Taylor Swift: 1989 (Taylor’s Version) | Recensione

taylor swift 1989 version recensione

‘’1989 (Taylor’s Version)’’ è la  riedizione del quinto album di Taylor Swift, edita da Republic: la recensione.

La cantante dei record, ha deciso di ri-registrare alcuni dei suoi progetti passati ( al momento sono stati ripubblicati in ordine cronologico il secondo e il quarto album nel 2021 e il terzo e il quinto quest’anno ).

Questa decisione di rielaborare i suoi vecchi progetti risale al 2019, quando è stato annunciato dalla cantante la vendita dei diritti della Big Machine all’imprenditore statunitense Scooter Braun, con l’aggiunta per ogni nuova registrazione di ‘’Taylor’s Version’’ proprio per intensificare il possesso della registrazione.

I singoli estratti, tutti diventati delle vere e proprie hit tra il 2014 e il 2015, furono ‘’Shake It Off’’, ‘’Blank Space’’, ‘’Style’’, ‘’Bad Blood’’, ‘’Wildest Dreams’’, ‘’Out Of The Woods’’ e ‘’New Romantics’’. Sedici le tracks nella versione originale, tutte riarrangiate, e in aggiunta 5 nuovi pezzi in questa versione… ben 21 canzoni ‘’nuove’’ di zecca.

Direi di iniziare subito ad immergerci in questo viaggio sentendo cosa ci propone in una nuova veste la Swift.

Partiamo con ‘’Welcome To New York’’, un brano a metá tra dance e pop. Molto statico, monotono… se arrivare a New York rappresenta una gioia, sentire questa canzone lo è un pó meno.

‘’Blank Space’’ non si discosta moltissimo dalla versione precedente, la voce risulta semplicemente piú sicura in un certo senso, ma la struttura resta pressoché identica. Questo pezzo invecchia bene, una delle hit piú potenti dell’artista.

‘’Style’’ risulta meno ‘’misteriosa’’, piú pulita… si è persa un pó la magia del pezzo, una bella canzone che peró pare depotenziata; altro pezzo bomba è ‘’Out Of The Woods’’, pieno di contaminazioni pop e urban.

‘’Shake It Off’’ è quella canzone che ti fa scuotere completamente, ballare fino allo sfinimento. Quel pezzo che ti mette allegria, perché ‘’le persone che amano, continuano ad amare e le persone che odiano continuano ad odiare’’, indipendentemente da quello che fai. Un vademecum perfetto per vivere una vita libera da qualunque dogma. Segnatelo.

‘’Bad Blood’’ ha un ritmo martellante, che parte giá alla prima nota, come un segno di rivalsa. Ti arriva fino alle ossa, contaminando il tuo sangue. Bella e senza tempo, anche questa canzone non passa mai di moda.

‘’Wildest Dreams’’ ha quel tocco romantico che all’interno di un album non guasta mai. Un suono soft, decorato da una voce delicata, ecco cosa sentirete quando ascolterete questo brano .

Gli animi si riscaldano con ‘’How You Get The Girl’’, tipico pezzo pop fresco e in stile Taylor. Sono lontani i tempi in cui ci proponeva pezzi squisitamente country, adesso la sua musica si apre a nuove contaminazioni prevalentemente pop che hanno sempre qualche sorpresa, in positivo il piú dei casi.

‘’I Know Places’’ è quel tipico pezzo che ti fa pensare ad una ballad, ma che in realtà non lo é. Padroneggia la scena, ed il punto focale è la voce che risuona in tutto il brano, come un forte urlo di rivalsa.

‘’Wonderland’’ è un pezzo psichedelico, sia musicalmente parlando che anche vocalmente. Ti fa partire in sordina con delle strofe molto basic per poi arrivare a questo ritornello, fuori da ogni schema.

 ‘’New Romantics’’ porta avanti questo senso pischedelico, piú nel messaggio che trasmette che nella musica. Non è uno dei pezzi forti dell’album, ma gioca un ottimo ruolo al suo interno proponendosi come un pezzo secco e diretto.

Ed eccoci arrivati ai pezzi inediti: ‘’Slut!’’ è un pezzo che sembra uscito da un album di Lorde: quella calma apparente, giá smentita dal titolo stesso del pezzo, che è abbastanza eloquente. Nel complesso funziona, non ha quel tocco in piú che speravamo, a differenza di ‘’Say Don’t Go’’ che ha un anima ben definita giá dal primo secondo. Il ritornello vi fará innamorare completamente, con quel sound pop raffinato.

‘’Now That We Don’t Talk’’ è il pezzo meno riuscito degli inediti, ripetitivo e monocorde. Meglio andare avanti.

‘’Suburban Legends’’ è un mix di tutto quello che abbiamo ascoltato: pop, elettronico e un pó di noia, dobbiamo dirlo. Non si arriva ad una vera esplosione nemmeno in questo brano.

taylor swift version 1989 recensione

‘’Is It Over Now?’’ rialza di nuovo l’asticella del gradimento. Quasi un sottofondo musicale, un mix di rime taglienti alla Swift ed ecco un pezzo che ti resta in testa, senza molti fronzoli. A volte la semplicità vince, senza bisogno di chissá quali giri pindarici.

Questo album è una piccola perla pop,  non può mancare nella vostra biblioteca musicale, lo definirei il gioiello dell’intera discografia della Swift, quello che anche fra 10, 20 o 30 anni continuerá a piacere alle generazioni future, ascoltandolo, ci si chiederá a gran voce: ‘’Posso ancora scrollarmi di dosso l’opinione degli altri?’’.

La risposta la sapete giá.

Senti come suona

Marco Gruttaglia