L’uomo dei record, Elton John e il suo nuovo disco.

Il 22 ottobre è stato finalmente pubblicato il nuovo album di Elton John : ” The Lockdown Sessions”. All’età di 74 anni l’artista di Pinner, riconosciuto nel 1998 baronetto dalla regina Elisabetta II per i suoi meriti come ambasciatore di innumerevoli progetti di beneficenza, per aver dato lustro alla nazione grazie ai suoi record nel campo musicale, nonché per essere da sempre manifesto delle lotte della comunità LGBTQ+; torna agli onori della ribalta col suo ultimo ( speriamo di no) brillante progetto: “The Lockdown Sessions”, delle etichette discografiche Emi e Mercury Records.

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E’ possibile pensare, come si è accennato poche righe fa, che questo sia l’ultimo lavoro per il nostro “Rocket Man”, in quanto ha già annunciato il suo ritiro definitivo dalle scene per il 2023, al termine del tour che toccherà anche l’Italia, nella data di San Siro ; parlando del tour “Farewell Yellow Brick Road tour”, ha conosciuto una battuta di arresto nel 2020,  a causa dello scoppiare della pandemia da covid-19.

“The Lockdown Sessions” è un album fatto di collaborazioni, nel quale possiamo travare gli amici di una vita come : Stevie Wonder  e quelli nuovi, i giovani , da Dua Lipa, a Cardi B, a Miley Cyrus, ai Gorrilaz e Charlie Puth; si può pensare che proprio questo duetto sia stato il motore propulsore dell’album; come racconta lo stesso Elton John , l’incontro con Charlie Puth si è svolto in un ristorante di Los Angeles nel Marzo 2020, da due artisti così non poteva non nascere un brano meraviglioso come “After All”; da qui a scoprire le infinite potenzialità di zoom , di collegare persone in luoghi diversi e lontani , il passo è stato breve. Questa è la storia del progetto musicale di Elton John, ma adesso sentiamo come suona.

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La prima traccia è : “Cold Heart”, in collaborazione con la cantante naturalizzata inglese , di origini kosoware, Dua Lipa e PNAU; pubblicato il 13 Agosto 2020, è diventato presto un tormentone, e come poteva andare, se non esattamente così? Si tratta infatti, di un originale progetto, un collage di alcuni dei successi del cantante tra i più conosciuti: “Kiss the Bride” ( 1983- “Too Low for Zero), “Rocket Man (1972- “Honky Chateau), “Where’s the Shoora” ( 1976- “Blue Moves”) e “Sacrifice” ( 1989- “ Sleeping with the Past). Clima da dance floor anni ’70 , come suggerisce l’ originalissimo video del brano,inoltre la voce sensuale di Dua Lipa non poteva rendere il brano altro che un tormentone. Stupefacente certo , considerando l’età del cantante, che ha affermato di aver provato gli stessi stupore e meraviglia ascoltando il ritornello cantato dal figlio dodicenne dei vicini.

Si passa dalla dance alla trap , con la seconda traccia :”Always love you”.Ad aprire il brano sempre l’inconfondibile voce calda di Elton John, accompagnata da una avvolgente melodia al piano che lascia poi posto all’invasione della trap music e dell’elettronico  con gli interventi prima di Young Thoug e poi di Cardi B. Commistione ottimamente riuscita , che rende questo brano non la solita ballatona romantica, ma un esperimento intelligente e sorprendente.

“Learn to Fly”, non originale e interessante come le colleghe precedenti, in collaborazione con i Surfaces ; comunque un brano fresco , piacevole, che ci fa rimpiangere l’estate e i cocktail in riva al mare al tramonto.

E’ il momento di “After All” , il brano motore di questo progetto musicale , con Charlie Puth. E’ una bellissima ballata romantica , di quei lenti che fanno subito atmosfera da ballo scolastico. Le voci dei protagonisti sono dolci, calde, avvolgenti; l’atmosfera è quella anni ’80, bè un successone!

Un’altra ballata , contenuta nel disco di debutto della cantante giapponese Rina Sawayama, “Chosen Family”; la voce della cantante è meravigliosa e il brano sembra di quelli composti per le eroine dei film Disney. Il tema è quello dei diritti della comunità LGBTQ+, un inno per coloro che si sentono soli  e attraverso questo brano possano trovare coraggio, e un faro che illumini la loro strada verso la ricerca del proprio posto nel mondo.

“Hand me a pen and I rewrite the pain

When you’ll ready, we’ll turn the page together”

                                              

                                              

Questa è la canzone più bella del disco, le voci dei protagonisti sono emozionanti  e toccano il cuore lasciando la pelle d’oca, certo il vestito della Sawayama nel video lascia un po’ a desiderare, ma la perdoniamo perché ha una voce pazzesca.

“Pink Phantom”, blues e rap in questo brano, commistione sicuramente inattesa, ma stiamo parlando di sir Elton John, colui al quale tutte le ciambelle riescono col buco, e che ancora cavalca la cresta del successo con classe e originalità.

Il brano successivo è: “It’s a sin”, cover del pezzo dei Pet Shop Boys,cantata con gli Years and Years. Bè impossibile non non ballare su queste note meravigliose; si apre con una melodia al piano dolce e romantica , poi irrompono i ritmi dance anni’80 cantati da un Elton John che sembra quello dei primi successi, giovane, euforico, innovativo.

E’ la volta di Miley Cyrus, WATT, Robert Trujillo, Chad Smith, e di “Nothing Else Matter”; che dire ballatona rock, che non può non emozionare gli amanti del genere , ovviamente la voce graffiante e sensuale di Miley fa il  più, ma mancano freschezza ed originalità , ma a un colosso della musica come Elton John sono peccati che si possono perdonare.

“Orbit”, sempre ritmi dance , un tentativo ahimè fallimentare di imitare l’inimitabile: David Bowie, testo non pervenuto e musica noiosa e ripetitiva.

“Simple Things”; in collaborazione con la cantante country Brandi Carlile. Brano semplice e genuino, chitarre a creare un’atmosfera country , quella musica che ascolteresti come sottofondo a un lungo viaggio sulle “route” degli Stati Uniti. Interessante la riflessione che si trova nel ritornello:

Simple things

Hard to learn

Fire is hot

Burn burn burn

Simple things

Hard to see

Not what you want

But what you need

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 “Beauty in the Bones”, pezzo rock in collaborazione con Jimmy Allen, sicuramente un brano orecchiabile , che sarà molto amato dai fanatici del genere , ma non affascina come alcuni dei precedenti.

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Ancora rock nella collab con Eddie Vedder  dei Metallica , nel brano “E-Ticket”. Bello il rock, belle le voci delle due star della musica, e interessante anche l’esperimento di fondere il piano con alla chitarra elettrica. E’ un continuo rincorrersi , il piano cerca di acchiappare la chitarra, che corre veloce, ma poi diventa il protagonista: ”Nessuno può mettere Elton John in un angolo!”

E’ il momento della gramde star Stevie Wonder, nel brano “Finish Lines”, bellisima ballata stile anni ’80 con intermezzi gospel molto molto piacevoli, anche se la cosa più bella sono le voci dei due amici e protagonisti, che insieme cantano del voler ripercorrere tutte le tappe della vita, dai momenti più duri  e bui, fino al successo, la musa che li ha guidati sempre , che oggi ringraziano con saggezza, pregando di rimanere sempre giovani .

“Stolen Cars” con Stevie Nicks , un gran pezzo rock, di quelli che la mattina insieme all’acqua ghiacciata sul viso e a un buon espresso italiano sembrano le uniche cose in grado di svegliare dal sonno profondo, e allontanare la pigrizia.

Siamo al termine di questo viaggio nella musica, e a chiudere questo disco sorprendente troviamo il brano: “I’m Gonna Miss You” con Glenn Campbell; sicuramente un brano nelle corde di Elton John, senza sorprese , ma la vera sfida è proprio nel testo della canzone che affronta il tema dell’Alzheimer , reinterpretata insieme alla voce del compianto Glen Campbell nella sua ultima interpretazione prima della morte, nel 2017.

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Questo cd è un viaggio nelle emozioni, quindi pronti a lasciarvi soprprendere da Elton John ???
Buon ascolto!

A cura di: Valentina La Viola