TROPITALIA: Mario Venuti

Foto a cura di: Monica Silva

Tropitalia è il particolarissimo e originalissimo nuovo lavoro del cantante siciliano Mario Venuti.

Di cosa tratta? Cover di canzoni, certo, partendo dagli anni trenta fino ai giorni nostri, riadattate in uno stile tropicale. Sembra geniale, ma senza esagerazioni è meglio sentire subito come suona!

Foto a cura di: Monica Silva

“MA CHE FREDDO FA”: Sentire una canzone così struggente suonare a ritmo di samba è davvero affascinante, sembra voler risorgere dalla sofferenza provocata da un’assenza .In questo caso il cantante, ha riscaldato la canzone che nel 1969 si classificò quinta al Festival di Sanremo.

Foto a cura di: Monica Silva

FIGLI DELLE STELLE”: La canzone di Alan Sorrenti reinterpretata da Venuti: sebbene il disco si basi su uno stile più festante ha delle sonorità più soft rispetto all’originale, risultando addirittura più intima di quella del 1977.

QUELLA CAREZZA DELLA SERA”: sicuramente un`ottima scelta quella di includerla nell’album “Tropitalia“, perché bella, perché profonda, perché il tema è quello di amore davvero puro. Il brano del 1978 targato New Trolls è stato convertito in una ballad , in sottofondo la voce particolare di Mario Venuti.

MALEDETTA PRIMAVERA”: originariamente cantata da Loretta Goggi nell’ormai lontano 1981, è stata riadattata con sonorità tropicali ai nostri giorni, dalla calda voce del cantante siculo; la versione del 2021 coi suoi ritmi leggeri e spensierati sembra condurre il pubblico a toccare il cielo con un dito. Durante la canzone una voce femminile fa capolino. La voce di Patrizia Laquidara.

Foto a cura di: Monica Silva

“XDONO”: il brano di Tiziano Ferro del 2001, è la track numero cinque, ma il consiglio è quello di ascoltare l’album usandola come punto di partenza. Questo pezzo, così rustico, lo ballerete dalla prima nota, perchè è incalzante e travolgente, impossibile resistergli.

NON HO L`ETÁ”: raffinata e rilassante, “Non ho l`etá” di Nisa,Mario Panzeri e Gene Colonnello, cantata da una giovanissima Gigliola Cinquetti al Sanremo 1964 nel quale arrivò prima e nello stesso anno vinse anche L’EurovisionSongContest.

VOAR” (NEL BLU DIPINTO DI BLU): di Franco Migliaccio e Domenico Modugno, vinse il festival di Sanremo nel 1958,arrivando addirittura prima nelle classifiche mondiali e negli Stati Uniti. Molto bello l’aneddoto che vede protagonista lo stesso Modugno: giunto negli Stati Uniti per promuovere il suo disco, si commosse ascoltando trasmessa alla radio del suo taxi la sua canzone ,realizzando solo allora, che il suo successo aveva attraversato l’oceano. Ebbene, come poteva mancare un classico che rappresenta il nostro bel paese? Informazione di servizio: non fate mancare nella playlist di capodanno “Voar”! Classico brano di Capodanno che balli mentre fai il trenino sorseggiando spumante e inaugurando il nuovo anno in compagnia. “Volare” è cantato in portoghese diventando cosi: “Voar “

VITA”: brano del grande Lucio Dalla e Gianni Morandi: la sentirete anche sulla pelle.

Foto tratta dal video de “Figli delle Stelle” Fonte VEVO

VIVERE”: brano originale di Tito Schipa del 1937, una canzone che sicuramente non fa perdere d`animo, sia per le parole e per i ritmi meravigliosi che questo album ci  regala track dopo track.

“IL CUORE È UNO ZINGARO”: di Nicola di Bari vinse il Festival di Sanremo nel 1971. Il cuore zingaro, ha viaggiato fin dentro all`ugola di Mario Venuti che l’ha resa meravigliosamente unica.

“UNA CAREZZA IN UN PUGNO”: brano di Adriano Celentano del 1968, è la track che chiude l`album in bellezza.

Foto a cura di: Monica Silva

Tropitalia” è un album sorprendente , si avverte quasi che questi cavalli di battaglia della musica italiana abbiano fatto una vacanza ai tropici e ne siano tornati ,rigenerati , rinfrescati e alleggeriti dalla polvere che il tempo aveva depositato sui loro spartiti originali.

Il nuovo lavoro di Mario Venuti è elegante, piacevole a tratti sensuale e adatto per tutte le età. Ritmi che ricordano molto le atmosfere di Rio De Janeiro e la voce calda di Venuti, rendono questo album una vera perla da custodire sulle nostre mensole; piacevole, scorrevole, sembra durare il tempo di una sola track, mentre ben undici meravigliose canzoni deliziano i sensi.

Recensione a cura di: Roberta Lo Giudice

Correzione di: Valentina La Viola