Pierdavide Carone: “Casa”| Recensione Music Voltage

“Casa esce in un periodo di grandi cambiamenti, di trasmutanze, di dolorosi addii,alcuni delebili altri meno, ma Casa non è solo un luogo,può essere un concetto,può essere un cuore,può essere un abbraccio, una famiglia, quella biologica,quella costruita. Casa può essere ancora, a volte zavorra, di sicuro è il mare, anche dentro una bottiglia, di sicuro è il porto,sicuro, fermo anche davanti allo sbattere delle onde che si infrangono sulle barche, Casa è da cui tutto parte, e a cui tutto ritorna.”

Pierdavide Carone sul suo nuovo album “Casa”

Pierdavide Carone così anticipa il nuovo album, a ben nove anni di distanza dal precedente. E’ prodotto dallo stesso e da Marco Barusso ad eccezione di tre brani prodotti da Federico Nardelli e Giordano Colombo – produttore anche di “Musica leggerissima” di Colapesce_Di Martino.

L’album è prodotto da Marco Barusso e dallo stesso Pierdavide, ad eccezione di tre brani prodotti da Federico Nardelli e Giordano Colombo – produttore tra l’altro di “Musica leggerissima” di Colapesce_Di Martino.

Pierdavide Carone

Ad aprire l’album è “Non m’importa niente”, una sferzata di chitarre acustiche e percussioni; un ritmo incalzante che sale piano verso il ritornello. Ottimo inizio, ma come si nota poi, la sensazione é di qualcosa che è già stato più che sentito.

Si continua con “Caramelle”, brano straziante e grandissima perdita di Sanremo 2019. Un tema così delicato come l’abuso minorile è intonato con i Dear Jack. Raccontato con le parole di bambini e adolescenti, e accompagnato da una musica inizialmente spensierata e poi sempre più fredda e incisiva.

Che Pierdavide Carone sia un ottimo cantautore, questo lo si sapeva già, e “Buonanotte”, suo ultimo singolo e primo singolo ufficiale dell’album ne è una riprova. Ma è davvero così musicalmente accattivante per riservarsi il titolo di lead single?

Carillon tintinnante fa da intro ad una canzone che sembra seguire il filo melodico delle precedenti, eppure con lo scorrere della traccia ci si ritrova in un pezzo fresco, particolarmente pop e piacevole. Forse un po’ semplice, ma non per questo di basso impatto. “Forza e coraggio”, rilasciato quasi un anno fa, in un periodo dove Carone lottava contro un tumore; un ottima spinta a lottare e andare avanti. I ricavati di tale brano, sono poi stati donati in beneficienza all’ Humanitas di Milano.

Un lodevole canto e una ipnotica intro anni novanta padroneggia su “Malgrado le Apparenze”. Piacevole e avvolgente, totalmente ballabile, perfetto singolo radiofonico da fine estate/inizio autunno. Una domanda però sorge spontanea: quel ritornello, non ricorda un po’ troppo la fortunata “Hypnotized” dei Purple Disco Machine?

Ma lasciando i movimenti elettronici e le atmosfere puramente pop, lo stile dell’album sovrasta in “Prima di addormentarti”, brano che sembra consolare e appoggiare in qualche modo l’ascoltatore, sia nel testo che nella melodia,che nella voce di Pierdavide. Un brano davvero toccante.

Percussioni e piano aprono il sipario a “Qui è l’amore”, una ballad che ricorda molto lo stile di Max Pezzali. La batteria accompagna il movimento lento della traccia, adornata da un testo romantico e da un cantato chiaro e limpido.

Una dolce ballata, simile a una ninna nanna appare in “Tutto tranne te”, una traccia che rispecchia lo stile dell’album ma fa uscire Carone dalla sua comfort zone, con una metrica difficile e non proprio perfetta, utile però a creare il giusto intercalare per un brano elegante. Sfiziosi i violini a fine traccia.

Tra supereroi, calciatori e attori,l’autore si mostra sinceramente al pubblico. Fa vedere che la sua forza risiede solo nella sua voce e nella sua semplicità. Bellissima canzone d’amore è “Un breve istante di eternità”.

A chiudere l’album, proprio come un ciclo continuo c’è la title trackCasa”. Aperta da violini e da un’ interpretazione quasi teatrale che si protrae per tutto il brano. E come uno show, lascia il meglio alla fine, lasciando l’ascoltatore soddisfatto. Chicca finale è il falsetto, forse la punta più alta dell’intero progetto che arriva giusto alla fine, ed eseguito con certa decisione.

Pierdavide Carone si presenta come un vero cantautore, con una voce chiara e decisa, consapevole del proprio timbro e della propria tecnica – che al giorno d’oggi, non è cosa così scontata.  Testi innovativi, impressionanti, e di un certo spessore rispetto agli altri colleghi usciti da “Amici”. Unico tasto dolente è l’originalità del suono. Forse, per tale progetto, si cercava un sound che fosse più familiare al pubblico, ma bisogna uscire dai propri spazi se si vuole creare un contenuto all’avanguardia che duri nel tempo. Resta comunque un prodotto di ottima qualità.

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Recensione di Gabriele Romano

Correzione di Valentina La Viola