La carriera dei The Script raccontata nel nuovo Greatest Hits

Per celebrare i 13 anni dal loro debutto nel panorama musicale internazionale, la band irlandese The Script , è pronta a rilasciare la prima raccolta musicale dal titolo “Tales From The Script: The Greatest Hits”, distribuito da Sony Music.

Fonte: Songkick

Questo best of è un viaggio composto dai singoli più belli rilasciati dalla band, singoli estratti dai sei album composti tra il 2008 e il 2019; 18 canzoni che racchiudono la storia musicale di una delle band pop/rock più interessanti degli ultimi anni. Unico inedito della raccolta è “I Want It All”, singolo uscito già da qualche settimana.

Nel corso del 2022 la band partirà per un tour, che li porterà a suonare in tutto il mondo, e sono previste due tappe in Italia, a Padova e Milano.

In merito a questo progetto, la band ha affermato:

L’album ‘Tales From The Script è un trampolino di lancio per il nostro prossimo capitolo, ma è anche la nostra storia finora.  Siamo così entusiasti di portarlo in tourStiamo scegliendo tutte le migliori canzoni per suonarle insieme in un unico posto. Sarà una celebrazione del fatto che siamo sopravvissuti e che abbiamo superato tutti insieme questo momento”.

L’album si apre con un pezzo celebre, si tratta di “Breakeven”, terzo singolo estratto dal primo album della band, “The Script”, uscito nel 2008. Questa canzone ha il classico sound pop/rock che caratterizza l’intera discografia della band capitanata da Danny O’Donoghue. Impossibile non conoscerla o non cantarla, un must che non passa mai di moda.

“The Man Who Can’t Be Moved” è il secondo singolo estratto dal primo album, uscito nel 2008. Con questa canzone la band ha avuto la consacrazione mondiale, attirando l’attenzione anche dei più scettici su una band appena nata e già sulla cresta dell’onda. Anche qui il pop/rock la fa da padrone, la voce di Danny risulta sempre d’impatto e carismatica…

“For The First Time” è il primo singolo di “Science & Faith”, secondo album della band, del 2010. Questa canzone è stata scritta dalla band dopo il primo tour, andando a coincidere con la “grande recessione” di quegli anni, le persone accanto a loro avevano perso il lavoro o la casa, trovandosi in situazioni disastrose. E proprio in queste situazioni, racconta la band, si capisce che bisogna godersi le piccole cose della vita: mangiare sul pavimento o bere vino a buon mercato. Un messaggio di speranza per tutti coloro che hanno perso la fiducia a questo mondo.

Fonte: Brightonandhoven news

“Nothing” è il secondo singolo tratto dal secondo album, datato 2010. Essenzialmente il pezzo tratta il tema della rottura tra due persone: non accettare la fine di una relazione dove da una parte vi è qualcuno che urla i propri sentimenti ma dall’altra vi è qualcuno che non dice “niente”. Pezzo travolgente e unico.

“Hall Of Fame” è il primo singolo del terzo album della band, “#3”, rilasciato nel 2012 : duetto con Will.I.Am. Questo è il pezzo più famoso della band ed il tema principale è: focalizzarsi su qualcosa, perché la perseveranza fa la differenza. E’ anche un invito a tutti coloro che cercano di essere famosi per il gusto di farlo, senza avere un obiettivo ben preciso. In questa canzone il pop prevale, ma senza tralasciare lo stile della band che resta e continua a permeare il pezzo.

“If You Could See Me Now” è il terzo singolo del terzo album, uscito nel 2012. La canzone è dedicata al padre del leader del gruppo, scomparso prematuramente. E’ una canzone pop, con degli inserti rap; troviamo le strofe eseguite anche da un altro componente del trio, Mark Sheehan, narrate quasi come fossero un racconto.

“Superheroes” è il primo singolo dal quarto album della band dal titolo “No Sound Without Silence”, datato 2014. E’ un inno a tutti gli eroi del mondo che non sono doverosamente celebrati, tutti coloro che passano momenti difficili ma non smettono di tenere alta la testa. Uno dei pezzi più coinvolgenti e ritmati della band, sempre stilosa e mai banale.

“Six Degrees Of Separation” è il secondo singolo del terzo album della band, torniamo al 2012. Classica ballad senza troppi giri di accordi, bella e senza tempo. Inizio acustico per poi esplodere nel rock puro dal ritornello in poi.

Fonte: Flicr

“Rain” è il primo singolo dal quinto album della band dal titolo “Freedom Child”, del 2017. E’ la tipica canzone estiva da ascoltare senza troppe pretese, un po’ di leggerezza all’interno della loro discografia, un sound pop che segna un piccolo cambio di rotta nella loro musica, senza perdere di vista l’identità della band.

“Arms Open” è il secondo singolo dal quinto album, 2017. Questo pezzo non offre nulla di nuovo al loro repertorio, richiama alcune vecchie hit ma non ha niente di innovativo.

“The Last Time” è il primo singolo del sesto album dal titolo “Sunsets & Full Moons”, anno di pubblicazione 2019. Una delle canzoni più significative e intense della loro discografia. Tratta del sentirsi emotivamente coinvolti nella relazione con una persona che si ama , esattamente come il primo giorno. Anche qui il pop è in primo piano, gli echi nel ritornello e la voce del leader ci portano in un’altra dimensione… puro talento.

“Run Through Walls” è il secondo singolo del sesto album, 2019. Pezzo ripetitivo, un po’ noioso… Un esperimento musicale che non ha recato gli effetti desiderati, ahimè.

Fonte: The Script for Demon Race Production

“Before The Worst”  è il quinto singolo del primo album, uscito nel 2008. E’ un tripudio di chitarre e batteria, il tipico singolo da eseguire live per incitare i fans scalpitanti. Non si può aggiungere altro, se non ascoltarla ad alto volume.

Ed eccoci arrivati al singolo di debutto della band, canzone che nell’aprile del 2008 ci ha fatto conoscere questa band strepitosa venuta dalla fredda Irlanda… “We Cry”.Questo pezzo pop/rock è stato suonato dalle radio di tutto il mondo, ci ha fatto emozionare per le tematiche affrontate ( il perdere una persona cara per via di una brutta malattia ), ci ha spiegato come superare i brutti momenti stando insieme, in quanto l’unione fa la forza.

“Science & Faith” è il quarto singolo dal secondo , 2010. Potremmo descriverlo come il loro pezzo più movimentato e di impatto, con un ritmo incalzante e quasi minimalista. Non c’è spazio per la noia, si entra in un mondo fatto di rock e brividi.

Il pezzo più bello del catalogo dei The Script è “No Good In Goodbye”, secondo singolo estratto dal quarto album, 2014. Con questo brano la band tocca la perfezione, una melodia che esplode sin dal primo momento, un testo che risponde a una domanda importante: “dov’è il buono nel dirsi addio?”.La canzone adatta a cloro che hanno il cuore spezzati, risana le ferite dell’anima e ci dona quel pizzico di malinconia che ci aiuta ad andare avanti, nelle nostre giornate frenetiche…Voto? 10 pieno!

“Never Seen Anything (Quite Like You)” è l’unico pezzo dell’album a non essere stato mai pubblicato come singolo; è tratto dal quarto album uscito nel 2014. Qui si arricchisce pubblicato- infatti – in versione acustica “inedita”, che meglio esprime il brano in tutta la sua potenza ( si, molto più apprezzabile questa versione dell’originale ). A volte una chitarra cambia il senso delle cose.

Fonte: xs noize

L’album si chiude con l’inedito “I Want It All”, un pezzo fresco e diretto che richiama le note di “Hall Of Fame”, rimanendo sempre originale. E’ una sorta di riassunto di tutti questi anni passati tra palchi e musica, per una band che ci crede ancora in quello che fa, tutti i giorni.

Questa raccolta rappresenta un nuovo step nella carriera della band, che continua risoluta pubblicando musica di qualità e vedendo un futuro luminoso davanti a se, tutto ancora da scoprire.

A cura di: Marco Gruttaglia

Correzione a cura di : Valentina La Viola