Non solo Blanco e Mahmood ci hanno regalato brividi a Sanremo. Lo abbiamo già ascoltato a Sanremo con il brano “Ovunque sarai”, che ha quasi sfiorato il podio, Irama si è classificato al quarto posto della classifica Sanremese; oggi siamo pronti a sentire come suona “Il giorno in cui ho smesso di pensare”: album dalle collaborazioni allettanti: Sfera Ebbasta, Rkomi, Willy William, Shablo, Lazza, Guè e Epoque.
Il cantante ha annunciato l’uscita del suo nuovo lavoro sui social tramite un video, con queste testuali parole:
“La verità? ça verità è che non ho mai avuto paura di schiantarmi. Non una lacrima, non una parola, non un gesto per favore. Non cercare di afferrarmi, non ho bisogno del tuo aiuto. Ho strappato la mia pelle per trovare la mia vera carne, quello che sono realmente. Per rinascere a volte devi spegnere la luce all’universo, io l’ho fatto e, credimi, i mostri non sono quelli del buio. Guardo il sole che spacca l’orizzonte, la mia ombra che è sempre più vicina alla strada, è giorno: il giorno in cui ho smesso di pensare”.
E’ abbastanza convincente quel che dichiara riguardo a Il giorno in cui ho smesso di pensare ?
E allora sentiamo come suona!
Sogno Fragile Fragile come qualcosa che si sta rompendo, che lascia la speranza per qualcosa di nuovo e bello. Come un “sole che risorgerà”.
Baby capitolo XI è un pensiero rivolto a una persona distante: tristezza, passione e rabbia fanno un tutt’uno con le viscere che sembrano scoppiare dentro. La voce rauca di Irama e le chitarre, dal suono straziante conferiscono un’ottima interpretazione del brano.
Una lacrima (feat. Sferra Ebbasta) le scelte sbagliate si pagano a caro prezzo o… Con una lacrima? Una
ragazza lascia correre via un amore, per stare con chi possa darle materialmente tanto, poi se ne pente e
ritorna.. Quindi? Beh.. tutto si trasforma in una relazione tossica!
Gocce. (Feat Rkomi) Quando tutto inizia con un’avventura, ma poi quell’avventura si trasforma in
qualcosa di ben più serio.
STOP.
CONFUSIONE.
Servono 5 gocce!
(Ma com’è potuto succedere?) Irama, Alè, Alè, Alè. Discoteca!
Non vi sembrano i giusti ingredienti per un tormentone estivo? Come Mediterranea, o forse di più.
Como te Llamas con Willy Williams farà furore quest’estate, la stiamo già aggiungendo alla nostra playlist Spotify. Prepariamoci a ballare perchè spacca!
Yo quiero amarte , un pezzo passionale e al contempo nostalgico. Perché quando abbiamo qualcosa di bello
tra le mani non ce ne accorgiamo? E allora puoi cantare all’ infinito Yo quiero amarte se ti fai sfuggire l’occasione?
Una cosa sola (Feat. Shablo) Rimaniamo sul filone “cuore, sesso, ciaone”. Anche qui il cuore batte ma
subentra poi il disincanto, perché, nulla di ciò che appare realmente si mostra.
Un pezzo rap e crudo come solitamente non siamo abituati a sentire da Irama.
Colpiscimi (Feat. Lazza) è lo sfogo di chi rimane deluso da qualcuno, lo sfogo di chi ha fatto sacrifici (anche
vani) e lo sfogo di chi dà anche quando non ha niente in mano.
Iride (Feat Guè Pequeno) track dai ritmi caraibici… Anche questo brano ispira un ballo in spiaggia per l’estate 2022.
Goodbye è un legame distrutto, o un legame distrutto per finta? Da una parte potrebbe anche darsi, ma dall’altre c’è chi canta con tutta la potenza che ha nel cuore:
“Sparami alla testa o non passerà
Spegneremo questo incendio davvero ti strapperò dal petto quei demoni
Balleremo in cielo saremo lì
Parlami, dimmi chi
Dimmi chi sei, non so dove sei
Ma non lasciarmi da solo.”
Moncherie con Epoque è un brano ballabile, si, ma che mantiene attento l’ascoltatore, fino all’ ultima parola. Tormentata e sexy, Moncherie è la canzone dell’album che più di tutte nasconde il suo perchè.
Ovunque sarai non ha bisogno di presentazioni, e non solo perchè abbiamo avuto il piacere di ascoltare l’intonatissimo Irama durante il festival, ma anche perché è seconda solo al brano di Blanco e Mahmood
con Brividi, quanto a indici di ascolto.
si conclude così l’album, con la ballad per eccelleza, nella quale siamo certi che, Irama, abbia lasciato più cuore rispetto ad ogni singolo altro pezzo dell’album.
“Il giorno in cui ho smesso di pensare”; è un album che riesce ad intrattenere già dal primo ascolto. E non
parlo solo dei pezzi dance, ma anche delle ballad, dei pezzi più sofferti. Perché Irama ricerca le parole
scavando dentro se stesso, e lo si nota anche nel brano “Goodbye”, dove riesce a vomitare la sua
sofferenza, e non gli occhi non possono che diventare lucidi.
I featuring sono azzeccatissimi e pompano l’album in maniera eccezionale, soprattutto track come Iride, Como Te Llamas e la sensualisssima Mocherie.
Un consiglio? Come diceva Sophia Loren in un noto spot televisivo: “Accattatevill’“, perché Irama la stoffa
ce l’ha e spero che a questo lui possa pensarci sempre.
Ti aspettiamo quest’ estate Irama, non dimenticare di farci ballare!
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Roberta Lo Giudice
Correzione a cura di Valentina La Viola