La cantante americana JoJo, sbarca con un nuovo progetto discografico dal titolo “Trying Not To Think About It”, distribuito da Warner e anticipato dal singolo “Worst (I Assume)”.
Il nuovo lavoro, arriva dopo il quarto album pubblicato nel 2020; è intenzione della cantante partire per un nuovo tour per supportare il progetto, tour che toccherà New York, Los Angeles, Atlanta, Boston, Filadelfia e Nashville.
L’album è composto da 12 tracce che mostrano onestà e vulnerabilità riguardo un tema scottante: la salute mentale. In merito a ciò la cantante afferma:
“Questo album è il risultato di come mi sia sentita così persa a fine 2020. A volte ci sentiamo unici, ma non siamo mai soli nella nostra oscurità. Se ascolterai questo album, spero tu possa sentirti speranzoso del fatto che non starai male per sempre. Hai più controllo di quanto pensi.”
L’album si apre con “World Of Sunshine” *intro*”, un’introduzione soft ,che ci immette nel sound RnB che ormai da anni caratterizza il suo stile. Melodia semplice, la voce è in primo piano, la traccia è quasi priva di suoni, se non nella parte finale ,dove il beat diventa più presente.
“Anxiety (Burlinda’s Theme)” è una traccia che parla di ansia, quella che ti prende allo stomaco la notte e per gran parte della giornata. Il sound è grezzo ma intenso, come se la cantante volesse portarci in un mondo fatto di disagio e angoscia.
“Dissolve” ha un appeal immediato esexy, la voce sensuale di JoJo è lo strumento più potente della traccia, più del ritmo strascicato, più di ogni mezzo artificioso inserito. Solo la voce è il fulcro di questo brano, tutto il resto è superfluo.
“Good Enough *interlude*” è un’altra intro all’interno dell’album, non colpisce molto come la prima, rappresenta un semplice passaggio da una traccia alla successiva. Niente più.
“B.I.D.” è la tipica canzone da night club, quando a fine giornata ti siedi al banco per bere un drink. Ritmo rilassante, ritornello incalzante, forse le strofe un po’ deboli, ma la voce “perdona” queste piccolezze musicali.
“Feel Alright” è la traccia più travolgente dell’album;la voce di JoJo arriva a degli acuti ai quali la cantante ci ha abituato da anni. Una canzone adatta a promuovere l’album, di buon appeal ,anche per chi ricorda la cantante sin dagli esordi e vorrebbe tornare ad approcciarsi al suo “nuovo” stile, ritrovando qualcosa di familiare.
“Fresh New Sheets” è la traccia più lunga dell’intero album, ha un sapore retrò, si sente in sottofondo il suono di una chitarra “soffocata”, che rende il connubio perfetto tra i vari generi che si mescolano in questa traccia. RnB, pop, soul sono i 3 generi che vengono proposti all’interno di questo brano, il risultato è molto gradevole.
“Sugar & Carbs *interlude*” è una semplice intro di 22 secondi con la sola voce di JoJo… e si passa a “Spiral SZN”, pezzo fresco ed estivo, inframezzato da sensazionalismi vocali …. RnB allo stato puro!Ricorda molto le tracce del primo album datato 2004…E’ passato davvero tutto questo tempo?
“Nikki’s Sound Bath *interlude*” è l’ultima intro che troviamo, una base musicale leggera che ci trasporta a “Worst (I Assume)”, il singolo estratto da questo album. Questa canzone, per quanto abbia un ritornello orecchiabile, non convince del tutto come altre tracce dell’album. E’ una canzone prevalentemente RnB, ma non arriva ad esplodere del tutto e ti lascia con l’amaro in bocca… Una scelta non proprio azzeccata per promuovere il progetto.
“Lift” chiude l’album, una ballad chitarra e voce molto interessante, rilassante al punto giusto e “diversa” da quello che abbiamo ascoltato fin’ora…Una sorpresa gradita, che non ti aspetti, il dolce che conclude una cena deliziosa ed invitante.
Dare un voto a questo album è difficile, l’impegno e lo studio dietro ogni traccia c’è, ma in alcuni punti suona un po’ debole e forzato. La JoJo pop, quella dei primi due album, quella di “Leave (Get Out)” o “Too Little Too Late” non esiste più; abbiamo nostalgia di quelle melodie spensierate. Il votoè 6 pieno, consigliamo l’ascolto agli amanti del genere e a chi vuole “ritrovare” una vecchia conoscenza rimasta un po’ in disparte nell’ultima decade.
A cura di :Marco Gruttaglia
Correzione a cura di: Valentina La Viola