Simple Plan: Harder Than It Looks | Recensione

simple plan harder than it looks

Pierre Bouvier e soci sono tornati con il nuovo, il sesto album di una delle band pop rock
più famose al mondo: i Simple Plan! E’ stato pubblicato infatti “Harder Than It Looks”.


Questo nuovo lavoro è il primo che la band pubblica senza un’ etichetta discografica. Possiamo definirla un’ auto pubblicazione ed è il primo album senza il bassista David Desrosiers, che ha abbandonato la band nel 2018, dopo le accuse di molestie sessuali a suo carico.


La band canadese ritorna alle proprie origini un po’ pop/punk e lo sentiamo già dai singoli estratti The Antidote, Ruin My Life, in duetto con il leader dei Sum 41 Deryck Whibley, Congratulations e la nuova Wake Me Up (When This Nightmare’s Over).


Dieci canzoni che raccontano la voglia di fare musica, sempre grintosa e mai ripetitiva, con un pizzico di nostalgia per tutti coloro che li seguono ormai da 20 anni.


Wake Me Up (When This Nightmare’s Over) apre l’album, una canzone che narra in musica la difficile situazione di questi ultimi mesi in Ucraina, con un video molto toccante.
La batteria e le chitarre graffianti fanno da protagoniste dall’inizio alla fine del pezzo,
conferendo al pezzo un tono quasi solenne e anche un po’ toccante. Ottimo inizio, siamo
sicuri che questa canzone risuonerà nelle vostre playlist per un bel po’ di tempo.

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Ruin My Life vede la partecipazione di un altro big della musica pop/punk, Deryck Whibley. Il classico pezzo “arrabbiato” ma non scontato, l’unione delle due voci maschili suonano perfettamente, sentire questo duetto è come aver trovato il santo graal per gli appassionati del genere. Pazzesca l’atmosfera, bello il risultato.


The Antidote è una canzone che ci incoraggia a non buttarci mai a terra, perché siamo
noi stessi l’antidoto per la felicità completa. Il ritornello è la parte focale del pezzo, dove si
mischiano suoni, emozioni e ritmo. Se l’intento era quello di farci scatenare, missione
compiuta.


Million Pictures Of You ci riporta veramente alle origini della band. Richiama i primi brani del gruppo, ma con una consapevolezza diversa, assistiamo ad una evoluzione nella scrittura che appare più matura, sempre condita con un pizzico di sound volutamente
sporcato.

Ti resta in testa come un tormentone estivo, colpisce fin dentro l’anima. L’hype
continua a crescere, continuiamo l’ascolto.


Anxiety ha delle influenze pop, che ben legano con il mood del pezzo. Un pezzo calmo,
che parla di un problema tutt’altro che facile: l’ansia. Una chitarra morbida in sottofondo, la
voce è l’elemento fondamentale del brano, ciò nonostante il pezzo spicca nell’album
essendo ben diverso dagli altri al suo interno, canzone godibile.


Congratulations ci ributta nel mondo punk che ci piace tanto. Il ritmo è sostenuto, il
ritornello è una bomba, il giro di chitarre è molto bello, che dire… Ci troviamo di nuovo di
fronte ad un pezzo che potrebbe essere ascoltato anche 1000 volte al giorno, senza
stancare mai.


Iconic ha uno stile che richiama i pezzi dei primi anni 2000: un ritornello d’effetto, una
struttura musicale semplicemente diretta. La potete canticchiare dopo un solo ascolto, è lì
pronta per essere divorata da voi.
Best Day Of My Life ha un ritmo spensierato e adolescenziale, che ci fa scendere una
lacrimuccia malinconica; tutta “colpa” di quella batteria che ci riporta nelle nostre camerette, quando indossavamo le converse e le nostre borchie, cantando a squarciagola
mentre lo stereo pompava e alimentava la nostra rabbia.

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Slow Motion si lega molto al brano precedente, come un sequel musicale che ci fa
rimanere nel nostro mondo fatto di ricordi lontani, ma non irraggiungibili. Ogni traccia è un
colpo al cuore, ogni suono è stato messo al posto giusto; tutto funziona bene senza
nessun tipo di forzatura.
Two conclude l’album: un pianoforte che si interpone ad una batteria e a delle chitarre
mai stanche di suonare. Il risultato è un brano in perfetto stile Simple Plan, un po’
malinconico e un altro po’ grandioso.
Il termine più appropriato per definire questo nuovo lavoro della band è straordinario!
Grandiosa è la loro voglia di continuare a far musica di qualità, grandiosa è la voglia che
hanno ancora di mettersi in gioco, nonostante l’assenza di un’etichetta che li supporti.


Nella vita certe sfide sono “più difficili di quello che sembra”, ma nulla è impossibile
se la costanza smuove l’animo degli impavidi.
Ben tornati ragazzi!

Hai già ascoltato il nuovo EP di Horus Black? Lo trovi qui.

Marco Gruttaglia

Correzione a cura di Valentina La Viola