Rio: Stellare | Recensione

rio stellare recensione

Rio, un gruppo che ci ha regalato un brano entrato nel cuore di noi fan, e non solo,la canzone diventata simbolo della primavera, del calore dopo il lungo letargo invernale e della voglia di vivere…

Parlo di COME TI VA, brano di esordio del gruppo datato 2006. Un gruppo icona delle estati in riva al mare,al ritmo delle loro canzoni dal sapore di mare, spiaggia e brezza tra i capelli…Non è estate senza i Rio, più che un motto, uno state of mind.
Stellare, disco autoprodotto dal gruppo, pubblicato il 1 Giugno 2022, è il loro ultimo lavoro; un modo
creativo per spegnere le candeline sui loro 20 anni di carriera. Ma bando alle ciance e diamo inizio alla festa
col primo brano dell’album: Niente di diverso. Elettro-pop con questo brano e una scarica di energia che ti pervade da capo a piedi. Cosa è certo nella vita? Nulla! Le varie vicissitudini che abbiamo e stiamo vivendo in questi anni ne sono la dimostrazione …I
Rio ci dicono:
“non avrei potuto fare niente di diverso che vivere e andare avanti”
dove tutto è incerto e l’unica certezza è la persona che ti sta accanto, rendendo ogni momento migliore,
alla riscoperta dei legami, dell’essenza degli esseri umani e delle piccole cose.


Il secondo brano è VIVERTI , una vera dichiarazione di stima sconfinata verso l’altro , che diventa il perno su
cui tutto ruota e che da senso a tutta la vita, dalle cose più piccole a quelle più grandi. Il ritmo è scanzonato,
quasi rock, nonostante il romanticismo che pervade il testo.
Siamo al primo singolo del disco: STELLARE 2; tutta da ballare in una festa in riva al mare, ritmi disco anni
’90 , ti coinvolge e ti entra nelle vene. Stellare , mai scontata:
sempre come cazzo ti pare
avvincente, che lascia senza fiato! Chi non vorrebbe sentirselo dire? Ci piace questo brano, in perfetto
stile Rio, azzeccatissimo come singolo di uscita.


Supereasy; prometterebbe bene , ma purtroppo non riesce a decollare quanto ci piacerebbe, è un
peccato perchè l’idea c’era , e si vedeva, quel rom-po-po-po-po poteva essere un bel tormentone, e invece
si perde in una traccia monotona.
Passiamo dunque alla succesiva: L’ULTIMO GIRO. Belle le vibes di questo brano che ha tutto: dal fascino
della ballata pop, alla donna della vita, e il fatto che sia lei a dare un senso a tutto:


“noi siamo qui
Un punto nell’universo,
a cercare anche solo un giorno diverso
quando tutto è uguale e il mondo non gira più
noi siamo qui
ora che va via anche il sole
ora che un altro giorno muore
vorrei sentirti ancor urlare
urlare così”


E poi, quello che più del testo di ogni canzone ti entra nella mente, uno scanzonatissimo na-na-na-na. Una
chitarra classica, la voce graffiante di Fabio Mora ed ecco…Il brano che non va più via dalla testa.
E’ la volta di STELLARE 1.Si canta ancora l’amore, quello nel quale, noi cinici e disillusi, una buona volta
smettiamo di credere. La soluzione è tornare sulla terra, guardare in faccia il dolore e finalmente imparare ad apprezzare l’amore, che ti tinge la pelle, che ti fa sentire sulle stelle.

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FLASH; ritmi anni ’80 per questo brano, molto allegro e frizzante. Finalmente si volta pagina rispetto
all’amore cantato in tutte le declinazioni dei brani precedenti, finalmente liberi di essere ciò che si vuole
come si vuole, quando e quanto si vuole. Riuscirà l’uomo moderno senza i suoi netflix e spotify, senza i suoi
jumping jets a sopravvivere? Siamo oramai ossessionati dal “devi stare bene!” ad ogni costo, è l’imperativo categorico di questa società, che insegna all’uomo a considerarsi sempre e comunque invincibile , a guardare il dolore come lontano, come un nemico, quando esso è una componente essenziale dell’umanità.


Terz’ultimo brano dell’album è: CHE AVVENTURA.Altra ballata romantica, una nuova dedica d’amore,
parole davvero poetiche a descrivere questo sentimento…Ottima colonna sonora per un film romantico
adolescenziale.
E siamo in dirittura d’arrivo col prossimo brano: NAUFRAGO. Brano tipicamente estivo, sentite la salsedine,
la sabbia tra le dita e il rumore del mare? Perfetti ingredienti direi per questa canzone che sa di estate.
NAUFRAGO ormai, nel mare del tempo della vita, ma con un sogno, un ideale:
sogno un mondo puro e vero,
un mare calmo che mi dondoli il pensiero
e mi porti lontano sempre più in là


con le tasche piene di sogni, le scarpe piene di segreti e gli occhi pieni della bellezza della persona amata…Il
segreto della vita felice ve lo danno i Rio, in una canzone di tre minuti, o poco più.
Ecco il brano finale: UN ALTRO GIRO, che riprende il ritornello della quarta traccia, che noi speriamo tanto
diventi il prossimo singolo.
Finisce così questo album che ci ha fatto sognare, riflettere e innamorare. Ancora una volta i Rio non si
sono smentiti.Sosteniamo e sostenete i Rio andando a sentire come suona il loro nuovo lavoro STELLARE.

Valentina La Viola

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