Festival di Sanremo 2023: la quinta serata

marco mengoni vincitore

Gianni Morandi apre la quinta ed ultima serata di Sanremo 2023, giunto alla 73esima edizione del  Festival della musica italiana.


Con un bellissimo medley di Lucio Dalla Futura, 4 Marzo 1941 e Caruso, Gianni Morandi
inaugura la quinta serata del Festival di Sanremo 2023. Tante, tantissime emozioni sul palco dell’Ariston ieri sera dai protagonisti che hanno colorato la nostra settimana tra belle canzoni, trash puro e momenti iconici.

sanremo 2023 quinta puntata


Elodie prende la scena e apre le danze con Due. “Lacrime mie o lacrime tue”, ma tesoro, credo che queste siano lacrime tue. Esibizione migliore nella prima serata, un fiato corto e un po’ di fatica a cantare, sicuramente complice la stanchezza di cinque serate di fila. Tuttavia l’orecchiabilità di questo brano è altissima e sicuramente sarà la nuova hit intramontabile della regina delle classifiche. Bene, ma non benissimo.


Nonostante qualche stonatura qua e la, i Colla Zio (stavolta in total black) cantano Non Mi va. Si mantiene un buon fiato e ritmo,  si fanno apprezzare per una canzone carica di grinta che fa perdonare i piccoli problemi tecnici, tanto da farci amare questo brano. Ottimo!


Poche chiacchiere per la terza cantante in gara: Mara Sattei che scintilla col suo bellissimo vestito colorato e glitterato. “Duemilaminuti” il titolo del brano, comincia malissimo: voce troppo bassa, quasi fuori tempo, mai chiara e decisa. Corregge il tiro  nella seconda strofa, ma no, sembra una quindicenne dalla bella voce che canta al saggio della scuola. Cala a picco rispetto alla prima puntata .


Ed eccola, entra in scena il raggio lucente di questo Sanremo 2023, inquadratura ai lacrimoni del marito e la nostra Ciao guys nazionale , torna in scena. Chiara Ferragni ha un vestito accecante ma bellissimo. Ma…. poco spazio agli influencer, è tempo di musica ed entra in scena Tananai!
Tango” è not in my taste vi dirò: troppo sdolcinata questa voce, ma per il resto è una ballad moderna e giovanile. Funziona bene nel suo, ed è  studiata nei minimi dettagli anche nell’intonazione e nell’interpretazione, ci piace, promossa!


E si continua con una delle canzoni che più ha colpito gli spettatori di questo Sanremo. Splash, è il titolo della fresca hit dei Colapesce_Di Martino. Ci piace? Assolutamente si! Energica, coinvolgente, ritmica e dal
bellissimo testo. Probabilmente non vincerà, ma romperà tutte le classifiche proprio come fece Musica Leggerissima.


Poi si passa alla magnifica Giorgia, che con la bellissima “Parole dette male” ci delizia, nonostante le tante critiche dei giorni scorsi per via di una voce non perfetta e di una canzone che non ha proprio conquistato. La verità è un 50/50 e si riconferma nell’esibizione della finale: perfetta non è, ma ci sono dei
momenti che sono davvero magici, ed alcune note arrivano dritte al cuore. Magari in questo Sanremo non è stata preparatissima, ma è innegabile che lei, insieme ad Elisa, abbia la voce femminile più bella d’ Italia.


E non si perde tempo, stranamente, e questa sera salutiamo subito i Modà che entrano sul palco con il brano Lasciami, pronto a stupire ancora l’affamato pubblico. Non si sa il motivo, ma Sanremo in questa edizione ha mostrato una pessima acustica, ciò non ferma la talentuosissima band che ci regala una canzone a dir poco perfetta su tutti i fronti: dal testo, all’esibizione, all’interpretazione … in tutto!
Spettacolare.


E con il nuovo singolo Ghosts Again, fanno il loro debutto in scena i tanto attesi Depeche Mode. Maestosi, iconici e pieni di stile, pur sfoggiando una semplicità disarmante per i giorni nostri: la loro bravura è davvero incommisurabile. E quando parte Personal Jesus, nessuno riesce a stare seduto, una hit gigante,  che ha
fatto ballare 4 intere generazioni, è ora dal vivo sul palco dell’Ariston che è totalmente infiammato
E poi … scappano via?!
Così

Nemmeno un saluto … nemmeno due domande … Giusto un “ciao a tutti, grazie!” e dritti a casa??
Ma che ospiti sono?!


E per la mia NON gioia, ecco che torna sul palco Ultimo con la sua Alba. Avrò cambiato opinione rispetto alla prima sera, dopo più ascolti? No. Obiettivamente è bravo, nessuno può contestarglielo, però è piatto come
un vinile, e questa canzone è così uguale a tutto il resto del suo repertorio, da risultare fastidiosa.


Continuiamo con Lazza che è meglio. Cenere è la sua canzone, un bellissimo rap elettronico che si innalza in un electropop nel ritornello, molto bene sia per il testo che per la produzione in generale. Ottima intonazione e performance, assolutamente promosso.


Torna in scena il vincitore della serata cover, Marco Mengoni con Due Vite. La canzone spopola già in radio e sui social, favorita tra le vincitrici. E cosa gli vuoi dire? La classe non è acqua! Può piacere e non piacere,
ma è elegante, perfettamente eseguita e con un testo toccante che arriva dritto al cuore, impossibile non apprezzarla.


Si presenta sul palco un altro superospite, stavolta tutto italiano: Gino Paoli! Inizia con Lunga Storia d’Amore e si continua con Sapore di Sale, per poi concludere con Il Cielo in Una Stanza.

gino paoli festival sanremo 2023


Rosa Chemical ci delizia invece con Made In Italy. Look estremo, un po’ troppo audace, ma non siamo qui a giudicare gli outfit ma la musica! E la musica di Rosa Chemical ci piace! Trascina il pubblico a casa e all’Ariston con la sua irriverenza, e il talento di rendere estremamente orecchiabile una canzone del genere,
anche cantata dal vivo. Trascina sul palco anche Fedez – visibilmente in imbarazzo – che omaggia con caloroso bacio sotto gli occhi della moglie (che poi gli consegna anche i fiori) Insomma, in meno di un minuto Rosa Chemical ha letteralmente mandato a quel paese tutti quei bigotti omofobi che non volevano la sua partecipazione al festival, per non fare “propaganda gender”, MITO.


Mentre l’Ariston è in visibilio per Rosa Chemical, sul palco del Suzuki Stage c’è Achille Lauro che esegue un medley delle sue canzoni partendo da Rolls RoyceMe ne Frego, Domenica,16 marzo. Tempestato di rosa e fiamme, scalda bene il pubblico che assiste al festival dall’esterno.


Arrivano i Cugini di Campagna con Lettera 22. Un quartetto che ha fatto la storia della musica italiana. Paillettes ed elettropop per un gruppo che sa come intrattenere le vecchie e le nuove generazioni. Una canzone semplice ma d’impatto, con un bel testo e una bella produzione, se poi si accompagna a una bella interpretazione e una bella esecuzione, diventa uno dei momenti più piacevoli di questo festival.


Subito dopo canta Madame con Il bene nel Male … mi rifiuto di commentare … un’ubriaca capitata sul palco cui persino l’autotune fa difficoltà a corregere l’intonazione.


A tal proposito, prima di continuare sarebbe necessario precisare il tema autotune e il perché siamo contrari al suo utilizzo:
L’autotune è un programma nato in studio di registrazione per pulire il suono della voce e per modificarne piccole imperfezioni: più il suono è distorto, più l’errore è grande. Negli ultimi tempi, l’autotune viene usato volontariamente per creare una voce più robotica, quindi è anche una scelta stilistica e artistica che ci può
stare. Tuttavia, in una competizione canora di alto livello come il festival di Sanremo, sarebbe scorretto utilizzarlo, poiché non si conoscono le reali intenzioni dell’artista sul suo utilizzo. E’ preferibile una stonatura involontaria ma umana, che una sorta di imbroglio.


Tolto il dente marcio, ci muoviamo verso Ariete. Nemmeno lei è perfetta, ma ci prova e si tuffa in questo Mare di Guai, e se ne può apprezzare la vulnerabilità, lo sforzo e il bel legame che l’artista ha con il brano.
E’ genuina, poetica, spontanea, canta a cuore aperto, una performance dolcissima come Ariete.


E dopo una breve pausa arriva sul palco Mr. Rain accompagnato dal suo coro di bambini, finalmente tutti in
bianco … troppo nero a questo festival! Questa esibizione conferma che Mr. Rain sa il fatto suo, magari sarà un brano tanto semplice, ma nella musica non tutto ciò che è complesso è bello. Un testo squisito e una performance tenera e ben fatta. Ci fa sognare e ci culla questa dolce ninna nanna, momento bellissimo.


Arrivano belle cariche sul palco dell’Ariston le dive di questo Festival di Sanremo 2023: le strepitose Paola e Chiara ci deliziano con Furore. Brillano di luce propria come i loro vestiti tempestati di Swarowski. Una
canzone destinata ad entrare nel firmamento di questo 2023 e probabilmente futuro tormentone di quest’estate. Bravissime performer e intrattenitrici, assolutamente promosse.


Si continua  con Levante con Vivo. E’ una tigre sul palco la bellissima Levante! Canta a pieno fiato – e infatti nella seconda strofa ne sente un po’ la mancanza – ma poco importa, una canzone fantastica che merita le alte posizioni della classifica di Sanremo 2023. Si diverte, balla, si scatena, e ci fa scatenare con un
brano capace di donare forza e grinta.


Gloriosa Ornella Vanoni sul palco che porta una standing ovation senza eguali, eseguendo tutte le canzoni richieste dai maestri e conduttori del festival, deliziosa e spontanea, come solo una artista di altri tempi sa essere.

festival di sanremo 2023 quinta puntata


LDA sale sul palco, accompagnato da un dolce piano che segue meticolosamente con le note. Sembra la versione italiana di Perfect di Ed Sheeran. Nel contesto è carina, ma si apprezza più la voce del giovane cantante che la canzone in sé, che non è nulla di originale, ma molto dolce e gradevole, ben fatto!


Una bellissima Luisa Ranieri compare sul palco con tutta la sua eleganza e sensualità, ma anche tanta simpatia e bravura … ci sarebbe stata molto bene come presentatrice di questo Sanremo.

luisa ranieri sanremo 2023


Entrano poi sul palco i Coma_Cose, anche loro tanto amati dal pubblico e favoriti per la vittoria. E come si fa a non amare L’Addio? E’ un brano formidabile e pieno di sentimento. Un brano di altri tempi eseguito con maestria e un’interpretazione da urlo di entrambi gli artisti, vederla vincere sarebbe un grande
trionfo per la musica italiana.


“Canta” poi Olly, con mezzo chilo di autotune che però non è invasivo come quello di Madame. C’è da dire però che la sua canzone è davvero bella, fresca, d’impatto e estremamente catchy. Subito nelle nostre playlist ordunque!


Arrivano poi gli Articoli 31 che ci fanno sentire la loro “Un bel viaggio” e … ahimè anche loro con l’autotune. Non così palese come il precedente artista, ma c’è. Una bella traccia, non incontra il mio gusto personale, ma obiettivamente merita. Apprezzeranno sicuramente gli amanti del genere e i nostalgici degli Articolo 31, che dimostrano ancora di saperci fare nonostante piccole lacune.


Sale adesso sul palco Will, che con un microfono giallo canta Stupido. Molto bravo il giovane, un bel timbro vocale che muove con maestria (anche se uno zampino di autotune ce lo mette anche lui) peccato solo per il brano troppo adolescenziale e dozzinale che non lo valorizza come dovrebbe.


Leo Gassman è il 23esimo cantante in gara e canta Terzo Cuore. Bello e bravo, nonostante un attacco non eccellente, la voce si scalda man mano che la canzone avanza. Lo avevamo scoperto nella prima serata del festival, e a conferma della tesi, è che sia uno dei migliori di questa edizione. Quella voce un po’ rauca è irresistibile.


Mostro di gIANMARIA è stata la seconda canzone che abbiamo ascoltato in questo festival, e non ho eccellenti ricordi di questa esibizione. Ed effettivamente mi sembra una canzone abbastanza dozzinale,
buona per TikTok ma non per la vera musica. Tuttavia questa esibizione sembra più genuina e meno plasticosa del suo debutto, complice anche la stanchezza probabilmente del giovane che però non sembra frenarlo dall’ occupare animatamente il palco.


Si continua poi con Anna Oxa con il brano Sali. Riuscirà la diva della musica italiana a riprendersi dai famosi meme nati su di lei sul web, dopo la sua prima esibizione? La canzone è molto bella e questo non si può negare. E’ in completo stile Oxa, con un testo poetico e un’atmosfera trascendentale. Unica pecca del
brano è proprio la voce della cantante, che sembra non essere proprio in forma, e andrebbe curata di più, decisamente .


Entra adesso in scena Shari con Egoista: un look che ricorda Madonna degli anni ’80 e una bellissima presenza scenica al pianoforte. Una cantante molto brava, anche se dovrebbe mostrare più fiducia in se stessa, nulla da dire sulla canzone invece, anch’essa molto adolescenziale: non arriva.


Penultimo artista in gara è Gianluca Grignani, ma assolutamente non per importanza. Una delle canzoni più belle e profonde di questa edizione, a prescindere dalla performance del suo artista. E’ una canzone scritta col cuore. Il cantante riesce a tener testa alla canzone anche con una voce tremante e visibilmente stanca.
Un momento magico che tocca l’anima, non una semplice canzone, ma una lettera d’amore da ascoltare è Quando ti manca il fiato.


Veniamo adesso all’ultimo cantante in gara: Sethu con Cause Perse. Una delle poche anime rock di questa edizione; tanta grinta e passione questo giovane che però non resiste all’utilizzo dell’Autotune. A questo punto mi sento più di dar voce alla canzone che all’esibizione in sé. Un bellissimo brano pop-rock che fa conquiste e che sicuramente andrà alla grande grazie alla straordinaria produzione che ha alle spalle.


Stop al televoto e veniamo alla classifica (e si, ci mettiamo anche qualche nostro voto personale)
28: Sethu: Cause Perse, 6
27:Shari: Egoista 7
26: Will: Stupido 5,5
25: Anna Oxa: Sali 5,5
24: Olly: Polvere 7
23: Levante: Vivo 7
22: Gianmaria – Mostro 6-
21: Cugini di Campagna – Lettera 22 8
20: Colla Zio – Non mi Va 7,5
19. Mara Sattei – Duemilaminuti 5
18. Leo Gassman – Terzo Cuore 9
17. Paola e Chiara – Furore 7,5
16. Articolo 31 – Un bel Viaggio 6,5
15. LDA – Se poi Domani 6-
14. Ariete – Mare di Guai 5-
13. Coma_Cose: L’Addio 9,5
12. Gianluca Grignani – Quando Ti Manca Il Fiato 9.5
11.Modà – Lasciami 8,5
10. Colapesce_ Di Martino – Splash 10
9. Elodie – Due 8-
8. Rosa Chemical – Made in Italy 6-
7. Madame – Il bene nel Male  4
6. Giorgia – Parole dette Male 7+


In Top5 ci sono: Tananai, Ultimo, Lazza, Marco Mengoni e Mr. Rain
Approviamo  la classifica? No, ovviamente. Ma lasciamo che il festival si concluda come preferisce. Si esibiscono ora tutti i cantanti in Top5, a partire da Ultimo.
Prima di procedere però, è doveroso ascoltare quali sono gli altri premi consegnati dal Festival di Sanremo
2023 in questa quinta serata:


PREMIO DELLA SALA STAMPA “MIA MARTINI”: Colapesce_ Dimartino – Splash
PREMIO SALA STAMPA “LUCIO DALLA”: Colapesce_Dimartino – Splash
MIGLIOR TESTO: ComaCose- L’ Addio
MIGLIOR COMPOSIZIONE MUSICALE “GIANCARLO BIGAZZI”: Marco Mengoni – Due Vite

sanremo 2023 quinta serata


E ora veniamo ai concorrenti:
5. Tananai- Tango 8-
4. Ultimo – Alba 4
3. Mr. Rain – Supereroi 6,5
*Lazza – Cenere 8+
*Marco Mengoni – Due Vite 8+

GRAN FINALE: Restano Lazza e Marco Mengoni,
Famo finta che non sappiamo chi sia il vincitore …

sanremo 2023 vincitore
MAMMA MIA NON CE LO SAREMO MAI ASPETTATI!


Uuuuuh vince Marco Mengoni?? Ma davvero??
Si era capito dalla prima puntata, ma è un primo posto meritato alla fine.


Tirando le somme, vorrei dirvi che è stato un festival emozionante, pieno di canzoni con carattere e passione, purtroppo però, non è sempre stato così, in quanto abbiamo trovato brani poco originali ed esibizioni talmente piatte da risultare persino difficili da commentare. Fortunatamente i tempi non sono stati così lunghi e la buona musica ha trionfato anche su “mezzucci” che il Festival di Sanremo di qualche anno fa non avrebbe
mai accettato. Da tantissimo spazio agli ospiti (ricordiamo ancora quella mezz’ora abbondante di show che Fiorello fece l’anno scorso) agli scarsi 10 minuti dedicati agli ospiti storici, ed internazionali che sono stati profumatamente pagati.

Come se non bastasse, i problemi tecnici evidenti sono stati una grossa lacuna di questa edizione e, no, non ci riferiamo a Blanco o Gianluca Grignani che non si sentivano in cuffia, ma ad un suono sporco e quasi in eco presente per buona parte della serata. Cantanti preparati alla buona nonostante mesi di prove e un’atmosfera molto fredda, tristemente riscaldata da sketch basati sui social che dovrebbero essere il male per la televisione e la stampa.
L’anno scorso, canzoni come Brividi, Ciao Ciao e Chimica hanno segnato il nostro anno, quali canzoni invece segneranno il 2023? Solo il grande pubblico potrà stabilirlo.


Intanto, tanti auguri a Marco Mengoni!
E infinitamente grazie a te che anche quest’anno hai deciso di vivere il festival di Sanremo con noi!
Noi ci aggiorniamo  a giovedì, con i nuovi dischi in uscita!

Senti come suona!

Gabriele Romano