Annalisa: E poi siamo finiti nel vortice | Recensione

annalisa e poi siamo finiti nel vortice recensione

Torna Annalisa, la regina delle hit del 2023. Esce ‘’E Poi Siamo Finiti Nel Vortice’’, ottavo album della cantante edito dalla Warner, la recensione.

Dodici nuove canzoni che portano ancora una ventata di freschezza alla musica italiana, e tra queste troviamo ‘’Bellissima’’, ‘’Mon Amour’’ e il nuovo pezzo ‘’Ragazza Sola’’. Questo e altro nel nuovo album di Annalisa “E poi siamo caduti nel vortice“, di seguito la recensione

La cantante stessa ha dichiarato in merito al nuovo album:

 “Ho lavorato in modo diverso, ovvero per sottrazione, togliendo delle costruzioni, dei preconcetti e delle sovrastrutture, volevo andare alla radice. […] Sono stati tre i fattori. Il primo: quando ho iniziato a fare musica sentivo la necessità di farmi conoscere. Volevo essere compresa. Non pensavo di mettermi al servizio dello spettacolo. Dopo Nuda ho capito che volevo anche altro. Da lì sono nate le mie ‘trasformazioni’. Il secondo fattore è l’essere riuscita a individuare i due lati che amo di più e che funzionano su di me e per me: la vocalità e l’elettronica. Il terzo fattore: quello che è successo fuori. Dove si sposta il mondo, il periodo storico: tutto ha contribuito. La gente voleva questo cambio di passo, i tempi erano maturi per farlo.”

Ho cercato, con le canzoni, di identificare le varie fasi di questi cicli: in Bellissima individuo nell’imprevisto un momento decisivo di tutti i percorsi, il momento in cui ti fai delle domande sul perché non sia successo quello che avevi sperato. In Mon Amour parlo della voglia di rivalsa e di prendersi una libertà che ti eri dimenticato, e in Ragazza sola affronto il desiderio di reimparare a stare con sé stessi. Ogni canzone descrive una fase emotiva’’

 Ha spiegato inoltre il significato del titolo, definito metaforico, in riferimento alle diverse fasi della vita e ha dichiarato di essersi ispirata alle sonorità pop degli anni ’80

Nel 2024 è atteso il suo primo tour, che la vedrá girare tutta l’Italia, non prima di passare dal Mediolanum Forum Di Assago, a novembre, concerto che sancisce la data zero del tour…giá completamente sold-out.

 Ma iniziamo subito con il primo pezzo dell’album: ‘’Bellissima’’.

Un pezzo che ti travolge dal primissimo ascolto, nonostante ci ricordi un’altra canzone… ‘’So Am I’’ di Ava Max. Chiaro tributo alla cantante o mera scopiazzatura? Il dubbio c’è e rimane, ma non ci importa. La balliamo ancora dopo un anno dalla sua uscita, e ci piace. Un pop martellante, una voce chiara e decisa.

‘’Ragazza Sola’’ è una ballad molto ‘’moderna’’, impostata sul vivere in prima persona se stessi, senza maschere ne costrizioni. Ritmo coinvolgente, ma forse un pó deboluccia.

‘’Euforia’’ è la vera scoperta dell’album: questa canzone da una botta al cuore, lasciando una cicatrice sull’anima. Potremmo definirla la figlia legittima di ‘’Bellissima’’, ma con una potenza superiore. Sará la vostra preferita dell’album, ne siamo certi.

‘’Mon Amour’’ la conoscono pure i muri. L’abbiamo ballata e cantata per tutta l’estate, un testo semplice, un ritrmo quasi caraibico, un mix alla ‘’Mr. Saxobeat’’ di Alexandra Stan. Noi ci facciamo baciare da questa adrenalina ancora un pó, e voi?

‘’Rosso Corallo’’ richiama dei vecchi pezzi dell’artista, ma qui rivisitati e modernizzati da questo pop psichedelico, che rulla nelle nostre orecchie interessate e coinvolte dalla musica. Un pó troppi effetti nella voce, che avremmo preferito piú al naturale.

‘’Bollicine’’ è una calamita romantica, a metá tra una hit estiva e una canzone senza troppe pretese. La definirei volutamente basic, ma squisitamente stuzzicante; altra storia per ‘’Gommapiuma’’, che riprende un testo ugualmente basic, ma costruita su una base pop/dance gradevolmente mai scontata.

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’Aria’’ ci da una nuova boccata di respiro. Pezzo che si può ballare, che si può respirare, che ti fa viaggiare nell’etere. E’ straordinario come la musica leggera abbia un potere riflessivo, anche attraverso un pezzo che può sembrare banale al primo ascolto.

‘’La Crisi A Saint-Tropez’’ ha un qualcosa che ti da quella scossa da ballo del mattone. Non uno dei pezzi migliori all’interno del progetto discografico, ma non del tutto da scartare. Ci manca quel qualcosa che sembra che arrivi ma che poi ti blocca.

‘’Ti Dico Solo’’ ha un appeal quasi adolescenziale, ma almeno cambia un pó il registro musicale che fino ad ora resta ripetitivo. Un bel beat potente, focus centrale sulla voce di Nali, come viene chiamata dai suoi fans. Si, per noi è ok, ma non è un wow.

‘’Stelle’’ ci fa stare tesi su di un filo, ci fa rilassare inizialmente per poi esplodere nel ritornello. Oserei dire quasi pop\rock, questo pezzo ci comunica la sua potenza giá dalla sua base musicale,  perfetta cosí, come se cantarci sopra fosse non necessario. Certi pezzi nascono per essere belli anche solo in strumentale.

Concludiamo con ‘’Indaco Violento’’, un pezzo con tinte ‘’misteriose’’, una rivincita fatta  canzone. La rivincita di ogni donna, quella fatta di consapevolezza e  a volte anche di resa. In perfetto stile anni ’80, questo brano da una degna chiusura a questo album cambiandone quasi connotazione.

Annalisa ha creato un prodotto sicuramente molto commerciale, che scalerá le classifiche raccogliendo consenso da parte del pubblico.

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Non si può certo dire che abbia partorito un capolavoro: brani troppo simili tra loro, tranne poche eccezioni.

Una cosa è assodata: il ritmo è giusto per pogare ai concerti, e vedo giá schiere di persone con le mani su.

Buttatevi in mezzo al vortice, ma attenti perché poi uscirne diventa difficile.

Senti come suona

Marco Gruttaglia