Tommaso Paradiso: Sensazione Stupenda | Recensione

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Si apre un nuovo capitolo per Tommaso Paradiso. Il frontman dei The Giornalisti torna con un nuovo album dal titolo “Sensazione Stupenda” e qui trovate la nostra recensione.

Un disco pieno di cambiamenti per Tommaso Paradiso e la sua Sensazione stupenda, ecco la recensione.

Un disco che ci inquadra nella mente di un quarantenne, che finalmente sembra aver trovato il giusto equilibrio nella vita e sembra sbandierarlo come se avesse raggiunto il nirvana, ma sarà così?
A nostro avviso si. Si percepisce una maturità non solo dettata dall’avanzamento del tempo, ma anche di scelta stilistica. Si dice quasi addio alle hit fatte solo per ballare, entrando nei meandri della psiche umana e dei pensieri di un uomo adulto, che diventa tale non rinunciando ai pensieri da fanciullo come erroneamente siamo portati a pensare, ma con una maggior consapevolezza di sé e di chi si ha intenzione di essere.

Nel nuovo disco, Tommaso ci regala momenti di positività quasi stucchevole, traducendo anche gli eventi più cupi in attimi di riflessione e di crescita professionale, senza però cadere in quel banale pop da “sorridi che la vita è bella”, ma in uno stile che cita il mantra “è difficile, è triste, ma ce la puoi fare!”

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Si adorna anche di una squisita poetica scritta “Sensazione Stupenda“, che quasi si rifà alle opere del romanticismo tradotte in chiave moderna: il tema del tempo che passa, dell’amore, e anche il classico tema della tristezza vengono trattati con uno stile conosciuto, d’impatto, in certi momenti quasi banale ma comunque fedele a se stesso e pur sempre attuale.

Musicalmente ci si rifà ai beat anni ottanta e novanta, in linea con le tendenze attuali che spolverarano un’epoca d’oro della musica, proposti, – però – come in una sorta di revival aggiungendo dei frammenti che ci ricordano di essere nel 2023 e che si tratta pur sempre di un progetto di Tommaso Paradiso, del quale pugno e stile vocale sono ben rimarcati in tutto il progetto.

Più che un album speciale si potrebbe dire che Sensazione Stupenda è un album classico: non sperimenta, ma ritorna alle origini. Non fa quel passo in più che ci si aspetterebbe da un disco nuovo, ma evidenzia comunque lo status spirituale del suo creatore: una voglia di guardare indietro al passato –non solo proprio, ma anche stilistico e musicale- con ottimismo, per affrontare meglio il futuro qualunque esso sia.

Senti come suona

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Gabriele Romano