Tra gioie e sdegni, il Festival di Sanremo 2023 ha ufficialmente debuttato il 7 febbraio 2023, e noi, siamo stati lieti di aver fatto parte di coloro che lo aspettavano con affetto, nonostante non tutti gli ospiti siano stati stati graditi.
Lo show, iniziato intorno le 20:50, condotto da Amadeus e Gianni Morandi, entrambi emozionati al pensiero di condurre insieme la neonata edizione del festival, dopo brevi attimi di silenzio dedicati alle vittime dei terremoti in Turchia e Siria, ecco la presentazione dei primi ospiti: per la prima volta al Festival di Sanremo, il nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella viene presentato come ospite d’onore nel pubblico, e dopo un breve saluto anche alla signora Laura, sua figlia, entra in scena Roberto Benigni, uomo di straordinaria intelligenza e cultura.
Straordinarie le parole di questo straordinario uomo, brillante per ingegno, intelligenza, cultura e dialettica .
Il suo monologo:uno spettacolare connubio tra musica, poesia, arte e diritto, un paragone della Costituzione alla canzone italiana e degli italiani per eccellenza :Volare, nel blu dipinto di blu.
La Costituzione era un sogno, per i nostri nonni, e i padri costituenti, ma le libertà e diritti in essa contenuti sono un patrimonio divenuto realtà, per noi posteri, per una realtà migliore, che abbiamo il dovere e la responsabilità di scrivere,con questa amica e guardiana , la Costituzione, che ci tutela e cresce insieme a noi.
E dopo un po’ di pubblicità, si inizia a tutto spiano con il Festival di Sanremo 2023: la prima cantante in gara è Anna Oxa con Loris Ceroni all’orchestra. Il brano “Sali” è pieno di emozione e sentimento, ma fa fatica ad arrivare allo spettatore con la voce attuale della cantante che sembra eccessivamente fioca e
rauca. Sicuramente un tratto distintivo della Oxa, ma adesso sembra il difetto di uno strumento
impolverato.
giANMARIA con Daniel Vestonso all’orchestra, canta Mostro, nella sua mise da principe Disney. Un bel visino che però non accompagna una bella voce, e nemmeno una bella canzone: sembra che sia costantemente fuori tempo e cerchi di stare a tempo con la base, riuscendoci appena. Un brano che sicuramente farà felici
i TikToker dozzinali, non gli amanti della musica.
Amadeus lo confonde con Sangiovanni, ma il nostro Sangio è una spanna sopra, lo si può dire?
E arriva lei, tanto discussa, tanto attesa, con un “Pensati libera” sulla schiena: Chiara Ferragni e il suo spiccato accento milanese. Annuncia proprio lei il terzo cantante in gara: Mr. Rain.
Scritta con Federica Abbate, Mr. Rain canta Supereroi. Porta un coro di circa otto bambini, forse per intenerire? Ma Music Voltage giudica il pezzo obiettivamente: vi diremo, niente male. Semplice ma d’impatto; nulla di originale sia chiaro, ma nel contesto è un bel pezzo. Un testo curato e una produzione che bene sa accompagnare la voce del suo autore.
Prima della pubblicità, vengono annunciati Mahmood e Blanco con la loro “Brividi”, e la nostra faccia è stata la stessa di Chiara Ferragni …
Caffettino e si ricomincia. Blanco e Mahmood ripropongono Brividi, brano vincitore dell’anno scorso, e dopo si presenta sul palco dell’Ariston Marco Mengoni in un total leather invidiabile. Dirige Giovanni Pallotti il brano Due Vite, scritta da Mengoni, Petrella e Simonetta.
Il sound non ha proprio nulla di nuovo, ma ha il suo perché: Marco Mengoni tira fuori una voce piena di emozioni, talento e maestria e il testo è tanto bello da tirar su tutti i brividi che abbiamo in corpo. Magari non innovativa, magari è un classico di Sanremo, ma è un momento tenero che vale la pena ascoltare.
Elena Sofia Ricci ci annuncia la sua nuova serie in arrivo tra una settimana, durante la quale vestirà i panni di una profiler, e dopo annuncia Ariete, diretta da Cipolla, che canta “Mare Di Guai” scritta assieme a Calcutta.
Una canzone molto bella, accompagnata da piano, chitarre, sintetizzatori e cori. Un testo curato e toccante, peccato per una voce non proprio pronta, ma si prevedono miglioramenti per le prossime serate.
E dopo un improvvisato medley delle canzoni di Morandi che egli definisce “brutte” e cantate in acustico, si annuncia la pubblicità. Scusaci Gianni, ma noi non potremmo mai dire che le tue canzoni siano brutte, neppure volendo, hanno letteralmente scritto la storia della musica italiana e le nostre infanzie!
Scrive, compone e canta “Alba” Ultimo. So che a molti di voi piace, ma faccio proprio fatica ad apprezzare questo cantante: un testo ad effetto ma vuoto, che trova senso più nelle gesticolazioni dell’artista che nelle
parole o nelle note. Sembra che stia lì, nel suo angolino ad eseguire le poche note di maschera che riesce a prendere, fallendo sia nei bassi che negli acuti, e resta immobile sul palco, dove quasi sembra stato costretto a salire.
Menomale ci pensa Piero Pelù a portare al Festival di Sanremo un po’ di anima rock, con quello che ormai è un classico: “Gigante”, direttamente dall’edizione del 2020. Non proprio perfetto eh, una voce poco
riscaldata, ma il brano, la presenza scenica, la grinta e il carisma che indossa e che fa vestire al brano, crea un momento magico. Si preannuncia l’arrivo anche di Renga e Nek nelle prossime serate.
Bando alle ciance, salgono sul palco più eleganti che mai i Coma_Cose, che parlano di una crisi da loro affrontata nel loro nuovo brano “L’addio”, diretto da Vittorio Cosma all’orchestra.
Bellissimo duo i Coma_ Cose, una canzone piena di significato e amore che non può far altro che
conquistare. La chimica e l’armonia tra i due artisti è invidiabile e così genuina da creare un momento magnifico all’interno del festival. E dopo l’abbraccio finale, possiamo dire che facciamo il tifo per loro.
E con “Amici per Sempre” diamo il buonasera ai Pooh, grandi superospiti nazionali di questa edizione che si esibiscono in un bellissimo ed emozionante medley pieno di emozioni e di talento, che solo i grandi maestri come loro sarebbero stati capaci di regalare.
Scende vestita di piume nere dalla scalinata più famosa di Italia, Elodie che con Carolina Burlo all’orchestra ci canta “Due”. E beh, il suo timbro non mi è mai piaciuto, però non si può negare che la ragazza abbia tanto talento; infiamma il palco di Sanremo e canta come una diva. Sicura, decisa e preparata, si diverte e si
mette a suo agio: molto, molto bene Elodie! Avresti molto da insegnare ad alcune cantanti in gara.
Intenso il momento della lettura della lettera che Chiara Ferragni dedica a se stessa bambina. Incita implicitamente il pubblico a credere in se stessi, accettare le proprie emozioni e le sfide della vita, poiché “nessuno fa una fila per delle montagne russe piatte”. Ringrazia il pubblico, ringrazia i genitori e la famiglia che si è creata, trattiene le lacrime e si racconta, parla di quanto ancora sia difficile per una donna integrarsi in una società sessista, dove “se sei una madre cambi identità e devi pensare solo ai figli” o “se sei una donna, devi
lavorare il doppio di un uomo per avere i suoi meriti”. La giovane però replica “amo i miei figli, con tutto il cuore, così come amo il mio lavoro, e nonostante i commenti misogini e cattivi, sono felice dei traguardi che ho raggiunto, goditi il vento, piccola Chiara”.
E per gli amanti del Rap, Salmo è pronto a conquistarvi direttamente dalla Costa Smeralda, anche lui con un medley esclusivo solo per il festival di Sanremo.
Dopo aver vinto l’ edizione giovani nel 2020, torna al Festival di Sanremo, Leo Gassman, diretto da Simone Bertolotti e canta “Terzo Cuore”. Voce rauca e soffocata accompagnata da un sorrisetto furbo. Una voce che si libera nel pre-ritornello e si slancia nel ritornello. Una canzone semplice ma di impatto, con un ritmo
incalzante e accompagnato da dolci violini. Una presenza scenica da latin lover e una tecnica perfetta accompagnano un bellissimo testo, assolutamente promosso.
E torna Blanco a presentare il nuovo singolo “L’isola delle Rose”, singolo che anticipa anche il nuovo album.
Una performance che ha un po’ di problemi tecnici e spinge il cantante a impiegare il palco distruggendo la scenografia fatta di varie composizioni di rose…. Finite dappertutto. Blanco delude il pubblico più per
la sua maleducazione che per non aver finito di cantare e il web esplode in commenti su di lui.
Ma una freccia a favore di Blanchito bisogna spezzarla: è vero, ha avuto una reazione esagerata, ma ha avvertito 2/3 volte i tecnici e la regia che l’audio non stesse funzionando e nessuno comunque è intervenuto
E Gianni Morandi che spazza via le rose? Un mito, inutile commentare.
Ma ecco al loro debutto a Sanremo i Cugini di Campagna con Lettera 22, composta e scritta dai La Rappresentante di Lista. Capelli lunghi e ricci, vestiti pailettati e strumenti in stile anni ’70, insomma, i Cugini di Campagna sono rimasti fedeli alle loro origini e alla loro impronta. C’è giusto quel filino di modernismo nello strumentale che non rovina, anzi svecchia uno stile inconfondibile. Che dire? Iconici, così
come la loro esibizione.
Gianluca Grignani canta “Quando ti manca il fiato”, una ballad che sa di inizio anni 2000 ma impeccabile nell’esibizione. Un testo intimo, un cantato strozzato quasi dal pianto e pieno di sentimento. Difficile non apprezzare questo brano che parla delle difficoltà tra un figlio e un padre, ove il primo, in punto di morte del secondo lo perdona di tutti gli sbagli che sono stati commessi. Esemplare, nient’altro da aggiungere.
Torna sul palco una nostra vecchia conoscenza: Olly, 12esimo brano in gara. Dirige Alberto Cipolla e canta “Polvere”.
E si sbianca …
AUTOTUNE??
Sul palco dell’Ariston? A Sanremo?
Bel brano, quasi necessario in questo festival fatto praticamente solo di ballad … ma l’autotune non lo rende classificabile, e il pubblico infatti si divide tra chi acclama e chi storce il naso.
Ritorna Chiara Ferragni sul palco – e noi speriamo sempre che pronunci la sua iconica frase:”questo è il pezzo mio preferito!” Ma nulla – la nostra richiesta non è destinata ad essere esaudita – un selfie con Amadeus e Gianni Morandi, annunciando la nascita del profilo Instagram di Amadeus (che Sanremo sarebbe senza momenti trash?)
E mentre Ama si gode i followers su Instagram, con Non Mi Va cantano i Power Rang … i Colla Zio, non li ho mai sentiti, quindi mi sono lasciato conquistare. Un po’ Achille Lauro, un po’ Backstreet Boys, con il ritmo dei La
Rappresentante di Lista. Ci piacciono? Ovvio che si! Freschi, innovativi e non annoiano, un tocco estivo a queste fredde temperature, per noi assolutamente si!
Carmelo Patti dirige l’orchestra di Mara Sattei che ci canta “Duemilaminuti” – da non confondere con Duecentomila ore, mi raccomando. Un po’ stanca tesoro? E si potrebbe anche capire dato che si è esibita pochi minuti dopo l’una. Infatti la canzone è molto limpida ed elegante, ma qualcosa non funziona: la voce è troppo fioca e poco chiara. E’ successo anche con altri cantanti, ma qui sembra più evidente. Canzone molto dolce e toccante, ma nulla di eccezionale.
E ora vediamo insieme la classifica generale, stilata tra radio, stampa, tv e web, ma non prima di un tributo e ricordo a Lucio Battisti, che proprio quest’anno avrebbe compiuto 80 anni. Gianni Morandi, accompagnato dal coro di tutto l’Ariston dedica Il Mio Canto Libero, un momento magico per tutti gli italiani !
14. Anna Oxa – Sali
13. Olly – Polvere
12. gIANMARIA – Mostro
11. Ariete – Mare di Guai
10. Gianluca Grignani – Quando ti manca il respiro
9. Mr. Rain – Supereroi
8. Cugini di Campagna – Lettera 22
7. Colla Zio – Non mi Va
6. Mara Sattei – Duemilaminuti
TOP 5
5. Leo Gassman – Terzo Cuore
4. Ultimo – Alba
3. Coma_ Cose – L’Addio
2. Elodie – Due
1. Marco Mengoni – Due Vite
E voi? Condividete questa classifica? Scrivetecelo nei commenti e replicate con la vostra classifica!
Gabriele Romano