Sting non si ferma : la leggenda della musica regala ancora emozioni

Il nuovo lavoro della star internazionale, un disco che scruta l’essere umano e i suoi dissidi

Sting
Foto a cura di: Eric Ryan Sanderson

Sting ritorna finalmente con il nuovo album dal titolo “The Bridge”, distribuito da A&M Records.

Questo è il 15esimo album per l’ex frontman dei Police; è stato composto durante il periodo di lockdown e affronta temi come le relazioni e le separazioni, insieme al cambiamento psicologico che ognuno di noi vive quotidianamente.

In merito al disco il cantautore ha detto:

“Queste canzoni sono tra un posto e un altro, tra uno stato mentale e un altro, tra la vita e la morte, tra le relazioni. Tra le pandemie, tra le ere, politicamente, socialmente e psicologicamente, ognuno di noi è bloccato nel mezzo di qualcosa. Ho registrato da remoto con Zoom e credo che il tema del disco sia quello di costruire ponti per colmare separazioni. Stavo solo scrivendo canzoni, non ho iniziato con questo proposito, ma a un certo punto del processo creativo mi sono detto: è di questo che si tratta”.

Anticipato dai singoli “If It’s Love” e “Rushing Water”, l’album si apre proprio con questo pezzo, pieno di forza e musicalità, in tipico stile Sting. Suono morbido, voce, chitarra e batteria ci accompagnano dall’inizio alla fine del brano, per introdurci in “If It’s Love”, che ha dei richiami con il brano che apre il disco, qui ,d’altro canto, i toni sono più pacati, accompagnati da un fischio incalzante.

“The Book Of Numbers” ha un approccio pop, ma è sporcato in alcune parti dalla batteria ed ha le sembianze di una power ballad, quasi in contrasto con quello che abbiamo ascoltato fin ora.

“Loving You” è la tipica canzone degli anni ’90: sound molto basic, ma l’inconfondibile timbro vocale del cantante riempie i punti “vuoti” del brano.

“Harmony Road” ha un retrogusto che sa di Police: richiama lo stile musicale dell’ex band britannica, con un pizzico di innovazione che non guasta e un sassofono che rende il pezzo elegante e particolare.

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Foto a cura di Eric Ryan Sanderson

“For Her Love” è una canzone dallo stile acustico e regala atmosfere malinconiche, la classica canzone da ascoltare durante una giornata uggiosa, davanti un camino sorseggiando una tazza di tè.

The Hills On The Border” ha uno stile country, un brio che ti fa venir voglia di ballare senza sosta, una sorta di richiamo alle origini dentro ognuno di noi, mentre in “Captain Bateman” i toni si “incupiscono” giusto un po’, e ci regalano attraverso l’unione di chitarra e batteria, uno dei pezzi più belli ed interessanti dell’album.

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Foto a cura di: Eric Ryan Sanderson

“The Bells Of St. Thomas” ha il potere di farti rilassare ma senza distogliere la nostra attenzione, sembra quasi che Sting canti senza una base musicale, un’esecuzione che potremmo definire “a cappella”.

“The Bridge” è il pezzo che dà il titolo all’album, ed appare come un brano anch’esso acustico, un pezzo gradevole e senza grandi pretese, ma pur sempre all’altezza di un lavoro discografico carico di emozioni.

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Foto a cura di: Eric Ryan Anderson

“Waters Of Tyne” rimarca lo stile del pezzo appena ascoltato, senza portare niente di nuovo al nostro viaggio musicale e con “Captain Bateman’s Basement” ci troviamo davanti un pezzo solo musicale, dove l’unica parte “cantata” sono dei “da da da” sussurrati del nostro artista, un nuovo arrangiamento della traccia #8 che in precedenza abbiamo sentito, che dona nuova veste alla canzone.

Concludiamo con “(Sittin’ On) The Dock Of The Bay”, che ci riporta alle atmosfere country già ascoltate in precedenza, sancendo un ulteriore cambio di stile… la potenza della chitarra di Sting resta il suo marchio di fabbrica!

Foto a cura di: Eric Ryan Anderson

Questo ritorno gradito ha stuzzicato i nostri sensi, ci ha emozionato in alcuni punti, e ci ha fatto battere i piedi a ritmo; è stato un ascolto genuino e senza intoppi, amalgamato dall’inconfondibile voce di questo meraviglioso artista che non smette mai di stupirci e che, in fin dei conti, non si può sottovalutare.

A cura di: Marco Gruttaglia

Correzione a cura di: Valentina La Viola