Levante: Opera Futura | Recensione

levante opera futura recensione

Opera futura (Parlophone/Warner Music Italia). è il nuovo disco dell`artista siciliana Levante, che di recente ci ha emozionato e sorpreso con la sua canzone Vivo; un messaggio nel suo brano che, forse tanti  hanno sottovalutato, ma che la sensibilità di Claudia Lagona (suo vero nome) ha saputo perfettamente suggellare, la recensione.

Nella copertina troviamo Levante con uno sfondo verde (che per lei simboleggia il futuro), in versione adamitica, con un bellissimo cigno a coprire le sue nudità. Il cigno, simbolo di leggerezza e libertà, poiché ama l`acqua, può elevarsi con le sue ali, ma può anche calpestare il suolo con le zampe.
L`album è composto da ben dieci tracce che sentiremo  una per una.
Siete pronti a sentire questa nuova opera futura?
E allora, insieme alla bravissima, e super carismatica Levante, immergiamoci nel verde del suo ultimo lavoro non facendoci intimidire da quello che ci  aspetta!

Chi è davvero Invincibile? colui che fa del male e ne prova quasi un perverso piacere, o colui che lo subisce rendendosi poi conto di essere stato vittima di una persona disonesta? Se pensate che questa domanda possa fare al caso vostro, allora sentite come suona la prima track di Opera futura.

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Vivo, canzone in gara al 73esimo Festival di Sanremo, che ormai conosciamo e canticchiamo tutti, è una canzone che tratta il tema della depressione post partum. Levante ce lo fa sentire come un inno glorioso, dopo un milione di difficoltà con cui ha dovuto fare i conti. La parte del testo che dice:
“Vivo un sogno erotico
La gioia del mio corpo è un atto magico
Vivo un sogno erotico
La gioia del mio corpo è un atto magico”


Dovrebbe essere un inno anche per tutte quelle persone che non si sono mai sentite a proprio agio col proprio corpo e che oggi, ce la stanno mettendo davvero tutta per, (come ha fatto Levante), mettere a posto corpo e mente.
“Nessuna risposta, è già la risposta che è tardi
Che è tardi”


È tardi, è sempre tardi per trascorrere il tempo a rimpiangere il passato, ma l`assenza di una persona non può cancellarsi con un colpo di spugna, questo brano ci fa capire che, quando senti la nostalgia di qualcuno, il tempo è solo uno sfondo di belle o brutte stagioni, di stelle, di sole che ti scalda il viso, di uccellini che migrano su uno splendido cielo azzurro, ma il tuo cuore rimane lo stesso in quello sfondo, che altro non fa, che mutare di continuo.


Mi manchi è il titolo della terza track.Avete presente la massima di Oscar Wilde che dice: “A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio?”Ecco.
In Fa male qui, potreste trovarne il proseguo.. prima di sparare sentenze a caso ascoltate questo brano, magari potreste salvarvi in calcio d’angolo e non rischiare un brutta figura.


Ascolti Metro e sogni tutta la scena che si svolge durante il brano, ti ci immedesimi proprio! non ci credete? provate un po’ a sentire come suona la storia di due persone che stavano insieme e che il fato ha fatto incontrare nuovamente. Un mix di emozioni si accavallano, quella sensazione di voler fuggire via e contemporaneamente di fermare il tempo e… restare!

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Leggera si potrebbe definire il continuo di Vivo, una conferma ancora più ufficiale e di ulteriore ripresa da parte della cantante, un brano che sprigiona positività da tutti i pori e che fa ben sperare.
“Senza tempo io ballo
Non ho tempo ma ballo”


E ricordatevi sempre, che la felicità è anche dedicare del tempo a se stessi.
Alma futura è una dolce dedica alla figlia, ma si parla anche del tempo, come nella frase:
“Scoprire che nel futuro non c’è mai dolore
Che la speranza era un salto che sapevo fare”
O in quest’altra frase:  
“il tuo presente ora è il tempo in cui riesco a stare”.


Si tocca quasi con mano la paura del futuro, di un cambiamento, di uno stravolgimento.. ma alla fine era solo un salto che si poteva fare, perchè chi non salta chi non salta è… una statua. Chi salta invece, è UMANO.


Capitale mio capitale è l`ego che ormai è insidiato un po’ dentro tutti di noi “grazie”  (soprattutto) ai social, tante volte per vanità si tendono a dire anche cose che non pensiamo, giusto per non urtare la sensibilità altrui, giusto per non farci dare dei Boomer e stare al passo coi tempi.
Alla frase “Miseria, che qua-quara quando parlo
Non mi accorgo che non dico niente” troviamo un gioco di parole che soprattutto i siciliani capiranno, ovvero: “Quaquaraquà” = Chiacchierone.


Mater: La maternità in tutta la sua bellezza e complessità. Levante la canta quasi come se fosse un viaggio mistico, un`esperienza intima e talvolta dolorosa, ma un`esperienza unica. Unica  ogniqualvolta che si ripete.
Con Iride blu e cuore liquido si conclude Opera Futura, un brano dedicato al marito che sa attraversarla nel profondo dell’anima e quasi sensazione che non le da pace (in maniera positiva), ma d`altro canto il suo cuore diviene liquido per dissetare la sete di lui.

Opera Futura è un album fisico, è il corpo di una madre e Vivo potrebbe benissimo essere la madre che partorisce la rinascita.
Opera futura è un album che richiede più ascolti, di fatti: ciò che prima tende a catturarti sono i testi profondi e la voce calda di Levante.
Tutte e dieci le track hanno un potere ipnotizzante e il potere di chi sa fare arrivare la propria voce, le proprie parole attraverso la musica e sappiamo benissimo che Levante per questo è un` abile maestra, ce lo dimostrò nel Sanremo 2020 anche con il brano Tikibombom, del quale ci ha attratto innanzitutto il testo .
Riascoltando più volte l`album riuscirete a unire la melodia del suono alle parole e ne converrete….e Opera futura è una mamma pronta a stringervi con amore al suo seno.

Roberta Lo Giudice

Senti come suona