Manuel Agnelli: Ama il prossimo tuo come te stesso | Recensione

manuel agnelli ama il prossimo tuo

Primo album da Solista per Manuel Agnelli, che ha voluto prendersi un periodo di pausa dalla sua band ( Afterhours ) e non solo. L’artista ha stoppato i suoi compagni di note e le partecipazioni ai vari social per concentrarsi su Ama il prossimo tuo come te stesso.

Dieci tracce colme di sorprese e di testi particolari come solo Manuel Agnelli sa cantarci. Inutle stare qui a chiacchierare sui particolari. Attraversiamo questo curiosissimo nuovo lavoro da solista di Manuel lasciandoci trasportare da esso.

L’album si apre con una fine. La fine di un amore che si fatica a dimenticare, quell’amore che, anche se distante, non cessa di far ardere la sua fiamma.

Tra Mille anni, Mille anni Fa è un pianoforte che ti accarezza e ti prende a pugni al contempo. La nostalgia è il sentimento chiave di questa traccia.

Signorina mani avanti è spiegata così dallo stesso Agnelli:

"Signorina Mani Avanti vuole essere un invito un po’ scuro a liberarsi delle aspettative che noi stessi ci eravamo imposti di realizzare, dalle gabbie che i nostri stessi progetti spesso ci costruiscono intorno e dall’idea che gli altri hanno di noi. La rivoluzione cambia le cose, ma le cambia a modo suo e non a modo nostro… E noi possiamo ancora e sempre essere mille cose diverse, mille cose nuove, indipendentemente da quello che siamo stati fino ad ora”.

Rispetto al brano precedente, questo pezzo prende vita e si colora di Rock. Proci è un pezzo “duro”. Potremmo riassumente questo brano con due proverbi: Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio e Occhio per occhio, dente per dente.

Il primo proverbio riguarda gli amici del protagonista di Proci, che, non si comportano proprio bene. Insomma, basta solo dire che vorrebbero – come cita il brano – f****rsi la sua Penelope. E poi beh, nel secondo detto, capirete ben da soli che la vendetta non può mancare.

“Se sarai mio nemico, amico io sarò tuo nemico. Amico tu fa’ quello che vuoi se è questo che vuoi. Non è poi sto granchè, ma io lo farò a te, lo farò a te”.

Milano con la peste è un altro brano nostalgico. Il pensiero ad un amore finito è una solitudine allargata se di mezzo c’è anche un’epidemia.

Lo sposo sulla torta ha un elemento incognito. Tale elemento porta il nome di Vaselyn Kandisky. Chi è? Colei che duetta nella quinta traccia di Ama il prossimo tuo come te stesso. Manuel ha detto che si tratta di un’ artista emergente, vuole rimanere anonima, fino a quanto poterci credere? Non si sá. Ma sta di fatto che la voce della ragazza in questione è straordinaria, e si va ad incastonare su una altrettanto meravigliosa melodia.
Severodonetsk sono pensieri, sono ambizioni, chimere e desideri. Desideri di mani che non si possiedono.
Se ti lecco sai di Guerra, Coca Cola e Pop corn/ Non ridi mai/ Bambina, Bambolina, mostro che sei…

ama il prossimo tuo come te stesso manuel agnelli


Guerra e Pop Corn è come citare l’inferno e il paradiso. Ci piace quella persona, ma poi ci manda in panne il cervello, poi ci piace, ancora e ancora e tutto diventa dannatamente sexy che … Pam Pum Pam è difficile sciogliere la diffidenza, ma l’amore può.

O almeno, può farci provare nell’intento di lanciarci nei sentimenti. Il testo di questo brano viene accompagnato in sottofondo, da violini che rendono ancor più drammatico il limbo, questa dualità del fidarsi di se stessi e basta o correre il “rischio” di fidarsi di un altro cuore.


La Profondità degli abissi ci regali a tratti una parte dolce, data dal pianoforte; poi sopraggiunge un Rock graffiato colmo di emozioni. La Profondità degli abissi è la colonna sonora del film Diabolik.
Ama il prossimo tuo come te stesso. È il segreto di qualcuno che ha scelto di vivere una strada (forse) più sicura, ma meno felice. Un segreto in cui qualcuno resta lo spettatore di un amore fallace, mentre sa che, quello vero, lo avrebbe reso protagonista insieme a quella che doveva essere la sua metà e che, adesso, altro non è che la metà di un altro.

Ama il prossimo tuo come te stesso è abisso e superficie. Ti toglie il respiro dipende la track che ascolti e poi ti fa riemergere respirando a pieni polmoni. La voce di Manuel ad ogni brano, risulta essere camaleontica, prima è dolce, poi graffiante, poi ti sussurra e poi ti grida alle orecchie. Ama il prossimo tuo come te stesso potrebbe sicuramente essere uno degli album dell`anno. È capace di catturarti già sin dal primo ascolto è capace di trasportarti come una foglia sul mare grazie anche alle sue melodie dolci. È un album capace di tutto è un album capace di farti sentire piccolo piccolo e subito dopo un gigante.
Sentire come suona ne vale la pena poiché Manuel Agnelli è un artista in grado di educarci alla buona musica.

manuel agnelli recensione

Scopri di più su MusicVoltage.com

Roberta Lo Giudice

Correzione di Valentina La Viola