Blink 182 | One More Time … Recensione

blink 182 one more time recensione

Atteso ritorno per una delle band piú amate degli anni ’90: i Blink 182! One More Time… è il nuovo album, la recensione

Il nuovo album dei nostri Blink-182 si intitola ‘’One More Time…’’, edito dalla Columbia Records, e al suo interno contiene 17 nuovi brani, inclusi i singoli ‘’Edging’’, ‘’One More Time’’ e ‘’Dance With Me’’; la recensione.

Dopo l’annuncio dello scorso anno: il ritorno di Tom DeLonge nella band, e dopo un periodo poco felice per Mark Hoppus (ripresosi da una grave malattia), questo ennesimo tributo pop/punk vuole segnare un punto nella storia dei Blink-182; dunque una sorta di rinascita, ancora una volta insieme, a celebrare la musica e tutte le schitarrate incontrollabili che sentirete nei 44 minuti della durata dell’album.

La copertina è in bianco e nero, dei primi piani dei ragazzi frontali, ad eccezione di Tom che guarda lateralmente, una foto semplice, senza fronzoli o senza indizi nascosti, un pó come le copertine dei vecchi album.

blink 182 one more time recensione
WEST HOLLYWOOD, CA – MAY 23: (L-R) Musicians Tom DeLonge, Travis Barker and Mark Hoppus of blink-182 pose at a press party of announce the 2011 Honda Civic Tour featuring blink-182 and My Chemical Romance at the Rainbow Bar and Grill on May 23, 2011 in West Hollywood, California. (Photo by Kevin Winter/Getty Images)

Prodotto da Travis Barker, immancabile batterista della band, questo album si apre con un pezzo che è un sequel di 2 brani, presenti rispettivamente nel terzo e quarto disco della band. Il titolo è ‘’Anthem Part 3’’.

Il brano parte subito al massimo, scatenandoci dalla prima nota. La voce roca di Tom DeLonge è il perfetto connubio con la batteria fumante di Travis Barker e la chitarra infuocata di Mark Hoppus. Eh si, i Blink sono davvero tornati.

‘’Dance With Me’’ è la classica canzone nata per diventare una hit: il suo ‘’olé olé olé’’ che ti risuona nelle orecchie, un video dove la band omaggia i Ramones, atmosfere alla ‘’Enema Of The State’’… noi siamo giá catapultati al 1999, e da li non vogliamo schiodarci.

‘’Fell In Love’’ ha una matrice pop sporcata dalla batteria, è un pezzo orecchiabile e di facile approccio, un giusto sodalizio tra quello che è stato e quello che può essere adesso…musicalmente parlando, alludiamo a questo; ‘’Terrified’’ ci riporta ancora una volta ai suoni tipici della band, con un tocco elettronico. Tenete d’occhio questo brano, è uno dei piú potenti dell’album.

‘’One More Time’’: ballad struggente che occupa un posto speciale nel cuore dei fans. Il video musicale rappresenta tutte le tappe della band, che da oltre 25 anni calca la scena musicale. Questa chitarra acustica che batte molto piú di una batteria, la semplicità che si insinua nel nostro cuore. I brividi, ecco. Questo fanno i pezzi nostalgici.

‘’More Than You Know’’  che inizia in sordina, ma che, dopo pochi secondi esplode. Un pó troppo ripetitivo peró, non ti da quella botta al cuore che ci si aspetta; ‘’When We Were Young’’ invece ha una magia celata al suo interno, riesce ad emozionarti senza diventare banale. Un masterpiece.

‘’Edging’’ è stato il primo singolo della band ritornata alla formazione originale, uscito lo scorso anno. Ci si aspettava di piú, è stato piú un ‘’oh dio sono tornati’’ ma poi un nulla di fatto nel pratico. Canzoncina caruccia, ma c’è di meglio.

‘’You Don’t Know What You’ve Got’’ promette bene, richiamando le sonorità del quarto album. A differenza degli altri pezzi, qui il punto focale è la voce, che quasi sovrasta il suono. Esperimento molto particolare, da tenere a mente.

‘’Blink Wave’’ ha tutta l’aria di un pezzo venuto dagli anni ’80. Che è passato per gli anni ’90 sporcandosi di quel punk ma che poi è arrivato a noi un pó piú elettronico. Potente, bello, diretto, un altro brano pronto ad entrare nelle vostre playlist a mani basse.

‘’Bad News’’ ha proprio un sound ‘’cattivo’’. Rabbioso e grintoso, questo brano vi fará saltare dalla sedia e urlare come dei matti; ‘’Turpentine’’ avrà lo stesso effetto, con l’unica differenza che si altalena tra un inizio calmo, che  esplode nel ritornello. Un giro nelle montagne russe, per intenderci.

‘’Other Side’’ ci invita a fare un salto dall’altra parte, quella parte sconosciuta ma che talvolta nella vita bisogna raggiungere. Qui predominano batteria e chitarra, come nei brani precedenti troviamo una spensieratezza che solo il pop/punk può darci, nemmeno le migliori hit latine o generi simili possono darvi tanta genuina freschezza.

Chiudiamo con ‘’Childhood’’, un brano tanto serioso quanto nostalgico. Elementi elettronici contaminano tutta la canzone, creando un effetto di miscela tra mondi musicali diversi. Il risultato è esplosivo e il ritornello crea dipendenza. Siete stati avvertiti.

Che dire di questo ritorno? Un album che vi catturerá dal primo ascolto, nonostante alcuni pezzi risultino un pó ripetititivi.

Alcune canzoni sono inframezzate da diversi interlude che fungono da collante tra due pezzi vicini, fatto sta che la grinta e stoffa del gruppo resta integra in ogni pezzo. Un ritorno che volevamo, anzi che pretendevamo.

Lunga vita ai Blink-182!

Senti come suona

Marco Gruttaglia