La finale di Sanremo 2024

sanremo 2024 finale

I momenti più belli e i momenti più brutti, del Gran Finale di Sanremo 2024.

Inizia il gran finale del Festival di Sanremo 2024 al suono del Canto degli Italiani ,conosciuto come inno nazionale ,scritto da Goffredo Mameli e musicato da Michele Novaro nel 1847; diventato inno ufficiale del paese a partire dalla proclamazione della repubblica nel 1946, sostituendo quindi il precedente inno d’Italia, l’inno di casa Savoia usato come inno dall’unificazione del Regno nel 1861.Si ringrazia la banda dell’ esercito per le note
e….”Fratelli d’Italia” siamo tutti pronti per scoprire chi sarà il vincitore del 74 festival della canzone italiana,
“Sanremo Si Ama”!


Si annuncia la prima classifica ufficiale:

30-Sangiovanni
29-Fred De Palma
28-La Sad
27-Bnkr 44
26-Renga-Nek
25-Maninni
24-Clara
23-Rose Villain
22-Big Mama
21-Dargen D’Amico
20-Ricchi e Poveri
19-Negramaro
18-Santi Francesi
17-Santi Francesi
16-Il Tre
15-The Kolors
14-Fiorella Mannoia
13-Gazzelle
12-Emma
11-Il Volo
10-Alfa
9-Loredana Bertè
6-Mahmood
5-Irama
4-Ghali
3-Annalisa

2-Angelina Mango
1-Geolier


Passando per le indicazioni per il televoto via si vola alla gara.
Primi artisti in gara sono Renga-Nek con Pazzo di te . Grande ballata romantica ,un pò rock un po’ no ,
eseguita magistralmente più da Nek che da Renga. Onore alla carriera di entrambi, ma il pezzo non brilla.


Seconda artista in gara è Big Mama che stasera si sente una confettata di laurea. Basta divagazioni e
passiamo alla musica, e che dire… Un brano che tocca il cuore per i temi che tratta: bullismo e
bodyshaming. Buona esecuzione, ma si manifesta sempre la straordinaria tendenza, comunissima agli
artisti di questo Sanremo, di ingoiare parole o intere frasi.


E’ la volta di Gazzelle con Tutto Qui, stasera l’artista romano si sente probabilmente più felice del solito,
visto che ci degna di un accenno di sorriso.
Il brano è struggente, romantico ….E soprattutto eseguito benissimo dall’artista, che probabilmente avrà
fatto qualche consulenza logopedistica , vista la logofagia delle precedenti performance.


E’ la volta di Dargen D’amico, scintillante in rosso-nero; il brano è Onda Alta. L’Ariston in visibilio , che
accompagna i ritmi incalzanti del brano. Disco dance a tutta birra, che nasconde tuttavia un messaggio
importantissimo: la ricerca del nostro benessere , da occidentali , ha fatto dimenticare che forse si ha
troppo, eppure vi è chi si incammina per terra e per mare pur di poter riempire un frigo, “sentirsi vivo” e al
sicuro.


Entra in campo Fiorello sulle note di Billie Jean in mush up con Il vecchio Frac di Modugno.
Bè che dire ….entrata col botto per il mattatore siculo .

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Quinti artisti in gara sono il Volo con Capolavoro, forse il contrario del brano, ennesima ballata
strappalacrime, sicuramente ben eseguita, se non fosse per gli acuti forzatamente lirici…Anche meno raga!
L’opera lasciamola a Placido Domingo che ne sa sicuramente di più!


Sesta artista in gara è la grandissima Loredana Bertè acclamata come una diva dall’Ariston; il brano in gara
è Pazza . VibrAZIONI rock e grinta da vendere per la meravigliosa Loredana che presenta un brano
autobiografico, rivendicando l’orgoglio di esser sopra le righe e quanto per questo si finisca a essere
etichettata come “pazza”…Quanto spesso succede? In barba al rispetto delle diversità!


Entra in tutto il suo splendore come presentatore esordiente: Fiorello per presentare i settimi artisti in gara
: i Negramaro, che cantano Ricominciamo Tutto, con testo e musica di Giuliano Sangiorgi. Elegante e
affascinante questo brano, che ascolto dopo ascolto fa aumentare sempre più le emozioni, ma si sa i
Negramaro sono i maestri di questa arte da anni ormai.


Tanto gentile e tanto onesto appareTananai , e permettete la citazione della Vita Nova Dantesca davanti
a cotanto splendore straordinario.
Tananai si avvia verso il Suzuki stage, e la gara prosegue con l’ottavo artista in gara : Mahmood , che si
esibisce sul palco con Tuta Gold. L’ordine dei logopedisti italiani stasera sarebbe stato lieto di partecipare a
questo Sanremo, dati i grossi problemi di logofagia , di cui si è reso protagonita anche Mahmood. Unica
nota dolente, perché il brano ascolto dopo ascolto suona orecchiabile e ballabile, coi suoi ritmi che
ricordano l’ancheggiare di dromedari in una carovana beduina.


Finalmente Tango , meravigliosamente eseguita da un altrettanto meraviglioso Tananai, che –oddio-
quando canta è proprio “na bomboniera” !

E la volta de: i Santi francesi ,questo gruppo musicalmente parlando ha dato un grande segno di talento,
professionalità e dedizione alla musica, a livello “di pancia”- invece -, c’è qualcosa che manca, non arriva
dove dovrebbe arrivare. Come una freccia lanciata troppo piano.


Dopo la pubblicità accogliamo Roberto Bolle, super ospite di questa serata. Si serve di un corpo di ballo
eccezionale ed esegue una performance magistrale. Dopo l’esibizione di Bolle arriva Diodato, talento,
arte e danza mischiati in una sola esibizione, una delle preferite! Ti muovi è un brano che farà sognare.


Tuttavia, si percepisce un’aria di lentezza e di noia. Menomale che sul palco arriva a tirarci su la grande
Fiorella Mannoia e finalmente ho l’opportunità di sentire questo fantastico pezzo. Un altro livello, una
bravura, un testo e una presenza scenica invidiabile. La nostra rossa ci ha dato una bella lezione di come si
padroneggi un palco.


Dalle stelle alle stalle invece passiamo alla Amoroso… e boh … adesso, può piacere e non piacere, ma
indipendentemente dal gusto, ci sono almeno sei canzoni nel suo repertorio che suonano allo stesso modo.
Un brano tutto sommato bello ma stantio. Testo profondo? Forse, chi ci segue da un po’ sa che le ballad
non sempre incontrano il nostro gusto, ma non fa breccia da nessuna parte. Così come tutta la canzone in
generale.


Ci riprendiamo con Alfa che torna sul palco col suo cuoricino attaccato alla maglietta nera e le luci gialle ad
adornare la sua performance. Bello, brioso, energico e pieno di grinta e di passione. Che questa canzone sia
davvero una cover? Poco importa ormai, è stratosferico ed emana tante energie positive: promosso a pieni
voti.


Chi invece, nel pagellino di Music Voltage proprio non vince è Irama. Il brano “Tu No” ha forse un testo
interessante, per il resto non funziona il cantato, la musica è piatta e sciapa; e anche lui come Alessandra
Amoroso, arriva quasi al punto di scopiazzarsi da solo. Grande NO.


Appare Gigliola Cinguetti ed è finalmente musica seria. Una musica che ci porta indietro nel tempo in una
generazione che probabilmente l’ottanta percento di noi non ha vissuto. Un tempo maestoso, pieno di
talento vero e dove musica e un bel testo, erano protagonisti delle canzoni che non si servivano ancora dei
dispositivi video per farsi valere. Tanto talento per un brano senza tempo.

sanremo 2024 finale
Italian singer Gigliola Cinquetti performs on stage at the Ariston theatre during the 74th Sanremo Italian Song Festival, Sanremo, Italy, 10 February 2024. The music festival will run from 06 to 10 February 2024. ANSA/ETTORE FERRARI


Tedua chiude la sessione con la Costa Smeralda e poi sale sul palco dell’Ariston Ghali. Che outfit! Beat funky
con sfumature tecno. Beat incalzante molto orecchiabile e radiofonico, ma il testo è abbastanza banalotto e
nulla di così innovativo: La sufficienza.


Arriva Luca Argentero come ospite, e già che c’è annuncia Annalisa e la sua Sinceramente. E daje de
“quando quando quando” con sta hit già annunciata. Un ritmo frizzante e incalzante e un testo che tocca un
po’ tutti. Anche lei magari ha presentato una canzone che non si differenzia dai suoi singoli precedenti?
Poco importa! Con Annalisa annoiarsi è praticamente impossibile, ed eccone la prova.


Sale poi sul palco Angelina Mango, e vorrei dire che sono riuscito a scriverne una descrizione buona … e
invece no, sono rimasto a bocca aperta tutto il tempo. Lei è di una bellezza incomparabile, una canzone
travolgente, una leonessa da palcoscenico come poche, e una canzone curata nei minimi dettagli: dagli
abbellimenti, alla produzione più superficiale. La migliore esibizione di tutta la serata.


E poi Geolier con la sua I’p Me Tu p’ te. Crea opinioni discordanti questa canzone; tra chi la elogia e chi la
ripudia; eppure ispira simpatia: sarà il dialetto napoletano, o il beat tecno che adorna il pezzo in maniera
sopraffina. Certo, non lo si candiderebbe alla vittoria, ma è sicuramente una pietra miliare per questo
Sanremo 2024.

Tocca a Emma e la sua Apnea, si inizia a respirare un’aria di stanchezza nella performance, nonostante il
brano e la sua esecuzione siano entrambi ottimi. Poco fiato, poca presenza scenica. Grintosa e briosa,
questo è certo, ma ha fatto esibizioni migliori. Poco importa, sappiamo già la potenza che ha questo brano.


Momento OK anche per Il Tre. Fragili è un bel pezzo, semplice ma efficace. Trovo però difficile trovarne
punti di spicco, ma anche momenti bassi, è un brano ben eseguito e di buona fattura, tutto qui.


Ben diversi sono i Ricchi e Poveri, che in questo festival ci hanno esaltato con i loro completi particolari ed
appariscenti. Ma non si tratta solo di apparenza: il duo ha portato sul palco dell’ultima puntata del Festival
di Sanremo un brio da musical oserei dire! Interpretazione pazzesca, brano fortissimo sorretto dalla
grandissima bravura dell’orchestra. Una esibizione che si potrebbe definire magica; del resto, stiamo
parlando di veri professionisti del settore.


A proposito di professionisti, è il momento di scatenarsi e di schiacciare tutte le noiose ballad che hanno
soppresso questo Sanremo con un pezzo da novanta: i The Kolors , che tornano con Un Ragazzo e Una
Ragazza
! E nulla, mi chiedo come facciano a stare così in basso nelle classifiche quando è chiaro che il loro
pezzo fa scintille da tutte le parti. Nessuno, nel pubblico dell’Ariston e da casa riesce a stare fermo
ascoltando questo brano.


Mannini? Bravo, quello è ovvio. Dolce? Anche troppo! Entusiasmante? Credo proprio di si, ma Spettacolare
è un parolone! Nella norma.


Uno dei gruppi che invece ha scosso questo Sanremo è stato La Sad: con il loro stile e il loro savoir-faire,
hanno riportato il punk sul palco dell’Ariston in grande stile, toccando un tema delicato che è arrivato a
tutti gli spettatori senza alcuna fatica. Belli, briosi, interpretazione pazzesca, brano fortissimo, impreziosito
dalla grandissima bravura dell’orchestra. Una esibizione che si potrebbe definire magica; del resto, stiamo
parlando di veri professionisti del settore. Belli, briosi, colorati, pieni di talento e con tanto da dire, e con uno
stile così diverso da (quasi) tutti gli altri concorrenti, creano anche loro un momento magico sul palco
dell’Ariston; soprattutto se si diffonde un messaggio di pace e di benevolenza, questo è vero punk!


Mr Rain fa una bella esibizione con la sua Due Altalene. Il brano? Bello, ma sorpassabile. Le canzoni dolci e
romantiche ci possono stare, ma dopo un po’ diventano noiose.
Le prossime tre esibizioni, non ci hanno trovato d’accordo rispetto all’opinione del pubblico, in quanto sono
state praticamente snobbate nonostante meritassero molto più spazio e visibilità.


Primo di tutti è Fred De Palma, che ha tirato fuori una bravura e una grinta che non aveva da anni,
distaccandosi dai mezzucci di cui ha sempre fatto largo uso, e facendo totale affidamento al suo
potenziale,e cavoli! I risultati si sono visti! Il cielo non ci vuole è la sua rinascita, e se neanche Sanremo 2024
ci vuole, ci rifaremo in classifica, stanne certo!

Stesso vale per Sangiovanni. Ok, saremo ipocriti a dire che Finiscimi sia un pezzo da novanta, considerato
quanto abbiamo detto di alcune ballad precedenti. Forse non meritava il podio, ma a fronte di alcune
canzoni davvero blande, non meritava neanche l’ultimo posto. Forza Sangio, crediamo in te!


Ma più di tutti, è stata sottovalutata in maniera indecente Clara, magnifica sotto ogni punto di vista. Un
talento fuori dagli schemi, una padronanza musicale che pochi giovani hanno. Un brio e una vitalità
incredibile. Un’artista geniale, che farà tantissima di strada, alla facciaccia dei favoritismi di Sanremo.


E ora pronti a goderci i BNKR44 che si contendono il premio gruppo punk migliore di Sanremo 2024 ,con i La
Sad
. Ma La Finale non fa sconti a nessuno!. Governo punk è una bella canzone estiva, ma contrariamente al
titolo è una canzone pop. Noi restiamo team La Sad, senza toglier nulla però ai BUNKR44 che si sono difesi
egregiamente e ci hanno regalato momenti migliori di altri presunti “big”.


Standing Ovation anche per Rose Villain, che per il sottoscritto è stata una nuova piacevole scoperta.
Sorvoliamo sulla bravura, che comunque dovrebbe essere la base di ogni artista Sanremese, anche se negli
ultimi anni ne abbiamo viste di tutte i colori, ma il suo è un brano originale e sperimentale: una ballad tra
strofe e special, che esplode in un vero e proprio bop che sta già spopolando sul web. La sua Click Boom sta
dando una svolta alla musica italiana, solo che nessuno se n’è ancora reso conto. Questo perché abbiamo
bisogno di qualche ascolto in più per apprezzarla come si deve.
Subito dopo la performance di Rose Villain, Fiorello e la galleria dell’Ariston annunciano la fine del televoto.
E adesso aspettiamo di sapere chi vince … Non nutro buone speranze.

Prima della finale, a sorpresa Lazza sale sul palco e ci fa sentire Cento Messaggi, brano che volontariamente
non è stato mandato ad Amadeus per questo Sanremo perché considerato troppo personale, e si voleva
evitare una qualsiasi competizione. E buon per i concorrenti se non ha partecipato! Questo brano, calpesta
prepotentemente l’ottanta percento dei brani in gara! Ascoltarlo è un vero e proprio piacere.
Prima di mostrarvi il finale, questi sono i premi della critica per ogni artista. E’ bello vedere che quest’anno
Sanremo si è colorato di quote rosa.


Premio della Critica Mia Martini – Sala Stampa Loredana Bertè
Sala Stampa Lucio Dalla – Angelina Mango
Sergio Bardotti miglior testo – Fiorella Mannoia
Premio Giancarlo Bigazzi miglior composizione – Angelina Mango

And now … TOP 5

5.Irama

4.Ghali

3.Annalisa

2.Geolier

1.Angelina Mango

E si, come già saprete, ha vinto Angelina Mango. E dopo un’attenta analisi, è stata davvero una vittoria
meritata: questa ragazza ha tutto ciò che rende un cantante un’artista completo: talento, grinta, brio,
presenza scenica e interpretazione. Del resto, buon sangue non mente!
Tanti auguri Angelina dal team di Music Voltage!
E voi? Raccontateci le vostre opinioni su Sanremo 2024! Ci ribeccheremo settimana prossima con nuove
novità musicali e nuove recensioni.


Senti come suona

Gabriele Romano & Valentina La Viola