The Villagers: “Fever Dreams” | Recensione Music Voltage

Fever Dreams è il quinto album dei Villagers, nato in piena pandemia tra il 2019 e il 2020 ,ora uscito per proiettarci in altre dimensioni, si dice un po’ distorte, come il titolo dello stesso album da sogni febbrili, ma esiste un solo modo per accertarci che queste siano melodie da sogno: sentire come suonano!

Il primo brano si apre con un intro di 48 secondi dal titolo Something Bigger ,ancor più delle parole è la
musica a trascinare, seppur per poco tempo, farà spaziare tra la malinconia e un pizzico di surreale che
forse chissà… Darà la speranza?

The First day è la storia di un amore finito dove, però, la parte lesa soffre così tanto che, dilaniandosi dentro, annuncia un triste commiato dove magari entrambi potrebbero vedersi in un`altra vita, sicuramente non in questa:

“Forse nella tomba posso sognarti
Tutti mentono ma non dubiterò mai di te
Non voglio morire ma non posso vivere senza di te

Sono troppo giovane per morire
Addio, amore mio, addio
Staremo sempre insieme”.

Brutta “faccenda” la dipendenza affettiva e questo brano la descrive dannatamente bene!

So simpatico specie se visto insieme al videoclip diventa pura poesia. Un lato solare può anche essere un lato oscuro specie se disconosce.
Difatti il protagonista non conosce la sua parte simpatica , iniziando così un viaggio nei meandri dell’interiorità illuminato dall’ironia .Quando si viene a conoscenza della nostra parte più gaia… Allora sì che potremmo salvarci perché come diceva Giacomo Leopardi “Chi sa ridere è padrone del mondo come colui che è pronto a morire” .

“E non sapevo che eri sempre qui
Nel giardino giacevi
Nel profondo della mia mente
Come un soldato solitario

E ooh, così simpatico, sei quello giusto per me”

Restless endeavour sono le due uniche parole di questo brano, “sforzi irrequieti” anche se, ascoltandola,
si avverte una sensazione di relax assoluta. Avviso: si consiglia vivamente di ascoltarla in doccia, o mentre si
fa Jogging o meditazione o… Tutta la sfera di azioni rilassanti.

Fever dreams è un delirio onirico dove nel caos di sogni febbrili vige sempre l`amore, oltre ai soldi, oltre ogni bene materiale, una febbre che, nella semincoscienza porta in realtà alla lucidità prima in forma embrionale poi allo stato attuale facendo capire al protagonista che il suo ruolo nella vita è quello di amare.
Il brano è accompagnato da una musica che sembra avere tutti gli accordi fuori posto. È distorta, ancora più febbrile del testo è proprio da ascoltare nei momenti più frenetici.

The Villagers

Deep in my heart è una tragedia che porta a una melodia composta di dolci ricordi, una comfort zone mentale così utopica da farti “vivere” anche quando le forze vengono meno. Una ballad che ti riga il viso.

Fever Dreams in parte distopico ,in parte veritiero è un album che richiede più di un ascolto.
È un album così abissale che torna in superficie con una visceralità in grado di rimbombare violentemente
in ogni parte del corpo. Fate play e andate a sentire come suona, ma attenzione… Questo album è un peluche contenente una
bomba!

Recensione di Roberta Lo Giudice

Correzione di Valentina La Viola