GIUSTO UN CUCCHIAO DI LUCIFER ON THE SOFA. GRAZIE! | Recensione Album Spoon

Un rock che potrebbe conquistare il cuore di tanti. Anche quello di Lucifero!

Lucifer on the Sofa è il nuovo album degli Spoon. A quanto si vocifera, il disco migliore della Rock band/indie statunitense alle spalle più di un quarto di secolo di carriera.
Ma, bando alle ciance e sentiamo come suona questo loro decimo disco.

spoon Lucifer on the sofa recensione

L`album si apre Held :brano rock/psichedelico dal sound ripetitivo ma, attenzione, non dispiace affatto!
Ascolto ideale? In una macchina decappottabile in una giornata soleggiata, verso la California e oltre.

The hardest cut questo taglio duro, più della voce del frontman, Britt Daniel, lo spiegano meglio le chitarre graffianti.
La vita non è facile e bisogna avere sempre il coltello dalla parte del manico per essere pronti ad un prossimo taglio… Più duro!

Suono sexy e accattivante quello di The Devil e Mr. Jones , ma è solo la voce del diavolo, del diavolo tentatore…

Uno dei brani che più mette in risalto la voce di Britt Daniel è Wild: brano Pop/Rock che richiama gli anni novanta, piacevole da ascoltare e dalle sonorità non troppo Wild come si può immaginare “non sentendo come suona”. Il mondo è selvaggio, come una giungla e il protagonista del brano, non riesce proprio ad adattarsi. Mannaggia!

My Babe è un pezzo che parte lento ma, man mano si anima sempre più. E per spiegarvelo meglio beh… Dovreste sentire un po’ come suona, no?

Feels alright uno spirito libero che sa badare benissimo a se stesso. Anzi… Forse sta pure meglio solo godendosi la vita a 360°

On the radio è il pezzo più ballabile dell’album. Quello che ci invita a ballare, quel rock n’ roll che ci fa gasare tantissimo. Anche se, le chitarre talvolta sembrano avere dei toni malinconici. Sarà forse un’impressione?

E dopo aver ballato con On the radio, la palla passa ad Astral Jacket che ci culla con una melodia comunque rock, ma molto, molto più soft!

Siamo vicinissimi alla festa di San Valentino e se state cercando una dedica d`amore davvero romantica, forse Satellite è quel pezzo che può fare al caso vostro:

“I’ll be your satellite
Out here on my own
I know where you draw the line
I know what you draw it for
We used to walk that line
I know what you draw it for”

E al contrario di chi, il 14 Febbraio festeggierá S. Valentino con la propria dolce metà… C’è chi invece resterà ancorato ai ricordi; l’esatto opposto di Satellite è proprio lo stesso dell’album: l’inquietante “Lucifer on the Sofa”.

Se consigliare o meno questo ultimo lavoro degli Spoon?
La risposta è sì.
È un rock che può abbracciare una gran fetta di pubblico.
Quel rock né troppo pesante né troppo leggero, che va dal malinconico al romantico al pezzo che ti porta a ballare.
È una band non male quella degli Spoon e credo meriti la giusta visibilità nel panorama musicale internazionale.
Un album che puoi ascoltare tranquillamente in un momento di assoluto relax, e altro non farà, che aggiungere un pizzico in più di benessere al momento intimo che ti sei ritagliato.
Gli Spoon hanno la stoffa da Rock band, basta sentire come suona questo nuovo ultimo loro lavoro!

Roberta Lo Giudice

Correzione a cura di Valentina La Viola