Måneskin: Rush! | Recensione

maneskin rush recensione

Tornano con il loro terzo lavoro discografico “Rush!” i Maneskin; la band che ormai fa incetta di premi, di consensi e di apprezzamenti dal pubblico, questa la nostra recensione


Da quella vittoria a Sanremo, la band è diventata amatissima ed apprezzata all’estero, negli Stati Uniti in particolare, facendo incetta di certificazioni e premi da tempo ormai. Il nuovo album si intitola ‘’Rush!’’, edito da Sony Music e RCA Records.
Una sorta di debutto internazionale, arrivato dopo la vittoria agli Eurovision nel 2021 e contenente ben 17 canzoni, anticipato da ‘’Mammamia’’, ‘’Supermodel’’, ‘’The Loneliest’’, ‘’La Fine’’ e la nuovissima ‘’Gossip’’, insieme a Tom Morello.


Una collaborazione artistica con Captain Cuts, Fabrizio Ferraguzzo, LostBoy, Max Martin e Justin Tranter, giusto per citare qualche nome.
In merito al disco il frontman Damiano dice:


‘’Sentiamo che la musica italiana è una parte così forte di noi, della nostra cultura e del nostro background. Non volevamo che la musica italiana fosse presente ogni tanto nella tracklist. Volevamo creare un blocco che rappresentasse le fondamenta su cui tutto è costruito.’’


La bassista Victoria invece dichiara:


«Abbiamo cercato di sperimentare un po’ di più. Abbiamo ascoltato molto i Radiohead, che lavorano molto con i pedali. Penso che l’ispirazione che abbiamo tratto dai Radiohead sia stata quella di essere molto concentrati sulla creazione di un mondo molto specifico per ogni canzone. È una cosa che fanno molto, molto bene, quindi abbiamo cercato di creare queste atmosfere incredibili. Creano davvero un’immagine di ciò che stai ascoltando e questo ci ha dato l’ispirazione»

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Che dire…premesse davvero interessanti! Ma iniziamo subito.
Own My Mind apre il disco con una carica davvero pazzesca: voce distorta, chitarra decisa e batteria martellante!Ricorda un pó le atmosfere di Zitti e Buoni ma in questo brano il suono sembra più incisivo.


Gossip presenta delle tinte un pó elettroniche, che richiamano molto i Muse in versione più pop. Con ‘’Timezone’’ gli animi si calmano giusto un attimo… per poi esplodere nel ritornello, con il graffio pazzesco che solo mister Damiano possiede.

Baby Said ha un beat che difficilmente riuscirete a togliervi dalla testa. Una dolce dichiarazione infuocata da suoni molto rock e poco banali. Gasoline è un brano scritto a favore dell’Ucraina, che tende a spiccare nella miriade di brani del disco. Preparatevi a sentire un brano che nasce per una giusta causa, ma al
primo ascolto sembra essere una hit da radio… particolare.
Don’t Wanna Sleep pompa nelle nostre orecchie, punto focale anche in questo pezzo è il ritornello, che ottimizza il brano portandolo ad un livello superiore, mentre in If Not For You ci ritroviamo in una ballad acustica, costruita tutta attorno la voce del leader. Le influenze dei Radiohead si sentono, e anche tanto.

Read Your Diary ha un basso martellante che sovrasta quasi la parte cantata per un attimo. Ti invita a ballare, a lasciarti andare a una festa senza fine. Ecco cosa rappresenta questo album, in parole povere.
La Fine è, come capiamo dal titolo, un brano in italiano. Si ascolta tutto d’un fiato, e lo si canta con la stessa modalità. La musica è il centro di tutto: nessun compromesso, solo versi taglienti. Il Dono Della Vita ha una melodia quasi trascinata… una riflessione sulla vita, un spaccato di esperienze vissute. Benvenuti nel mondo dei Maneskin, tutti sono i benvenuti.


Mammamia è un pezzo pop\rock fatto per divertire, cha parla della libertá in tutte le sue forme, anche nel sesso. Un pó di leggerezza, in questa vita cosí complicata.
Supermodel è stata una delle canzoni più passate della scorsa estate. Incentrato sul racconto di una super modella che, nonostante la fama, resta sempre se stessa. Questa canzone risulta essere il pezzo più pop dell’album, senza stonare con tutto il mood del disco, si inserisce bene al suo interno.


Concludiamo con The Loneliest, struggente ballad, una delle canzoni più belle dell’intera discografia della band. La si può ascoltare all’infinito, non stanca mai e il ritornello ha tutta la potenza che può venir fuori da un brano.
A metá tra una lettera d’amore ed un testamento, come viene definito da Damiano, questo brano è un pezzo degno di essere ricordato come la punta di diamante della band. E le chitarre… che poesia!

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Vi consigliamo caldamente questo disco, se volete distrarvi per un attimo dalla vostra vita. Se volete sentire qualcosa di diverso. Se siete vogliosi di scatenarvi, rimanendo un pó nostalgici. ‘’Rush!’’ rappresenta un punto di svolta: la conferma di un talento che i Maneskin dimostrano ancora una volta, e che il mondo ha giá imparato ad apprezzare.
Chissá che hype in tour… un fuoco che vi pervaderá dall’inizio alla fine. Promossi!

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Marco Gruttaglia