David Bowie: The Width of a Circle | Recensione Music Voltage

Esce il 28 maggio il nuovo box dedicato a David Bowie dal titolo “ The Width of a Circle”,  in occasione dei cinquant’anni dalla pubblicazione in Inghilterra dell’album “The Man who Sold the World”, cofanetto che va a completare le celebrazioni del terzo album del camaleontico duca bianco ( scomparso nel 2016 ) già iniziate nel 2020. Il cofanetto è composto da 21 tracce mai pubblicate racchiuse in 2 CD, oltre ad un nuovo booklet esclusivo; inoltre sarà pubblicata anche una versione picture disc decorata con l’immagine in bianco e nero utilizzata come cover per la ristampa del 1972 e un vinile 10” contenente quattro singoli e un codice per scaricare i file digitali in alta qualità.

I singoli in questione sono:

“The Prettiest Star” (2020 Mix), canzone con un sound leggero e accattivante che richiama le melodie passate di Bowie ( il singolo era già stato pubblicato nel marzo 1970 per la promozione nel mercato americano ).

“London Bye, Ta-Ta” (2020 Mix), canzone con una durata breve ma incisiva, forse un po’ troppo ripetitiva ( la canzone era stata originariamente registrata e rifiutata come singolo ).

“Memory of a Free Festival” (Single Version/2020 Mix), la traccia più lunga delle quattro, ben cinque minuti e ventiquattro secondi, dove la musica ha diversi cambi di melodia : la partenza è quasi da ballad, poi quasi a metà canzone veniamo inondati dalla voce di Bowie, quasi unico suono della traccia, per poi essere ricatapultati dentro la canzone, e la parte finale sembra quasi un ritorno alle sonorità di “Life on Mars” ( la canzone era già stata pubblicata come singolo nel giugno 1970 )

“Holy Holy (2020 Mix), sicuramente il pezzo con più potenza dei quattro, quello che al primo ascolto ti prende e ti fa venir voglia di risentirlo all’infinito, ritornello orecchiabile e sound impeccabile ( questa canzone si trovava nel retro della versione “Black Country Rock” di “The Man Who Sold The World”, pubblicato nel gennaio 1971 ).

In definitiva, Bowie resta una garanzia, una certezza per le generazioni passate ma , che in qualche modo, lo diventa anche per le generazioni future che continuano ad apprezzare la sua musica immortale e ricca di spunti per niente datati.

David Bowie
Marco Gruttaglia

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