lo stile dei Fleetwood Mac e in certi tratti la voce sembra simile a quella di Stevie Nicks, un pezzo caldo, ricco di sfaccettature e virtuosismi canori.

“Conversation” è il nuovo singolo: un mix di basso e voce, un pezzo basic riuscitissimo, con un video altrettanto basic ma d’impatto; “Safe Here” ha il fischiettìo di LP, già dalle prime note del brano. Un brano molto radiofonico, colpisce dal primo ascolto ed è una di quelle canzoni che consumeremo ancora ed ancora nel corso del tempo!

“Can’t Let You Leave “ ha un retrogusto acustico, ci fa battere i piedi e ci intrattiene egregiamente per portarci poi a “Churches”, la title track dell’album. Anche qui la chitarra è protagonista, l’unica protagonista della traccia, rotta dalla voce della cantante che risulta emozionante e intensa.

“Poem” chiude l’album, una traccia di 1 minuto e 17 secondi dove la cantante recita una poesia dedicata alla sua compagna.

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Photo By Darren Craig

Quest’album lo consigliamo, una bella sorpresa musicale che chiude questo 2021 ricco di novità musicali, alcune buone altre molto meno. Se LP vi incuriosisce, con questo lavoro rimarrete estasiati da quello che le vostre orecchie sentiranno.

A cura di: Marco Gruttaglia