Dopo averlo intervistato, ci terremmo a farvi sapere di più su Ubertone, ecco quindi che vi proponiamo la recensione del suo concerto:
Noi di Music Voltage siamo sempre alla ricerca di novità musicali succulente da potervi proporre : è il caso
di Ubertone, un cantautore che ci ha sorpreso coi sui multiformi e molteplici talenti. Ci è capitato di
ascoltarlo giovedì 9 presso il centro culturale Mare Culturale Urbano a Milano, e noi vorremmo lasciare la recensione del suo spettacolo.
Il concerto inizia e sul palco ecco tre figure : Jacopo Maresca e Giulia Pardi, al violoncello, e ovviamente al centro svetta Marcello
…. E devo essere schietta, mi sono detta :” chissà che ne verrà fuori….” Come succede spesso invece, era la
premessa di sensazioni e sentimenti spiazzanti e sorprendenti … È andata così…. Atmósfera semplice e
confidenziale, e mi sono detta: “adesso sti tre che ci combinano” ?
Il concerto inizia con dei brani eseguiti solo con voce e chitarra, acustico che faceva venire la pelle d’oca. Ci
si rende subito conto di essere di fronte a un cantautore di razza. Si parte con:” L’aereo sta cadendo” , che
parla di un tema molto caldo in questa epoca : non essere mai all’altezza di nulla e di nessuno…. Non si fa
mai abbastanza, non si è mai abbastanza …. Tutti in corsa perenne per accaparrarsi l’agognato primo
posto…. Come se la vita non dovesse essere vissuta, ma fosse una corsa ad ostacoli, nella quale arrivare
assolutamente primi, scongiurando il fallimento….e se fallisci…. Bè se fallisci è finita, niente più opportunità
e la gioia sta solo nel farla finita….. Se l’opportunità arriva con un aereo che sta cadendo, tanto di
guadagnato. Quando tutti piangono, il nostro protagonista no…. Il fallimento e la frustrazione finalmente
cesseranno. …
La nascita, che lieto evento, una vita nuova che vede la luce….E invece è prepotente la eco Leopardiana :
“dentro covile o cuna è funesto a chi nasce il dì natale“. Ebbene si. In “Lo sfratto” il protagonista è proprio
un bebé, per nulla gioioso di abbandonare la pancia per affrontare il mondo, nonostante la gioia di chi lo
Circonda…. Si Ribella, si dimena, urla, piange….soprattutto non da riposo agli adulti che devono sostituirgli
maleodoranti pannolini…. A nulla vale il suo sdegno e la sua rivolta puerile, la sua nascita è una grande
gioia… Niente cinismi, si festeggia e basta!
E poi :”Ferragosto” ….La storia di un ragazzo innamorato di una ragazza, che si rifugia dietro un’amicizia….
Lei è fidanzata, magari non è interessata….. L’occasione c’è, ma tutto prende il sopravvento tranne il qui e
ora…. Ed ecco, un’occasione che vola via!
Filastrocca in musica, sonorità da trovatori itineranti per le corti dei sovrani medievali… E poi un indovinello
:un mezzo minuto, piccolo e in grado di raccogliere… Eh sì….. Un cucchiaino d’oro, semplice ma
affascinante è “Il drago“.
È la volta di “Nella lista della spesa” :il nostro autore alla ricerca dell’inaspettato, di ciò che gli consenta una
corrispondenza col suo io.. Ma nulla nessuna sorpresa nella lista della spesa… Tornare gravati dal. Peso
delle buste della spesa, senza né latte né uova. Sarà che non si è mai più imprevedibili delle falle della
mente umana?
Giungiamo a “Piove piove piove“, rispecchia una parte di noi tutti questo brano, quella malinconia e
quell’insofferenza successivi a una storia finita, uno stato d’animo che ben si accompagna alla rabbia e
all’angoscia e alla malinconia…ma una speranza vaga esiste… Magari conoscere persone nuove, magari una
band…. Una luce in fondo al tunnel?
Ecco uno dei pochi brani editi del concerto :”Efelidi“. Le Efelidi sono le lentiggini (ma quanto piacciono
ultimamente)… Il nostro protagonista le unisce come puntini per comporre un disegno, quello del destino,
ovviamente è un tentativo…. Un modo di poterci capire qualcosa, con una ballata romantica per una donna
complicata, bé ma quale donna non lo è?
“Il Terzo”, brevissimo intermezzo, solo 16 sec…. Bè mi avevano detto :”non Farti influenzare dalla
durata….” e… Avevano ragione, a quanti è capitato di chiamare da ubriachi la persona amata, scelta saggia?
… No, assolutamente! Infatti ecco le parole sante :”sono ubriaco mica scemo”!
Nono brano della serata :bellissima ballata dal titolo :”AlbaScura“. Prima di dire no ad una strega bisogna
riconoscerla….. È difficile però….certo, visto che l’amore altera la percezione dei sentimenti e di ciò che
sono le persone, e quando il dolore è passato, si è pronti a perdonare e a concedere una chance, quel
“però”…. Intanto la strega ha stravolto la vita del protagonista, e persino l’alba non è più chiara, ma scura,
“che fregatura”.
Dal serio al faceto con il terzultimo brano :”La nonna“, io non la conoscevo, ma si posso dirlo, la vera star
della serata è proprio lei…. Dal grande sex appeal, una cacciatrice infallibile di aitanti giocatori di Basket,
prchè per nonna NBA è NERI BELLI e ALTI; la vittima : Shaquille O’Neal…. Troppa intraprendenza per
reggere il peso intellettuale, e non solo di un omone simile e…. Tac…. Nonna non ce la fa.. Ma “Fu vera
gloria?” per questa nonnina tutto pepe! Direi che un personaggio simile si può solo che amare….
Penultimo brano :”Quel niente“…… Si ritorna seri in questo brano, nostalgico e struggente….. Un
protagonista affranto che non riesce ad addormentarsi, trovando conforto solo nel ricordo del passato….
Un anno prima, la storia felice…. Ora è solo un ricordo….
Ultimo brano,” La vedova di Padova“. Dolce-amaro il tono di questo brano, una donna segnata dalla
sofferenza: un marito dongiovanni, e nessun uomo dopo lui, in grado di amarla…. Eppure dovrebbe essere
naturale no? Specie per chi non ha fatto altro che soffrire…. E invece ecco l’ennesima sofferenza… Una
violenza. Non riesce a urlare, non riesce a divincolarsi, ormai ha perso tutte le forze…. E poi un eroe la
salva…Ed eccola salva che aspetta un figlio, ma di chi è… Non si sa…. C’è uno spiraglio per essere fiduciosi e
continuare a sperare nel bene….
Il cantautorato di Marcello è popolato da persone ed esperienza di vita vissuta, che ognuno di noi ha
provato, almeno una volta nella vita.. I testi sono ironici, ma amari, malinconici… È inevitabile provare, ciò
che mi è stato spiegato, in gergo tecnico si chiama: ” effetto specchio”; questi brani inspiegabilmente a
volte parlano di ognuno di noi… Ogni essere umano col suo bagaglio di delusioni, amori, gioie e dolori… Ma
solo un Cantautore così talentuoso, acuto, intelligente, sa trasformarli in poesía…. Le nostre impressioni a
fine concerto?? Dubbi volatilizzati…. Come solo chi è dotato di talento è in grado di fare! Ovviamente
attendiamo con impazienza l’uscita del prossimo lavoro per poter riassaporare qualcuno degli inediti del
concerto! Bravissimo Marcello e Ad Maiora semper!
Valentina La Viola