Le Vibrazioni: VI | Recensione

le vibrazioni vi recensione

Le Vibrazioni tornano con VI, il nuovo EP della fortunata band italiana, a voi la recensione.

Una delle band italiane più camaleontiche e interessanti del panorama musicale italiano, sono senza dubbio Le Vibrazioni, capitanati da Francesco Sàrcina.
Hanno debuttato nel 2003 con il loro singolo hit: Dedicato A Te e da li, album e singoli di successo; nel 2013 lo scioglimento, ma il gruppo si riforma nel 2018, e da quell’anno non si sono più separati.

Dopo 5 album di inediti, una raccolta e un album live, è il momento per la band di rilasciare un EP dal titolo VI, edito da Sony Music ed anticipato dal singolo sanremese Tantissimo.
Un progetto che include sei pezzi, e che non passa indubbiamente inosservato, dove la grinta e il rock della band risuona ancora forte, a quasi 20 anni dal loro debutto. Nella copertina, con sfondo nero, troviamo il numero romano “VI” bianco, con in mezzo una piuma, un concept semplice, voluto o no? Chi può dirlo.

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Questo EP sarà l’inizio di un progetto che si completerà nei prossimi mesi con successive uscite, infatti il leader della band ha dichiarato di aver composto circa 50 brani negli ultimi anni.
Il brano che apre questo lavoro è Raccontami Di Te: una sorta di intro di meno di 2 minuti tutta chitarra & batteria, che va a legarsi con il brano finale dell’EP; ci è stato spoilerato che sarà l’intro di un brano che la band rilascerà prossimamente, quindi possiamo considerarlo un’anteprima succulenta.


Si passa ad Ancora Mia, un brano dedicato alla compagna di Sàrcina, che di recente lo ha reso padre per la terza volta. Un mix tra rock ed elettronico, che non guasta, e rende il pezzo potente; ritornello un po’ deboluccio, ma l’arrangiamento ci fa dimenticare questo piccolo intoppo.


Rosa Intenso è una canzone che parla di sesso, definita dallo stesso cantante “una canzone pornografica”. Molte allusioni, un ritmo misto tra ballad e pezzo graffiante, gradevole si… Non è certo un capolavoro. Bello il riff nel mezzo del pezzo, la chitarra trova il suo spazio per sporcare il pezzo.


Ed eccoci a Tantissimo. Nonostante questo pezzo sia stato quasi snobbato durante la manifestazione sanremese, resta uno dei pezzi più interessanti della scorsa edizione.
Una canzone da ascoltare tutta d’un fiato, un’esplosione di energia, il ritornello quasi “gridato”, rendono il pezzo unico nel suo genere e il più bello dell’ EP.


La Vita Oscena ha un mood quasi “macabro”, pezzo autobiografico che narra la vita del cantante tra alti e bassi. Un viaggio tra chiaro e scuro, nei meandri dell’anima di un essere umano, tra gioie e dolori, un po’ come il diavolo e l’acqua santa. Chitarra eccelsa, bell’esperimento musicale.


Ridere Ancora chiude questo EP, canzone scritta durante il lockdown. Come abbiamo detto prima, il primo brano intro era una sorta di suite, adesso entriamo nella totalità del pezzo. Una ballad struggente che riflette sulla bellezza della compagnia di una persona, nella sua forma più pura e semplice. Un pianoforte lento, un’atmosfera calda, un canto struggente.

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Ci rimane l’amaro in bocca… Eravamo entrati nell’anima di questo EP, ma dopo questo pezzo, finisce la magia, tuttavia ci rincuora il fatto che a breve avremo altri EP e nuova musica da poter ascoltare e che completerà questo progetto musicale appena iniziato.
Buona questa prima parte per Le Vibrazioni, l’onestà dei loro brani è sempre un must per noi ascoltatori bramosi di musica fresca ed onesta, e anche stavolta Francesco & co. sono riusciti a centrare il bersaglio.
Restate sintonizzati amici, vibreremo molto presto.

Hai già sentito le novità musicali di questa settimana? Le trovi qui.

Marco Gruttaglia

Correzione a cura di Valentina La Viola